Lanzo: «Era necessario che la gara andasse deserta? Non si poteva intervenire prima?»

Il consigliere regionale della Lega si esprime sulla vicenda del nuovo ospedale e auspica l'intervento di tutte le forze politiche

Tutto da rifare entro 30 giorni. Questo è ciò che accasdrà del nuovo ospedale di Novara dopo che gli esiti della gara d’appalto andata deserta hanno determinato un nulla di fatto. La Regione ora ha tempo fino a fine ottobre per rivedere l’accordo di programma e poi si potrà indire una nuova gara. Confermati i 95 milioni di euro di budget da parte del Ministero previsti per l’opera.

«È una situazione paradossale, questo stop proprio non ci voleva – commenta il consigliere regionale della Lega, Riccardo Lanzo. Se è il piano economico finanziato il problema, allora ogni forza politica deve fare la propria parte, sia a livello locale che nazionale, così come ha auspicato il collega Domenico Rossi del Pd.

«Bisogna rimboccarsi le maniche, non devono esserci alibi da parte del sistema perchè non ci si può permettere che bandi di questo genere non ricevano l’interesse di nessuno – aggiunge Lanzo -. Vero il problema della crescita del costo delle materie prime, ma questo va risolto rivedendo il piano economico finanziario. E a questo punto di mi chiedo: era necessario che la gara andare deserta oppure esisteva una modalità per poter risolvere il problema per tempo? Dobbiamo capire cosa è successo e questo sarà fatto nelle sedi preposte e l’assessore Icardi ha tutto il mio supporto. Lo dico da novarese: un’opera così importante deve essere fatta, è strategica per tutto il Piemonte».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Lanzo: «Era necessario che la gara andasse deserta? Non si poteva intervenire prima?»

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Tutto da rifare entro 30 giorni. Questo è ciò che accasdrà del nuovo ospedale di Novara dopo che gli esiti della gara d'appalto andata deserta hanno determinato un nulla di fatto. La Regione ora ha tempo fino a fine ottobre per rivedere l’accordo di programma e poi si potrà indire una nuova gara. Confermati i 95 milioni di euro di budget da parte del Ministero previsti per l’opera.

«È una situazione paradossale, questo stop proprio non ci voleva - commenta il consigliere regionale della Lega, Riccardo Lanzo. Se è il piano economico finanziato il problema, allora ogni forza politica deve fare la propria parte, sia a livello locale che nazionale, così come ha auspicato il collega Domenico Rossi del Pd.

«Bisogna rimboccarsi le maniche, non devono esserci alibi da parte del sistema perchè non ci si può permettere che bandi di questo genere non ricevano l'interesse di nessuno - aggiunge Lanzo -. Vero il problema della crescita del costo delle materie prime, ma questo va risolto rivedendo il piano economico finanziario. E a questo punto di mi chiedo: era necessario che la gara andare deserta oppure esisteva una modalità per poter risolvere il problema per tempo? Dobbiamo capire cosa è successo e questo sarà fatto nelle sedi preposte e l'assessore Icardi ha tutto il mio supporto. Lo dico da novarese: un'opera così importante deve essere fatta, è strategica per tutto il Piemonte».

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