Lago d’Orta, «Pensavamo fossero barattoli di vernice invece erano due urne cinerarie»

Il ritrovamento domenica nelle acque di Roncallo al lago, frazione di Pella, da parte di due turisti novaresi. Sul caso indagano i Carabinieri

Lago d’Orta, «Pensavamo fossero barattoli di vernice invece erano due urne cinerarie». Due turisti novaresi in vacanza a Roncallo al lago, frazione di Pella, domenica 22 agosto si sono immersi nelle acque del lago d’Orta e, oltre a una quantità di rifiuti, hanno trovato due urne di circa 5 chilogrammi l’una, senza nome e contenenti delle ceneri.

«Amiamo il lago e cerchiamo di fare la nostra parte del tenerlo pulito – spiegano i due coniugi Chiara Gianesini e Ciro Rega -. Da qualche tempo frequentiamo questa zona e ci siamo accorti che il fondale è pieno di immondizia di ogni genere: abbiamo raccolto mozziconi di sigarette, plastica, palloni, preservativi, assorbenti, batterie, accendini, vasi, copertoni. Qualche giorno fa dal molo di Roncallo – prosegue Gianesini – ho notato due macchie bianche che potevano essere di due barattoli di vernice: dopo vari tentativi di recupero a cinque metri di profondità, mio marito si è immerso e, con un’asta molto lunga e un retino, è riuscito a portare a galla i due contenitori. Appena li abbiamo avuti in mano ci siamo spaventati perchè pensavamo fossero bombe. Poi, a una più attenta osservazione, ci siamo resi conto che erano due urne cinerarie a cui erano state deliberatamente cancellate le incisioni con il nome. Abbiamo così chiamato i carabinieri che sono arrivati subito e ci hanno dato la confema».

Sul caso, infatti, stanno indagando i militari della stazione di Alzo di Pella. «Quello è un luogo frequentato dove tutti fanno il bagno – aggiungono i due novaresi -. Crediamo che il gesto di buttare le ceneri così non sia proprio amorevole, oltre al fatto che il lago non è una discarica. Esistono delle leggi sia sulla cremazione sia sull’ambiente che vanno rispettate».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Il ritrovamento domenica nelle acque di Roncallo al lago, frazione di Pella, da parte di due turisti novaresi. Sul caso indagano i Carabinieri

Lago d'Orta, «Pensavamo fossero barattoli di vernice invece erano due urne cinerarie». Due turisti novaresi in vacanza a Roncallo al lago, frazione di Pella, domenica 22 agosto si sono immersi nelle acque del lago d'Orta e, oltre a una quantità di rifiuti, hanno trovato due urne di circa 5 chilogrammi l'una, senza nome e contenenti delle ceneri.

«Amiamo il lago e cerchiamo di fare la nostra parte del tenerlo pulito - spiegano i due coniugi Chiara Gianesini e Ciro Rega -. Da qualche tempo frequentiamo questa zona e ci siamo accorti che il fondale è pieno di immondizia di ogni genere: abbiamo raccolto mozziconi di sigarette, plastica, palloni, preservativi, assorbenti, batterie, accendini, vasi, copertoni. Qualche giorno fa dal molo di Roncallo - prosegue Gianesini - ho notato due macchie bianche che potevano essere di due barattoli di vernice: dopo vari tentativi di recupero a cinque metri di profondità, mio marito si è immerso e, con un'asta molto lunga e un retino, è riuscito a portare a galla i due contenitori. Appena li abbiamo avuti in mano ci siamo spaventati perchè pensavamo fossero bombe. Poi, a una più attenta osservazione, ci siamo resi conto che erano due urne cinerarie a cui erano state deliberatamente cancellate le incisioni con il nome. Abbiamo così chiamato i carabinieri che sono arrivati subito e ci hanno dato la confema».

Sul caso, infatti, stanno indagando i militari della stazione di Alzo di Pella. «Quello è un luogo frequentato dove tutti fanno il bagno - aggiungono i due novaresi -. Crediamo che il gesto di buttare le ceneri così non sia proprio amorevole, oltre al fatto che il lago non è una discarica. Esistono delle leggi sia sulla cremazione sia sull'ambiente che vanno rispettate».

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