Il territorio di Novara è sempre stato molto generoso e in tema di solidarietà non si è mai tirato indietro. In questo ultimo anno il Novarese ha potuto, ancora di più, dimostrare la propria vocazione. Centinaia di donazioni si sono susseguite nel corso dei mesi, a cominciare da quelle di privati e aziende nei confronti dell’ospedale Maggiore.
A fare da apripista è stata la Fondazione Bpn che il 10 marzo dona all’ospedale della città un ecografo e un videolaringoscopio per intubazioni di pazienti affetti da coronavirus.
Da lì è stato un continuo di elargizioni. Il 12 marzo la Fondazione Comunità Novarese stanzia, con Fondazione Cariplo, ha donato 250.000 euro per aiutare le strutture sanitarie e gli enti del Terzo Settore; la Diocesi ha raccolto 60 mila euro per Asl e ospedali del territorio.
Nella stessa giornata Electronic Systems regala un apparecchio Ecmo al Maggiore, fondamentale per la terapia salvavita in pazienti con grave insufficienza respiratoria acuta. La Usd Juvenzo San Rocco Novara fa una donazione all’associazione novarese Stephan Zanforlin.
Poi è toccato alla comunità cinese in Piemonte inaugurare la prima distribuzione gratuita di mascherine, quando ancora erano introvabili e a un costo improponibile: il 13 marzo ne regala 100 mila alla Regione oltre a guanti, occhiali e tute protettive.
Due giorni la pizzeria Pizza Express di Cameri ha infornato quante più pizze poteva e le ha portate all’ospedale di Novara donandole al personale sanitario.
A metà marzo cinque giovani novaresi (Giulia Dalloni, Gabriele e Claudia Mantica, Carlotta e Rachele Campanini e Filippo Arrigoni) raccolgono, sulla piattaforma Gofundme, una somma tale da poter acquistare un macchinario Ecmo per la cura dei malati Covid; contestualmente Casa Alessia dona quasi 20 mila euro all’ospedale.
Il gruppo Caleffi con le proprie aziende Caleffi Hydronic Solutions, Cristina Rubinetterie, Pressco e RDZ dona un milione di euro da suddividere a metà tra l’ospedale di Borgomanero e il Policlinico di Milano.
Solo nel mese di marzo le donazioni sono numerosissime: l’Oleggio Magic Basket scende in campo con 10 mila euro all’ospedale; la Federazione cacciatori dona cinque monitor per la diagnostica; I Rotary e i Lions cittadini raccolgono fondi per l’acquisto di macchinarI, l’Università del Piemonte Orientale lancia una raccolta fondi a favore degli ospedali del territorio, così come le associazioni di studenti ed ex studenti dell’Upo (6023 Ets, Jeupo Ets ed Esn, ovvero Erasmus Student Network) scendono in campo con la campagna di raccolta fondi “Insieme con Upo vs Covid 19”.
Fondazione comunità del novarese dona 9000 mascherine alla Croce Rossa e Lilt Novara nr dona 3 mila all’Oncologia del Maggiore. Rosa Dell’Aquila, la titolare del bar della stazione di Oleggio, dona 5 mila euro all’ospedale.
Il 25 marzo il primo bilancio: più di 800 tra enti, associazioni, pro loco, gruppi sportivi e semplici cittadini hanno fatto una donazione all’ospedale Maggiore. Lo stesso giorno Fondazione Crt dona un’ambulanza alla Croce Rossa di Novara
Una delle donazioni più consistenti arriva da Fondazione De Agostini: 500 mila euro per costruire la nuova terapia intensiva. Nel mese di marzo gli insegnanti dei dipartimenti di Elettronica e Meccanica dell’Omar sperimentano un prototipo di maschera per aiutare nella respirazione gli addetti che operano in ospedale.
Il 2 aprile il Comune di Novara inizia la distribuzione dei buoni spesa: destinatari lavoratori autonomi e dipendenti non in attività a causa dell’emergenza e disoccupati che non abbiano altri mezzi di sostentamento. Sempre il Comune e la Fondazione Comunità Novarese mettono in campo il fondo “Aiutiamo Novara” per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità.
Anche i risicoltori del Basso novarese fanno la loro parte regalando alla protezione civile 500 kg di Razza 77 da destinare a tutto il territorio. Coldiretti, invece, dona foraggio, frutta, e cibo al Safari Park di Pombia.
La comunità pakistana dona 2500 euro mentre il Comune di Novara dà il via al progetto “Aiuta una famiglia”: un centinaio di famiglie novaresi, che non hanno risentito della crisi perché hanno proseguito con le loro attività o perché hanno delle risorse accantonate, adottano altrettante famiglie in difficoltà individuate dai servizi sociali del Comune con 150 euro al mese per 6 mesi continuativi.
Nel frattempo il sindaco di Divigano, Gianluca Bacchetta, si fa conoscere in tutta Italia: il 30 aprile sale in sella alla sua bici e raggiunge Roma dove incontrerà il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Al rientro dona 1200 euro alla Croce rossa di Oleggio.
Banco Bpm e Fondazione Bpn donano all’ospedale 27 mila euro per l’acquisto di un elettroencefalografo adatto alla cura di pazienti Covid.
In segno di solidarietà il 25 maggio le Frecce tricolori sorvolano i cieli del nord Italia e fanno tappa all’aeroporto di Cameri.
Il 5 giugno gli Alpini di Novara devolvono 14 mila gli euro all’ospedale Maggiore e 4 mila al 118. L’11 gugno l’associazione Casalino Eventi cucina una grande panissa e raccoglie 1200 euro per le famiglie bisognose.
A metà dicembre l’amministrazione comunale di Cameri annuncia lo stanziamento di 92.500 euro per i cittadini in difficoltà. Una somma derivante dallo Stato, dal progetto #cameriaiutacameri e dal 5 x mille di Caritas.
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