Colori e fiabe nella sala operatoria di Pediatria. Primo esempio in Italia

Presentato ieri nell'Aula Magna dell'ospedale Maggiore il progetto ideato da Abio per rendere anche questo spazio “a misura di bambino”

Una sala operatoria come quella del reparto di Pediatria dell’ospedale Maggiore arricchita di colori e fiabe non ce ne sono altre in Italia. Si tratta dell’iniziativa “Coloriamo la sala operatoria” pensata da Abio Novara (l’Associazione per il bambino in ospedale), al momento unica nel suo genere, presentat ieri, venerdì 6 maggio, nell’Aula Magna del nosocomio novarese. Abio, la cui sezione novarese è guidata da Antonella Brianza, è un movimento presente in oltre duecento reparti pediatri in tutta la Penisola con cinquemila volontari. All’ombra della Cupola antonelliana è attiva da vent’anni con diversi progetti di accoglienza e di decoro dell’ambiente, con lo scopo di rendere anche quello spazio “a misura di bambino”. In particolare, questa idea – già operativa – oltre all’importante valore legato all’umanizzazione delle cure, vuole rispondere al bisogno di accompagnare i piccoli pazienti al difficile momento dell’intervento chirurgico.


Nella sostanza l’iniziativa consisterà nel mettere a disposizione del bambino un libro illustrato da parte di un volontario Abio mentre ancora si trova nella camera di degenza. Una lettura, magari condivisa insieme alla mamma, che gli permetterà di distrarsi, sciogliendo un po’ paura e apprensione. Poi, quando verrà trasportato in sala operatoria, la seconda sorpresa: al momento dell’apertura delle porte della presala, il piccolo paziente potrà osservare sopra di sé, proiettati sul soffitto, i personaggi della storia, nel loro mondo colorato e animato. Infine, quando il bambino riaprirà gli occhi dopo l’intervento chirirurgico, ritroverà quello stesso mondo di fantasia che lo ha accolto.


L’intero progetto, presentato da un’emozionata Antonella Brianza, «contiene tutti i valori della nostra missione e inoltre siamo particolarmente orgogliosi che nasca proprio a Novara». Un’iniziativa che, dal punto di vista tecnico, si avvale della collaborazione sinergica di diversi partner come Andrea Leo di Artekasa; e poi Gianni Dal Bello di MediaPer che ha lavorato nell’allestimento multimediale, sino alla scelta del libro, caduta su “Emozioni sull’isola di Amore”, edito da Adnav e illustrata da Fabrizio Zubani, presente insieme alla ceo della casa editrice, Wanda Pandoli Ferreo. Dal punto di vista finanziario, il progetto è stato sostenuto da UniCredit, mentre un altro partner si è rivelato Dbm Spa di Varallo Pombia.


Un percorso, ha ricordato ancora Brianza, «iniziato nel gennaio del 2021 in piena emergenza sanitaria, cosa che consente di rivelare ulteriori aspetti di eccezionalità» e che rivela, come ha sottolineato nel suo saluto di apertura il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Gianfranco Zulian, «la particolare rete che si è venuta a creare fra tante realtà».

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Colori e fiabe nella sala operatoria di Pediatria. Primo esempio in Italia

Presentato ieri nell’Aula Magna dell’ospedale Maggiore il progetto ideato da Abio per rendere anche questo spazio “a misura di bambino”

Una sala operatoria come quella del reparto di Pediatria dell’ospedale Maggiore arricchita di colori e fiabe non ce ne sono altre in Italia. Si tratta dell’iniziativa “Coloriamo la sala operatoria” pensata da Abio Novara (l’Associazione per il bambino in ospedale), al momento unica nel suo genere, presentat ieri, venerdì 6 maggio, nell’Aula Magna del nosocomio novarese. Abio, la cui sezione novarese è guidata da Antonella Brianza, è un movimento presente in oltre duecento reparti pediatri in tutta la Penisola con cinquemila volontari. All’ombra della Cupola antonelliana è attiva da vent’anni con diversi progetti di accoglienza e di decoro dell’ambiente, con lo scopo di rendere anche quello spazio “a misura di bambino”. In particolare, questa idea – già operativa – oltre all’importante valore legato all’umanizzazione delle cure, vuole rispondere al bisogno di accompagnare i piccoli pazienti al difficile momento dell’intervento chirurgico.


Nella sostanza l’iniziativa consisterà nel mettere a disposizione del bambino un libro illustrato da parte di un volontario Abio mentre ancora si trova nella camera di degenza. Una lettura, magari condivisa insieme alla mamma, che gli permetterà di distrarsi, sciogliendo un po’ paura e apprensione. Poi, quando verrà trasportato in sala operatoria, la seconda sorpresa: al momento dell’apertura delle porte della presala, il piccolo paziente potrà osservare sopra di sé, proiettati sul soffitto, i personaggi della storia, nel loro mondo colorato e animato. Infine, quando il bambino riaprirà gli occhi dopo l’intervento chirirurgico, ritroverà quello stesso mondo di fantasia che lo ha accolto.


L’intero progetto, presentato da un’emozionata Antonella Brianza, «contiene tutti i valori della nostra missione e inoltre siamo particolarmente orgogliosi che nasca proprio a Novara». Un’iniziativa che, dal punto di vista tecnico, si avvale della collaborazione sinergica di diversi partner come Andrea Leo di Artekasa; e poi Gianni Dal Bello di MediaPer che ha lavorato nell’allestimento multimediale, sino alla scelta del libro, caduta su “Emozioni sull’isola di Amore”, edito da Adnav e illustrata da Fabrizio Zubani, presente insieme alla ceo della casa editrice, Wanda Pandoli Ferreo. Dal punto di vista finanziario, il progetto è stato sostenuto da UniCredit, mentre un altro partner si è rivelato Dbm Spa di Varallo Pombia.


Un percorso, ha ricordato ancora Brianza, «iniziato nel gennaio del 2021 in piena emergenza sanitaria, cosa che consente di rivelare ulteriori aspetti di eccezionalità» e che rivela, come ha sottolineato nel suo saluto di apertura il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Gianfranco Zulian, «la particolare rete che si è venuta a creare fra tante realtà».

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