Lettera del sindaco di Romagnano all’Anas: «Chiediamo una data certa per l’apertura del ponte»

Mentre si stanno completando i lavori per la posa della struttura provvisoria il primo cittadino Carini e la neo collega di Gattinara si sono fatti nuovamente sentire: «Non ci sono motivazioni che possano giustificare un ulteriore ritardo. Ce lo chiedono i referenti del traporto pubblico locale e le aziende»

In questi giorni si stanno finalmente completando i lavori per la posa del ponte metallico provvisorio che consentirà il ripristino del collegamento sul fiume Sesia fra Romagnano e Gattinara, ma non si conosce ancora la data per la sua apertura. La fondata preoccupazione è quella che si vada oltre i tempi precedentemente annunciati, ossia il’ormai corrente mese di ottobre. Questa la ragione che ha mosso il sindaco della località novarese Alessandro Carini a scrivere una lettera ufficiale all’Anas, documento sottoscritto anche dalla sua collega “dirimpettaia” di Gattinara, la neo eletta Maria Vittoria Casazza.


«Abbiamo chiesto – ci ha spiegato Carini – di farci conoscere una data certa per l’apertura del ponte al trandio dei veicoli e soprattutto se sovessero esserci ulteriori ritardi». Nella missiva, ha proseguito il primo cittadino, «abbiamo infatti posto l’accento sul fatto che non ci siamo, a nostro parere, motivazioni che possano spingere ad un ritardo enorme dell’apertura. Potrebbe essere omprensibile qualche giorno, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, ma non sicuramente oltre». A chiedere una risposta in tal senso sono, oltre agli amministratori, i cittadini da tempo penalizzati da questo disagio che si trascina ormai da un anno, «ma anche i responsabili sia del trasporto pubblico locale sia le aziende, che saranno chiamati a gestire in tempi rapidi alcune questioni come la modifica degli orari e dei tragitti dei mezzi».


Qualche altra buona notizia si è intanto registrata: «Sempre in questi giorni – ha detto ancora Carini – si stanno stanno sistemndo anche gli argini. Un intervento che era stato richiesto dal nostro Comune in sede di progettazione della struttura provvisoria e anche da Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, che al tempo stesso ha dato il suo via libera ai lavori di rifacimento delle sponde del Sesia nel territorio di Romagnnao, in particolare nella zona compresa tra il ponte della ferrovia e quello crollato un anno fa».


Si tratta di un intervento di 800 mila euro per il quale «ci siamo battuti per ottenerlo. Della cosa mi sento di ringraziare personalmente Aipo, che ha posto l’accento su quest’opera per noi importante per salvaguardare l’incolumità pubblica visto che dopo l’alluvione del 2020 in un primo momento sembrava che le sponde erano rimaste solamente danneggiate e che non richidessero una priorità alta. Abbiamo provveduto a emettere un’ordinanza di messa in sicurezza urgente e su questo si è registrata una grande attenzione da parte di tutti. Sono contento che Aipo abbia capito dell’esitenza invece di un pericolo».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Luca Mattioli

Luca Mattioli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Lettera del sindaco di Romagnano all’Anas: «Chiediamo una data certa per l’apertura del ponte»

Mentre si stanno completando i lavori per la posa della struttura provvisoria il primo cittadino Carini e la neo collega di Gattinara si sono fatti nuovamente sentire: «Non ci sono motivazioni che possano giustificare un ulteriore ritardo. Ce lo chiedono i referenti del traporto pubblico locale e le aziende»

In questi giorni si stanno finalmente completando i lavori per la posa del ponte metallico provvisorio che consentirà il ripristino del collegamento sul fiume Sesia fra Romagnano e Gattinara, ma non si conosce ancora la data per la sua apertura. La fondata preoccupazione è quella che si vada oltre i tempi precedentemente annunciati, ossia il'ormai corrente mese di ottobre. Questa la ragione che ha mosso il sindaco della località novarese Alessandro Carini a scrivere una lettera ufficiale all'Anas, documento sottoscritto anche dalla sua collega “dirimpettaia” di Gattinara, la neo eletta Maria Vittoria Casazza.


«Abbiamo chiesto - ci ha spiegato Carini - di farci conoscere una data certa per l'apertura del ponte al trandio dei veicoli e soprattutto se sovessero esserci ulteriori ritardi». Nella missiva, ha proseguito il primo cittadino, «abbiamo infatti posto l'accento sul fatto che non ci siamo, a nostro parere, motivazioni che possano spingere ad un ritardo enorme dell'apertura. Potrebbe essere omprensibile qualche giorno, tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, ma non sicuramente oltre». A chiedere una risposta in tal senso sono, oltre agli amministratori, i cittadini da tempo penalizzati da questo disagio che si trascina ormai da un anno, «ma anche i responsabili sia del trasporto pubblico locale sia le aziende, che saranno chiamati a gestire in tempi rapidi alcune questioni come la modifica degli orari e dei tragitti dei mezzi».


Qualche altra buona notizia si è intanto registrata: «Sempre in questi giorni - ha detto ancora Carini - si stanno stanno sistemndo anche gli argini. Un intervento che era stato richiesto dal nostro Comune in sede di progettazione della struttura provvisoria e anche da Aipo, l'Agenzia interregionale per il fiume Po, che al tempo stesso ha dato il suo via libera ai lavori di rifacimento delle sponde del Sesia nel territorio di Romagnnao, in particolare nella zona compresa tra il ponte della ferrovia e quello crollato un anno fa».


Si tratta di un intervento di 800 mila euro per il quale «ci siamo battuti per ottenerlo. Della cosa mi sento di ringraziare personalmente Aipo, che ha posto l'accento su quest'opera per noi importante per salvaguardare l'incolumità pubblica visto che dopo l'alluvione del 2020 in un primo momento sembrava che le sponde erano rimaste solamente danneggiate e che non richidessero una priorità alta. Abbiamo provveduto a emettere un'ordinanza di messa in sicurezza urgente e su questo si è registrata una grande attenzione da parte di tutti. Sono contento che Aipo abbia capito dell'esitenza invece di un pericolo».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata