Lanzo: «Non pensiamo di trasformare la città in un set televisivo»

Lo ha detto in Commissione giovedì mattina l'assessore alla Sicurezza. In agenda il nuovo concorso per l'assunzione di sette nuovi agenti di Polizia municipale e l'acquisto di telecamere e dissuasori. Disappunto della minoranza per la mancata discussione del tema riguardante il trasferimento del Comando all'ex caserma Passalacqua

Sono le 10,50 di giovedì 12 maggio. Nell’aula consiliare di Palazzo Cabrino è in corso da ormai quasi due ore (durata stabilita al momento della convocazione) una Commissione richiesta dalle minoranze per discutere sul ventilato progetto di trasferimento del Comando della Polizia locale nell’ex caserma Passalacqua. Peccato che l’argomento non sia stato affrontato in quanto tutto il tempo è stato dedicato a un punto all’odg riguardante il punto sulla situazione in città in materia di sicurezza. Cosa che ha finito per spazientire il capogruppo del Pd Nicola Fonzo, che a quel punto ha chiesto la convocazione di una nuova seduta per affrontare solo l’argomento saltato.


Le (quasi) due ore hanno visto l’assessore alla Sicurezza Raffaele Lanzo parlare inizialmente del nuovo concorso che prevede l’assunzione di sette nuovi agenti («Sono giunte 208 adesioni, nella prima settimana di giugno è prevista la prova scritta e quella orale il mese successivo»), ma più in generale sulla situazione dell’intero corpo, costretto a lavorare «in una situazione emergenziale, con un organico sulla carta di 80 agenti, ma in realtà solo un quarto, dovendo sottrarre a questa cifra quelli non abilitati per i servizi esterni e gli indisponibili per diversi motivi. Alla fine i “viabilisti” rimangono una ventina, da distribuire su tre turni».


Capitolo telecamere: «Grazie a un bando del Ministero dell’Interno e con una variazione del nostro bilancio abbiamo otterremo risorse da destinare all’acquisto di altre 15-20 telecamere (le attuali sono 270, ndr) che saranno posizionate in zone al momento scoperte, oltre a diversi dissuasori di velocità». A chi gli ha chiesto meno occhi elettronici e più umani, inteso come presenza fisica di agenti, Lanzo ha ribadito che «non è intenzione di questa amministrazione trasformare Novara in un set televisivo. Sono presenti ancora diverse criticità, ma in un quadro generale la situazione è decisamente migliorata, dal Parco dei bambini a via XX Settembre, sino alla zona della stazione ferroviaria, grazie anche alla presenza di un presidio fisso delle forze dell’ordine. La nostra è una città sicura».


Parlando di piazza Garibaldi non si è potuto accennare al recente episodio accaduto nell’area verde davanti alla stazione. Tanto Lanzo quanto il comandante della Polizia municipale Paolo Cortese hanno però detto che si è trattato di un «episodio isolato, con protagonisti dei personaggi noti a tutti da anni. Uno di loro è stato sottoposto a Tso ma qualche giorno sarà nuovamente “libero”». La situazione personale dei soggetti in questione è conosciuta ma, come ha evidenziato il capogruppo della Lega Gaetano Picozzi, «qualcosa si deve pur fare, perché Novara non può rimanere ostaggia di due-tre balordi di questo tipo».

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Lo ha detto in Commissione giovedì mattina l’assessore alla Sicurezza. In agenda il nuovo concorso per l’assunzione di sette nuovi agenti di Polizia municipale e l’acquisto di telecamere e dissuasori. Disappunto della minoranza per la mancata discussione del tema riguardante il trasferimento del Comando all’ex caserma Passalacqua

Sono le 10,50 di giovedì 12 maggio. Nell'aula consiliare di Palazzo Cabrino è in corso da ormai quasi due ore (durata stabilita al momento della convocazione) una Commissione richiesta dalle minoranze per discutere sul ventilato progetto di trasferimento del Comando della Polizia locale nell'ex caserma Passalacqua. Peccato che l'argomento non sia stato affrontato in quanto tutto il tempo è stato dedicato a un punto all'odg riguardante il punto sulla situazione in città in materia di sicurezza. Cosa che ha finito per spazientire il capogruppo del Pd Nicola Fonzo, che a quel punto ha chiesto la convocazione di una nuova seduta per affrontare solo l'argomento saltato.


Le (quasi) due ore hanno visto l'assessore alla Sicurezza Raffaele Lanzo parlare inizialmente del nuovo concorso che prevede l'assunzione di sette nuovi agenti («Sono giunte 208 adesioni, nella prima settimana di giugno è prevista la prova scritta e quella orale il mese successivo»), ma più in generale sulla situazione dell'intero corpo, costretto a lavorare «in una situazione emergenziale, con un organico sulla carta di 80 agenti, ma in realtà solo un quarto, dovendo sottrarre a questa cifra quelli non abilitati per i servizi esterni e gli indisponibili per diversi motivi. Alla fine i “viabilisti” rimangono una ventina, da distribuire su tre turni».


Capitolo telecamere: «Grazie a un bando del Ministero dell'Interno e con una variazione del nostro bilancio abbiamo otterremo risorse da destinare all'acquisto di altre 15-20 telecamere (le attuali sono 270, ndr) che saranno posizionate in zone al momento scoperte, oltre a diversi dissuasori di velocità». A chi gli ha chiesto meno occhi elettronici e più umani, inteso come presenza fisica di agenti, Lanzo ha ribadito che «non è intenzione di questa amministrazione trasformare Novara in un set televisivo. Sono presenti ancora diverse criticità, ma in un quadro generale la situazione è decisamente migliorata, dal Parco dei bambini a via XX Settembre, sino alla zona della stazione ferroviaria, grazie anche alla presenza di un presidio fisso delle forze dell'ordine. La nostra è una città sicura».


Parlando di piazza Garibaldi non si è potuto accennare al recente episodio accaduto nell'area verde davanti alla stazione. Tanto Lanzo quanto il comandante della Polizia municipale Paolo Cortese hanno però detto che si è trattato di un «episodio isolato, con protagonisti dei personaggi noti a tutti da anni. Uno di loro è stato sottoposto a Tso ma qualche giorno sarà nuovamente “libero”». La situazione personale dei soggetti in questione è conosciuta ma, come ha evidenziato il capogruppo della Lega Gaetano Picozzi, «qualcosa si deve pur fare, perché Novara non può rimanere ostaggia di due-tre balordi di questo tipo».

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