La ditta subappaltatrice è stata allontanata dal cantiere e se dovesse esserci pericolo per gli studenti e per i lavoratori, verrebbe subito interrotto l’uso degli spazi. Questo in buona sostanza quanto riferisce dal consigliere provinciale delegato Andrea Crivelli a seguito delle segnalazioni dei giorni scorsi da parte di insegnanti, genitori e personale del liceo artistico Casorati di via Greppi interessato dai lavori di ristrutturazione.

Le immagini pubblicate da La Voce parlavano chiaro: gli operai della ditta incaricata a lavorare sul tetto senza alcuna precauzione a diretto contatto con il materiale contenente amianto; lo stesso fatto calare dal tetto fino a terra senza protezioni e poi caricato sul furgone e coperto solo da un telo.

«A seguito delle lavorazioni eseguite nel fine settimana e di nuove segnalazioni in tema di rischi per la sicurezza dei lavoratori del cantiere, il direttore lavori esterno incaricato dalla Provincia ha proposto l’allontanamento dal cantiere della ditta subappaltatrice – afferma Crivelli -. Il Rup ha richiesto chiarimenti in forma scritta per procedere comunicando che, qualora confermate queste inadempienze, si procederà all’adozione del provvedimento di revoca del subappalto. L’azienda appaltatrice ha poi comunicato un nuovo cronoprogramma che prevede per il 23 ottobre la collocazione delle aule provvisorie, come già sollecitate dalla Provincia in queste ultime settimane».

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Intanto questa mattina, martedì 15 ottobre, il consigliere Crivelli incontrerà in Provincia i rappresentanti di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Fgu Gilda Unams. «Sarà l’occasione per fornire riscontro ad alcune segnalazioni formalizzate in un documento di una rete di tecnici – sottolinea Crivelli – dando comunicazione del verbale della riunione di coordinamento svoltasi con tutte le parti interessate – Provincia, Istituzione scolastica, Direzione lavori, Coordinatore  della Sicurezza in fase di esecuzione, ditta appaltatrice, ditta subappaltatrice – nel quale si analizzano tutte le questioni evidenziate, rilevando come nessuna problematica emergesse dal punto di vista della salute dei lavoratori».

Conclude il consigliere: «Se la Provincia ravvedesse un qualsiasi tipo di pericolo per lavoratori o studenti, non ci sarebbe alcuna esitazione nell’interrompere l’uso degli spazi».