Con l’approssimarsi della stagione ri raccolta e vendita di funghi freschi spontanei l’Ispettorato micologico del Servizio igiene alimenti e nutrimenti (Sian) dell’Asl Novara ha provveduto a mettere in atto le consuete azioni a tutela della salute delle persone. Lo ha reso noto la stessa Azienda sanitaria, precisando che sarà fornita “la consulenza gratuita ai privati da parte di personale esperto operante presso l’Ispettorato micologico dell’Asl NO per verificare la commestibilità dei funghi raccolti”.
Il particolare servizio, istituito presso il Sian, sarà operativo nei mesi di settembre, ottobre e novembre presso i due sportelli presenti. A Novara in viasle Roma 7 (Palazzina A, ingresso A1), il lunedì dalle 9 alle 10 e il mercoledì dalle 14.30 alle 15.30 (tel. 0321 374302-308577); ad Arona in piazza De Filippi 2 il lunedì e il giovedì dalle 14.30 alle 15.30 (tel. 0322 516527-333). Una consulenza al di fuori degli orari indicati sarà possibile richiedere una consulenza micologica su appuntamento.
Per i funghi freschi spontanei destinati alla vendita sarà rilasciata un’apposita certificazione (resa obbligatoria dal Dpr 376/95 ed effettuate da parte di micologi dell’Asl o altri autorizzati con delibera regionale) consistente nell’apposizione su ogni cassetta di un tagliando riportante il nome scientifico del fungo, la dat, il timbro e la firma del micologo che ha effettuato il controllo. Questo servizio si sarebbe dovuto svolgere presso il Mercato ortofrutticolo all’ingrosso, ma l’attuale chiusura della struttura renderà necessaria un’altra soluzione. Tanto per il capoluogo quanto per Arona e Borgomanero, le certificazioni riguardanti piccoli quantitativi potranno essere rilasciate presso i due sportelli già menzionati.
Gli operatori del settore alimentare, dopo che la Regione ha provveduto a modificare alcuni indirizzi operativi, ha inoltre richiamato l’obbligo per il ristoratore che intende utilizzare funghi freschi spontanei raccolti in proprio per la preparazione di piatti di “conseguire l’idoneità al riconoscimento delle specie fungine”. In ogni caso i funghi utilizzati nella ristorazione devono comunque essere certificati al termine di una specifica procedura che ne garantisca il consumo sicuro.