Non bastavano gli attivisti del “Comitato per Pernate”. Nel pomeriggio di ieri, giovedì 9 marzo, mentre era in corso la seconda sessione del Consiglio comunale interamente dedicata al dibattito sull’insediamento logistico nella frazione novarese, si è presentato a Palazzo Cabrino un folto gruppo di titolari di generi vari del Mercato coperto. Una protesta silenziosa (nessuno slogan o insegna, ma solo un cartellino scritto a mano); una sorta di flashmob negli spazi ridottissimi riservati al pubblico nell’aula consiliare per fare sentire la loro voce di fronte a una situazione generata dall’accumulo di bollette arretrate che starebbero letteralmente «uccidendo le nostre attività. Molti hanno già abbassato la serranda, altri potrebbero farlo a breve».
A farsi portavoce per tutti, dopo aver distribuito un comunicato, è Giorgio Ingold, che nella struttura di viale Dante Alighieri gestisce un banco di calzature: «Vogliamo farci ascoltare dal sindaco – ha spiegato – affinché intervenga sul sul bilancio e in particolare sul settore tributi, in quanto in questo momento storico, oltre al “caro bollette”, non riusciamo a sostenere i costi delle imposte accumulatesi con anche sanzioni di mora».
Per gli addetti le spese di gestione del Mercato coperto risalenti agli anni 2015 e ’16 non sarebbero «mai state chieste sino ad oggi e si sono prescritte, ma ci vengono richieste inaspettatamente quelle degli anni successivi. Chiediamo la possibilità di continuare a lavorare serenamente, perché la situazione odierna sta soffocando le nostre attività e spegnando il frutto dei sacrifici di una vita». Ma a quanto ammonterebbero questi arretrati? Ingold, parlando della sua situazione, ha “snocciolato” qualcosa come 12 mila euro, tra primo trimestre dell’anno in corso e gli arretrati da settembre ’21 ad aprile ’22. A questi si sono aggiunti anche quelli dal 2017 di energia elettrica, acqua e pulizie, tutti aggravati dalle varie more.
Non potendo materialmente avvicinare il primo cittadino, Ingold e i suoi colleghi è comunque riuscito ad avvicinare, nell’anticamera dell’aula di Palazzo Cabrino, con la vice Marina Chiarelli, tra l’altro della sua stessa formazione politica, essendo presidente del Consiglio comunale di Trecate nelle file di Fratelli d’Italia: «Appena possibile – ha poi spiegato Chiarelli – verificherò la situazione con il sindaco e la collega Silvana Moscatelli in quanto la cosa è di competenza dei settore Tributi. Come assessore al Commercio posso fare poco o nulla».