C’è anche l’ex presidente del Novara Calcio 1908, Maurizio Rullo, tra le 18 persone arrestate per reati in materia di traffico illecito di rifiuti con un giro di false fatturazioni e attività di riciclaggio per 90 milioni di euro. Rullo è considerato il cervello dell’intera attività illecita. Arresti e perquisizioni sono in corso su provvedimento cautelare del gip di Milano a seguito di un’operazione denominata “Black Steel” che, oltre alla Germania, coinvolge anche Lombardia, Piemonte e Calabria.
Per sei degli indagati, tra i quali l’ex patron del Novara Calcio, è stato disposto il carcere. Secondo gli investigatori le somme venivano investite nello stesso traffico illecito di rifiuti ma anche in altre attività lecite tra cui l’acquisto di quote della società azzurra.
Nel 2019 Rullo aveva acquistato l’80% delle quote del Novara Calcio dalla famiglia De Salvo con l’ambizioso progetto di riportare la società calcistica in serie B. La stagione, però, durò solo 17 mesi con diversi momenti critici tra cui l’arresto dell’allora presidente Marcello Cianci sorpreso dalla Guardia di Finanza di Locri in possesso di 200.000 euro in contanti. Cianci è stato anche l’amministratore delegato della Rmc di Cressa – azienda che si occupa di trattamento e riciclo di materiali ferrosi – e nel 2020 era stato denunciato dai Carabinieri forestali per irregolarità nelle autorizzazioni per il prelievo di materiali, relativi alle opere di bonifica all’interno dell’ex Bemberg di Gozzano. (leggi qui)
Appena prima della cessione delle quote della società all’imprenditore milanese Leonardo Pavanati (anch’egli in seguito finito in manette) nel maggio del 2021, Rullo aveva rilasciato un’intervista proprio La Voce di Novara nella quale dichiarava: «Sono deluso e sempre più solo in questa avventura. Ogni giorno parlo con i presidenti di altre società sportive che sono sempre stati aiutati dagli imprenditori e dalle amministrazioni locali. A Novara, invece, il nulla, tutti si sono dimostrati disinteressati. E oltre a essere solo, vengo insultato di continuo da persone che non si rendono conto del lavoro e degli investimenti fatti finora». (leggi qui l’articolo completo)