Gli esuli giuliano – dalmati ma non solo hanno dato il loro ultimo saluto nel pomeriggio di oggi, martedì 6 ottobre, nella chiesa della Sacra Famiglia ad Antonio Sardi, da oltre due decenni presidente della Sezione di Novara dell’Associazione Venezia Dalmazia, spentosi nella giornata di domenica all’età di 89 anni.
Originario di Visignano d’Istria, “Nini”, come era affettuosamente chiamato un po’ da tutti, si era poi trasferito giovanissimo con la famiglia a Fiume, dove aveva trovato impiego nel locale Catasto. Nel dopoguerra era stato costretto a lasciare la città in seguito alle drammatiche vicende legate al confine orientale. Accolto inizialmente al campo profughi dell’Aquila, scelse poi il Nord Italia e Novara, lavorando per tanti anni alla “Montecatini” e impegnandosi inoltre per portare la sua testimonianza diretta di una delle pagine più tragiche a livello nazionale come quella delle foibe.
«Ha praticamente dedicato tutta la sua attività – così lo ricorda il consigliere comunale Claudio Strozzi, lui stesso nato alla caserma “Perrone” da famiglia zaratina – affinché il ricordo degli esuli giuliano – dalmati, ancora prima dell’istituzione della giornata del 11 febbraio, venisse perpetuato fra le giovani generazioni, partecipando a incontri nelle scuole, così come quest’anno in occasione del viaggio a Basovizza».
«Una persona gentile – aggiunge Guerrino Breccia, vicepresidente dell’Avgd e ora “reggente” della Sezione novarese – e attiva sino all’ultimo. Basta dire che solo lo scorso anno prese l’auto per andare da solo a Fiume a trovare i suoi amici, visto che parlava bene anche il croato. Lo avrebbe fatto anche quest’anno se non ci fosse stato il Covid. Sentiremo la sua mancanza».
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Grande persona, sobria ma anche divertente e ironica, una grave perdita per tutti quelli che lo conoscevano !