Nuova tappa settimanale de La Voce tra i quartieri di Novara. Dalla Bicocca, all’altra estrema periferia: Veveri, da molti ancora considerata una frazione, delimita il confine della città a est. L’anima commerciale di Veveri si dispone lungo la principale, via Verbano, sempre molto trafficata. Non mancano le aree verdi con il giardino di via Santa Caterina e via Buslacchi, oltre alla zona di via Lampugnani. Con Vignale, a giudicare dalle parole delle persone, da questo quartiere traspare un forte senso di comunità che lo rende più simile ad un vero e proprio paese. Ma sarà realmente così?
«Io sono qui da tre anni e ho trovato una realtà molto interessante dal punto di vista di una percezione comunitaria – dice don Silvio Barbaglia, parroco di Veveri -. Regolarmente proponiamo eventi, sia a carattere religioso sia momenti di condivisione per i ragazzi, legati all’oratorio e organizzati direttamente dai ragazzi. Per esempio, domenica 5 novembre c’è stata la castagnata. C’è sempre grande partecipazione in occasione delle feste: la patronale dell’11 maggio mette sempre in movimento un gran numero di persone. Che però si riduce in caso di proposte culturali o di formazione in ambito della fede».
Dal punto di vista commerciale, invece, è facile notare la presenza di diverse attività. «Veveri è un quartiere tranquillo, con persone socievoli – spiegano Gabriella e Mimmo, titolari del bar “Topolino” – Siamo qui da 35 anni, conosciamo tutti e ci troviamo benissimo. I negozi e gli abitanti sono aumentati nel corso degli anni. Questo ha portato qui una farmacia, una gelateria, servizi per la persona. E’ un quartiere abbastanza vivo sotto questo punto di vista».
«Se dobbiamo trovare un lato negativo, non ci sono parcheggi. Molti non prendono il garage e mettono, per forza di cosa, l’auto davanti ai negozi per molto tempo – aggiunge Gabriella -. Io piuttosto metterei un disco orario. Il quartiere è bello dal punto di vista estetico, ma se le persone non possono fermarsi questo va a discapito di tutti».
Anche Antonio, proprietario di “Anduja” e nel quartiere da dieci anni, non risparmia qualche criticità: «Purtroppo noi commercianti lavoriamo solo con persone esterne al quartiere, a Veveri abbiamo pochissimi clienti. E’ un peccato. Non saprei darmi una spiegazione, forse gioca un ruolo l’invidia».
«Io penso che Veveri sia in questo momento uno dei migliori quartieri di Novara, sia come ambiente, perché non vedo delinquenza, sia come persone – dice Paolo De Lucia, titolare de “Il Barbiere” da 6 anni – E’ il tipico quartiere da famiglia. Non abito qui ma ci andrei subito. Dall’altro lato, qui ci sono tante ville e tanti cani, io stesso ne ho uno. Purtroppo Veveri è l’unico quartiere della città che non ha un’area cani. Potrebbe essere una cosa banale ma il cane, a mio parere, è parte integrante della famiglia. E’ un po’ strano visto che ci sono circa 2000 abitanti e con tanto verde a disposizione».