La Provincia di Novara parteciperà a uno dei bandi del settore scolastico finanziati con i fondi del Pnrr per la realizzazione di una nuova palestra a Romagnano Sesia. Lunedì scorso, durante l’ultimo Consiglio provinciale, l’aula di Palazzo Natta ha dato il suo ok all’approvazione dell’apposita convenzione con il Comune sesiano, proprietario dell’area (in una zona centrale del paese) sulla quale dovrebbe sorgere la nuova struttura. L’edificio sarà destinato a essere utilizzato prevalentemente dagli alunni della locale scuola primaria ma anche gli studenti più grandicelli delle sezioni distaccate dell’Istituto Bonfantini e del Liceo Artistico Musicale e Coreutico Casorati di Novara.
«Ci viene prospettata questa eventualità e ci è sembrato gusto coglierla – ha commentato Andrea Crivelli, consigliere provinciale con delega all’Istruzione – Il bando scadrà a fine mese, ci sono tutti i tempi tecnici per prendervi parte come ente. La nuova palestra, che dovrebbe sorgere a poche centinaia di metri dalle scuole interessate, contribuirà a creare un’alternativa valida all’attuale utilizzo del palazzetto di via Pizzorno, già in uso prevalentemente alla società di pallavolo Pavic (nell’immagine di archivio una partita della squadra femminile di volley), con gravi problemi dal punto di vista della gestione delle fasce orarie». Senza dimenticare che in caso di particolari situazioni la mancata disponibilità del PalaSganzetta avrebbe costretto i ragazzi a sostenere l’ora di ginnastica all’aperto, se non addirittura a saltarla.
Particolarmente soddisfatto si è detto anche il sindaco di Romagnano Sesia, Alessandro Carini: «La nuova palestra contribuirà in qualche modo a valorizzare ulteriormente l’ora di educazione fisica per tanti studenti e limitando possibili disagi, ma anche mettere a disposizione della collettività locale nuovi spazi, recuperando in parte anche la funzionalità del palazzetto. Insomma, le scuole avranno una palestra riservata in prima battuta a loro».
Si possono ipotizzare tempi tecnici? Ancora Crivelli: «Le procedure per l’utilizzo dei fondi Pnrr impongono una velocizzazione della parte burocratica. Le risorse, una volta giunte a destinazione, dovranno essere utilizzate nel più breve tempo possibile. Se tutto dovesse andare in porto si potrà parlare di un paio di anni, o anche meno».