L’ex sindaco e l’assessore alla Cultura litigano sui social per l’estate novarese

Accuse reciproche a distanza tra Riviera e Piantanida sull'assenza di grandi eventi per la stagione estiva

Il caldo dà alla testa? Parrebbe di sì a leggere le bacheche dei profili social di alcuni amministratori ed ex amministratori novaresi. È successo che nei giorni scorsi l’ex sindaco di Novara ed ex senatore, Armando Riviera, da anni ormai privato cittadino ma attento commentatore, abbia “preso per le orecchie” l’attuale assessore alla Cultura, Luca Piantanida, che si è difeso a testa alta.

Motivo del contendere, l’assenza di grandi eventi estivi, a detta del primo (quest’anno le serate sono limitate principalmente a liscio e latino americano nel cortile del Broletto) a causa della mancanza di spazi, a detta del secondo.

Il battibecco è scaturito da un servizio pubblicato da La Stampa nel quale venivano intervistati sull’argomento, oltre che l’assessore Piantanida, anche i titolari di due discoteche della provincia.

«Questa storia che a Novara mancano gli spazi per organizzare i grandi eventi per l’estate novarese, l’assessore Piantanida c’è l’aveva già raccontata lo scorso anno, evidentemente negli ultimi dodici mesi non ha avuto il tempo per guardarsi attorno – scrive Riviera in un post -. Lo stadio di via Alcarotti, che negli anni ‘80 ospitò Vasco Rossi, Lucio Dalla e molti altri, oltre alle tre edizioni di “ Novarissima”, è ancora al suo posto ed è perfettamente in grado di ospitare un programma di manifestazioni adeguato alle aspettative della seconda città del Piemonte. Tra Taylor Swift e la balera nel cortile del Broletto, c’è uno spazio immenso che un assessore con voglia di fare, con la credibilità necessaria per vedersi finanziare il tutto da operatori che pure dalla Amministrazione comunale hanno ottenuto molto, potrebbe colmare con un programma di prim’ordine». E incalza: «Purtroppo Piantanida non ha ne l’una e nell’altra. I Malerba e gli Annichini non hanno avuto, purtroppo, successori adeguati e la città, quando arriva l’estate, può giusto vivere di ricordi».

Dopo qualche ora è arrivata la replica, sempre via social, del diretto interessato: «Leggo di un super esperto degli anni 80 che pontifica e paragona gli eventi della nostra città tra la sua epoca e la nostra. Comprendo il richiamo alla gloriosa storia degli eventi estivi a Novara… Il passato è fonte di ispirazione, ma oggi i tempi purtroppo sono cambiati, le normative di sicurezza sono diventate (per fortuna) molto più rigide e i comuni non hanno più le risorse di prima. Lo stadio di via Alcarotti rappresenta sicuramente un simbolo della nostra comunità. Tuttavia, organizzare eventi di grande portata oggi richiede non solo spazi fisici adeguati, ma anche un’infrastruttura moderna, che rispetti le normative attuali in termini di sicurezza, accessibilità e sostenibilità». Proseguendo: «Non si tratta di scegliere tra Taylor Swift e una balera, ma di costruire un calendario che possa soddisfare i gusti di una comunità eterogenea, sempre con l’obiettivo di far crescere Novara.

Piantanida poi accusa: «Mi piace ricordare che il super esperto di pontificazioni negli ultimi anni abbia avuto alcuni premi e diplomi da Facebook come massimo esponente del “so tutto io”. Poco importa poi se a dirlo sia chi ha vissuto (per fortuna sua) solo di politica e paragoni l’estate novarese che tante persone, di ogni età, apprezzano, ad una “balera” quasi a denigrare e a ridicolizzare chi si ritrova al Broletto. Cosa ancora più grave però, pretende da chi ha “ottenuto molto” dall’amministrazione comunale di pagare gli eventi come se fosse una cambiale da riscuotere. Non so e non voglio sapere nella sua lunga carriera politica a cosa si riferisca o se quella fosse la prassi: preferisco pensare che un colpo di calore nella sua amata Costa Smeralda gli abbia fatto perdere il lumino della ragione e abbia scritto cose che non avrebbe voluto, perché in caso contrario sarebbe affermazioni molto gravi. Il consiglio è di connettersi con la nostra epoca».

L’estate non è ancora finita…

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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L’ex sindaco e l’assessore alla Cultura litigano sui social per l’estate novarese

Accuse reciproche a distanza tra Riviera e Piantanida sull’assenza di grandi eventi per la stagione estiva

Il caldo dà alla testa? Parrebbe di sì a leggere le bacheche dei profili social di alcuni amministratori ed ex amministratori novaresi. È successo che nei giorni scorsi l’ex sindaco di Novara ed ex senatore, Armando Riviera, da anni ormai privato cittadino ma attento commentatore, abbia “preso per le orecchie” l’attuale assessore alla Cultura, Luca Piantanida, che si è difeso a testa alta.

Motivo del contendere, l’assenza di grandi eventi estivi, a detta del primo (quest’anno le serate sono limitate principalmente a liscio e latino americano nel cortile del Broletto) a causa della mancanza di spazi, a detta del secondo.

Il battibecco è scaturito da un servizio pubblicato da La Stampa nel quale venivano intervistati sull’argomento, oltre che l’assessore Piantanida, anche i titolari di due discoteche della provincia.

«Questa storia che a Novara mancano gli spazi per organizzare i grandi eventi per l’estate novarese, l’assessore Piantanida c’è l’aveva già raccontata lo scorso anno, evidentemente negli ultimi dodici mesi non ha avuto il tempo per guardarsi attorno – scrive Riviera in un post -. Lo stadio di via Alcarotti, che negli anni ‘80 ospitò Vasco Rossi, Lucio Dalla e molti altri, oltre alle tre edizioni di “ Novarissima”, è ancora al suo posto ed è perfettamente in grado di ospitare un programma di manifestazioni adeguato alle aspettative della seconda città del Piemonte. Tra Taylor Swift e la balera nel cortile del Broletto, c’è uno spazio immenso che un assessore con voglia di fare, con la credibilità necessaria per vedersi finanziare il tutto da operatori che pure dalla Amministrazione comunale hanno ottenuto molto, potrebbe colmare con un programma di prim’ordine». E incalza: «Purtroppo Piantanida non ha ne l’una e nell’altra. I Malerba e gli Annichini non hanno avuto, purtroppo, successori adeguati e la città, quando arriva l’estate, può giusto vivere di ricordi».

Dopo qualche ora è arrivata la replica, sempre via social, del diretto interessato: «Leggo di un super esperto degli anni 80 che pontifica e paragona gli eventi della nostra città tra la sua epoca e la nostra. Comprendo il richiamo alla gloriosa storia degli eventi estivi a Novara… Il passato è fonte di ispirazione, ma oggi i tempi purtroppo sono cambiati, le normative di sicurezza sono diventate (per fortuna) molto più rigide e i comuni non hanno più le risorse di prima. Lo stadio di via Alcarotti rappresenta sicuramente un simbolo della nostra comunità. Tuttavia, organizzare eventi di grande portata oggi richiede non solo spazi fisici adeguati, ma anche un’infrastruttura moderna, che rispetti le normative attuali in termini di sicurezza, accessibilità e sostenibilità». Proseguendo: «Non si tratta di scegliere tra Taylor Swift e una balera, ma di costruire un calendario che possa soddisfare i gusti di una comunità eterogenea, sempre con l’obiettivo di far crescere Novara.

Piantanida poi accusa: «Mi piace ricordare che il super esperto di pontificazioni negli ultimi anni abbia avuto alcuni premi e diplomi da Facebook come massimo esponente del “so tutto io”. Poco importa poi se a dirlo sia chi ha vissuto (per fortuna sua) solo di politica e paragoni l’estate novarese che tante persone, di ogni età, apprezzano, ad una “balera” quasi a denigrare e a ridicolizzare chi si ritrova al Broletto. Cosa ancora più grave però, pretende da chi ha “ottenuto molto” dall’amministrazione comunale di pagare gli eventi come se fosse una cambiale da riscuotere. Non so e non voglio sapere nella sua lunga carriera politica a cosa si riferisca o se quella fosse la prassi: preferisco pensare che un colpo di calore nella sua amata Costa Smeralda gli abbia fatto perdere il lumino della ragione e abbia scritto cose che non avrebbe voluto, perché in caso contrario sarebbe affermazioni molto gravi. Il consiglio è di connettersi con la nostra epoca».

L’estate non è ancora finita…

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore