La protesta dei giostrai raggiunge Galliate: «Una discriminazione lavorativa»

«A Cameri, Cerano, Galliate, Trecate le giostre sono invece off limits nonostane le domande siano state inviate nei previsti, dai 90 ai 120 giorni prima – commenta Roberto Claudi, giostraio e referente del movimento Difendiamo il luna park -. Succede solo nell’Ovest Ticino, in tutta Italia i luna park sono regolarmente partiti. Almeno il comune di Cameri mi ha mandato una mail con posta elettronica certificata per comunicarmi il no, le altre amministrazioni si sono limitate a una telefonata informale».

Il grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi dagli operatori dello spettacolo viaggiante si è concretizzato ieri, sabato 22 agosto, sotto le finestre del municipio di Galliate dove erano presenti tutti i giostrai della zona.

 

 

«Ho parlato con il sindaco di Romentino – afferma Vladis Gennari – che non mi ha detto di no ma di restare un attimo in stand by. Però non erano ancora uscite le linee guida attuali. Il nostro lavoro è calendarizzato da mesi, se salta una data salta anche l’incasso e non possiamo andare a occupare piazze già prenotate da altri. Se i sindaci dell’Ovest Ticino cambiano idea, noi siamo organizzati per partire: gli ingressi sarebbero contingentati, temperatura all’ingresso, gel ingienizzante.

«Tutto a nostre spese – gli fa eco Nazzareno Bridio -. Quello che i sindaci stanno mettendo un atto è una discriminazione lavorativa: ci sono delle direttive nazionali ma le ammnistrazioni comunali dicono di no».

Presente al sit-in anche il presidente nazionale di Unav, Unione nazionale attrazionisti viaggianti, Gianluca Colonati: «I codici ateco sono sbloccati, la Regione ha dato delle linee guida, invece alcuni sindaci dicono che il problema sono gli assembramenti. Questa obiezione può essere eventualmente essere sollevata dopo che il luna park è stato instalalto: se un’amministrazione si accorge che non vengono rispettate le regole, allora si prendono provvedimenti come verso qualunque altra attività. La sensazione è che già prima mancava la volontà e ora il caprio espiatorio diventa il covid: i sindaci si sono coalizzati contro di noi. Addirittura il sindaco di Cerano in un primo momento aveva dato la disponibilità e poi ha cambiato idea per un presunto parere sfavorevole dell’Asl. Non è accettabile perchè arriviamo da un lungo periodo di lockdown: nelle altre zone d’Italia, tra cui Bergamo e Codogno, i luna park sono ripartiti. Ciò che non viene capito è per noi è lavoro come un altro, non un hobby, ci sono famiglie che vivono di questo».

Una forma di solidarietà verso i giostrai hanno voluto dimostrarla due consiglieri di minoranza di Cameri, Daniele Messina e Melissa Rossoni: «Molti giostrai sono residenti del nostro Comune così come si sono rivolti alla maggioranza, si sono rivolti anche all’opposizione. Io ho avuto modo di parlare con il comandante dei vigili per capire se c’erano motivazioni tecniche alla base del no del sindaco: a oggi non le abbiamo comprese perchè la normativa non vieta lo svolgimento dei luna park, ci sono linee guida a cui i giostrai si sono conformati dunque crediamo che in questo momento di crisi un’ammistrazione debba avere due priorità: garantire il rispetto della norma per prevenire il contagio, ma anche un minino di ripresa economica. È solo una questione di volontà politica».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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La protesta dei giostrai raggiunge Galliate: «Una discriminazione lavorativa»

«A Cameri, Cerano, Galliate, Trecate le giostre sono invece off limits nonostane le domande siano state inviate nei previsti, dai 90 ai 120 giorni prima – commenta Roberto Claudi, giostraio e referente del movimento Difendiamo il luna park -. Succede solo nell’Ovest Ticino, in tutta Italia i luna park sono regolarmente partiti. Almeno il comune di Cameri mi ha mandato una mail con posta elettronica certificata per comunicarmi il no, le altre amministrazioni si sono limitate a una telefonata informale».

Il grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi dagli operatori dello spettacolo viaggiante si è concretizzato ieri, sabato 22 agosto, sotto le finestre del municipio di Galliate dove erano presenti tutti i giostrai della zona.

 

 

«Ho parlato con il sindaco di Romentino – afferma Vladis Gennari – che non mi ha detto di no ma di restare un attimo in stand by. Però non erano ancora uscite le linee guida attuali. Il nostro lavoro è calendarizzato da mesi, se salta una data salta anche l’incasso e non possiamo andare a occupare piazze già prenotate da altri. Se i sindaci dell’Ovest Ticino cambiano idea, noi siamo organizzati per partire: gli ingressi sarebbero contingentati, temperatura all’ingresso, gel ingienizzante.

«Tutto a nostre spese – gli fa eco Nazzareno Bridio -. Quello che i sindaci stanno mettendo un atto è una discriminazione lavorativa: ci sono delle direttive nazionali ma le ammnistrazioni comunali dicono di no».

Presente al sit-in anche il presidente nazionale di Unav, Unione nazionale attrazionisti viaggianti, Gianluca Colonati: «I codici ateco sono sbloccati, la Regione ha dato delle linee guida, invece alcuni sindaci dicono che il problema sono gli assembramenti. Questa obiezione può essere eventualmente essere sollevata dopo che il luna park è stato instalalto: se un’amministrazione si accorge che non vengono rispettate le regole, allora si prendono provvedimenti come verso qualunque altra attività. La sensazione è che già prima mancava la volontà e ora il caprio espiatorio diventa il covid: i sindaci si sono coalizzati contro di noi. Addirittura il sindaco di Cerano in un primo momento aveva dato la disponibilità e poi ha cambiato idea per un presunto parere sfavorevole dell’Asl. Non è accettabile perchè arriviamo da un lungo periodo di lockdown: nelle altre zone d’Italia, tra cui Bergamo e Codogno, i luna park sono ripartiti. Ciò che non viene capito è per noi è lavoro come un altro, non un hobby, ci sono famiglie che vivono di questo».

Una forma di solidarietà verso i giostrai hanno voluto dimostrarla due consiglieri di minoranza di Cameri, Daniele Messina e Melissa Rossoni: «Molti giostrai sono residenti del nostro Comune così come si sono rivolti alla maggioranza, si sono rivolti anche all’opposizione. Io ho avuto modo di parlare con il comandante dei vigili per capire se c’erano motivazioni tecniche alla base del no del sindaco: a oggi non le abbiamo comprese perchè la normativa non vieta lo svolgimento dei luna park, ci sono linee guida a cui i giostrai si sono conformati dunque crediamo che in questo momento di crisi un’ammistrazione debba avere due priorità: garantire il rispetto della norma per prevenire il contagio, ma anche un minino di ripresa economica. È solo una questione di volontà politica».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore