Liberazione e Speranza: una storia lunga 25 anni

L'anniversario dalla fondazione celebrato oggi al Castello di Novara

«Se Rebecca ha aperto gli occhi a me, sarà senz’altro in grado di aprire gli occhi ad altre persone», così ha riassunto in poche parole la genesi di Liberazione e Speranza lo storico presidente Andrea Lebra che il 7 aprile del 2000 fondava, insieme ad altri Liberazione e Speranza, l’associazione ora cooperativa sociale che ha festeggiato oggi il 25esimo anno di attività.

Una storia che arriva da lontano e nasce dall’incontro tra Lebra e Rebecca, una ragazza sfruttata dal racket della prostituzione che era entrata nell’ufficio di Lebra – all’epoca sindacalista della Cisl – per espletare le pratiche per poter essere regolarizzata, con un dente rotto. «Da quel dente rotto è nata la mia curiosità per la sua storia e ho scoperto il mondo dello sfruttamento delle donne e della prostituzione» ha raccontato Lebra che da allora ha scelto di «fare qualcosa, mettermi insieme ad altri per provare ad aiutare queste ragazze ospitandole in comunità, facendole partecipare a corsi di italiano e trovando loro un lavoro».

La nascita di LeS è arrivata poi grazie a un bando della Provincia di Novara fortemente voluto dalla allora consigliera dell’UdC Elisa Bazzica che «ci ha chiesto di unire le forze per poter usufruire di 70 milioni di lire da assegnare a un unico soggetto. Così il 7 aprile del 2000 abbiamo fondato Liberazione e Speranza, che oggi compie 25 anni» ha ricordato, non senza commozione il fondatore. Anche la stessa Bazzica ha ricordato quei momenti e in particolare ha sottolineato come «il simbolo di LeS sia stupendo: il girasole è un fiore che cerca luce e sole ed è il simbolo di chi ogni giorno si impegna per aiutare queste donne a cercare la luce e a riprendere la vita».

Il plauso di Lebra è stato poi rivolto all’attuale presidente della cooperativa, Elia Impaloni «che dal 2017 ad oggi è riuscita a fare cose che io, se non le avessi lasciato questa enorme responsabilità, non sarei riuscito a fare». Liberazione e Speranza è, nel frattempo, diventata una cooperativa sociale e si occupa del mondo dello sfruttamento e delle fragilità a 360 gradi, come hanno sottolineato l’assessora alle Politiche Sociali del comune di Novara Teresa Armienti e l’assessora all’Istruzione del comune di Novara Giulia Negri che nei loro interventi hanno ricordato come «il sodalizio tra la cooperativa e il comune è fondamentale per la riuscita delle nostre attività e fa la differenza aiutandoci a risolvere numerosi problemi che, da soli, non saremmo in grado di affrontare».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2025 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Luca Galuppini

Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Liberazione e Speranza: una storia lunga 25 anni

L’anniversario dalla fondazione celebrato oggi al Castello di Novara

«Se Rebecca ha aperto gli occhi a me, sarà senz’altro in grado di aprire gli occhi ad altre persone», così ha riassunto in poche parole la genesi di Liberazione e Speranza lo storico presidente Andrea Lebra che il 7 aprile del 2000 fondava, insieme ad altri Liberazione e Speranza, l’associazione ora cooperativa sociale che ha festeggiato oggi il 25esimo anno di attività.

Una storia che arriva da lontano e nasce dall’incontro tra Lebra e Rebecca, una ragazza sfruttata dal racket della prostituzione che era entrata nell’ufficio di Lebra – all’epoca sindacalista della Cisl – per espletare le pratiche per poter essere regolarizzata, con un dente rotto. «Da quel dente rotto è nata la mia curiosità per la sua storia e ho scoperto il mondo dello sfruttamento delle donne e della prostituzione» ha raccontato Lebra che da allora ha scelto di «fare qualcosa, mettermi insieme ad altri per provare ad aiutare queste ragazze ospitandole in comunità, facendole partecipare a corsi di italiano e trovando loro un lavoro».

La nascita di LeS è arrivata poi grazie a un bando della Provincia di Novara fortemente voluto dalla allora consigliera dell’UdC Elisa Bazzica che «ci ha chiesto di unire le forze per poter usufruire di 70 milioni di lire da assegnare a un unico soggetto. Così il 7 aprile del 2000 abbiamo fondato Liberazione e Speranza, che oggi compie 25 anni» ha ricordato, non senza commozione il fondatore. Anche la stessa Bazzica ha ricordato quei momenti e in particolare ha sottolineato come «il simbolo di LeS sia stupendo: il girasole è un fiore che cerca luce e sole ed è il simbolo di chi ogni giorno si impegna per aiutare queste donne a cercare la luce e a riprendere la vita».

Il plauso di Lebra è stato poi rivolto all’attuale presidente della cooperativa, Elia Impaloni «che dal 2017 ad oggi è riuscita a fare cose che io, se non le avessi lasciato questa enorme responsabilità, non sarei riuscito a fare». Liberazione e Speranza è, nel frattempo, diventata una cooperativa sociale e si occupa del mondo dello sfruttamento e delle fragilità a 360 gradi, come hanno sottolineato l’assessora alle Politiche Sociali del comune di Novara Teresa Armienti e l’assessora all’Istruzione del comune di Novara Giulia Negri che nei loro interventi hanno ricordato come «il sodalizio tra la cooperativa e il comune è fondamentale per la riuscita delle nostre attività e fa la differenza aiutandoci a risolvere numerosi problemi che, da soli, non saremmo in grado di affrontare».

© 2025 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Luca Galuppini

Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.