La protesta degli ambulanti al Mercato coperto: «Lavoriamo in sicurezza. Fateci riaprire»

Sono tornati a manifestare questa mattina, sabato 10 aprile, i titolari dei generi vari del Mercato coperto di viale Dante. Prima all’interno della struttura nel settore a loro dedicato, dove l’immagine delle loro postazioni chiuse strideva non poco con la frenetica attività nei vicini padiglioni degli alimentari, poi sulla breve scalinata che si affaccia su largo Don Minzoni.

«Ci sono le condizioni per lavorare in sicurezza, chiediamo unicamente di poter riaprire perché nessuno ha contratto il Covid qui dentro – ha ripetuto per l’ennesima volta la portavoce Maura Mazzone – Sappiamo che l’amministrazione comunale ci è stata vicino in questi mesi. Il nostro è un lavoro, non chiediamo elemosine. Tutti abbiamo fatto investimenti, siamo nel periodo del cambio di stagione e i nostri magazzini sono pieni, con il pensiero di dover pagare la merce, senza aver avuto finora la possibilità di rivenderla».

Da lunedì, con il ritorno del Piemonte in “zona arancione”, anche questo tipo di attività potrà riaprire, «ma il nostro problema riguarda la giornata del sabato. Lo scorso anno la Tosap è stata sospesa, chiediamo un ulteriore aiuto anche su questo fronte».

Rassicurazioni su questo fronte sono arrivate dall’assessore al Commercio Elisabetta Franzoni, presente all’incontro: «Il Comune è solidale con voi. E’ stato dimostrato fin dall’inizio della pandemia con diverse iniziative e richieste inoltrate alla stessa Prefettura, anche se sulle norme dettate da Roma gli enti locali hanno poco margine di autonomia. I sindaci conoscono benissimo le strutture presenti sul loro territorio, noi sappiamo che il Mercato coperto è un luogo sicuro, ma non ce lo lasciano aprire». Se da un lato l’esponente della Giunta si è augurata che «la campagna vaccinale prosegua velocemente e diventi fonte di sicurezza, consentendovi di tornare al vostro lavoro tutti i giorni della settimana», dall’altro ha annunciato che «la Tari di quest’anno è “uscita in automatico” dagli uffici, ma come nella precedente occasione interverremo per sgravare proporzionalmente chi non ha potuto lavorare», anticipando infine che ancora una volta «ci adopereremo per allestire una zona all’aperto come già accaduto nei mesi scorsi per consentire l’attività nella giornata del sabato».

 

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La protesta degli ambulanti al Mercato coperto: «Lavoriamo in sicurezza. Fateci riaprire»

Sono tornati a manifestare questa mattina, sabato 10 aprile, i titolari dei generi vari del Mercato coperto di viale Dante. Prima all’interno della struttura nel settore a loro dedicato, dove l’immagine delle loro postazioni chiuse strideva non poco con la frenetica attività nei vicini padiglioni degli alimentari, poi sulla breve scalinata che si affaccia su largo Don Minzoni.

«Ci sono le condizioni per lavorare in sicurezza, chiediamo unicamente di poter riaprire perché nessuno ha contratto il Covid qui dentro – ha ripetuto per l’ennesima volta la portavoce Maura Mazzone – Sappiamo che l’amministrazione comunale ci è stata vicino in questi mesi. Il nostro è un lavoro, non chiediamo elemosine. Tutti abbiamo fatto investimenti, siamo nel periodo del cambio di stagione e i nostri magazzini sono pieni, con il pensiero di dover pagare la merce, senza aver avuto finora la possibilità di rivenderla».

Da lunedì, con il ritorno del Piemonte in “zona arancione”, anche questo tipo di attività potrà riaprire, «ma il nostro problema riguarda la giornata del sabato. Lo scorso anno la Tosap è stata sospesa, chiediamo un ulteriore aiuto anche su questo fronte».

Rassicurazioni su questo fronte sono arrivate dall’assessore al Commercio Elisabetta Franzoni, presente all’incontro: «Il Comune è solidale con voi. E’ stato dimostrato fin dall’inizio della pandemia con diverse iniziative e richieste inoltrate alla stessa Prefettura, anche se sulle norme dettate da Roma gli enti locali hanno poco margine di autonomia. I sindaci conoscono benissimo le strutture presenti sul loro territorio, noi sappiamo che il Mercato coperto è un luogo sicuro, ma non ce lo lasciano aprire». Se da un lato l’esponente della Giunta si è augurata che «la campagna vaccinale prosegua velocemente e diventi fonte di sicurezza, consentendovi di tornare al vostro lavoro tutti i giorni della settimana», dall’altro ha annunciato che «la Tari di quest’anno è “uscita in automatico” dagli uffici, ma come nella precedente occasione interverremo per sgravare proporzionalmente chi non ha potuto lavorare», anticipando infine che ancora una volta «ci adopereremo per allestire una zona all’aperto come già accaduto nei mesi scorsi per consentire l’attività nella giornata del sabato».

 

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