Liceo Casorati, polemica sulle aule modulari provvisorie non ancora disponibili

Insegnanti e genitori ancora una volta all'attacco. Il consigliere Crivelli: «La sicurezza richiede tempo»

Insegnanti e genitori del liceo artistico Casorati scendono in campo ancora una volta per segnalare altre criticità legate al cantiere che sta interessando l’istituto di via Greppi. «Dopo annunci fragorosi, tra il 23 e il 25 ottobre, sono però state montate nel cortile 3 aule modulari – affermano -. Oggi, quasi 20 giorni dopo, si attende ancora il via libera per utilizzarle. Sorgono, nel frattempo, alcuni dubbi sull’agibilità dei container stessi: mancano i piani di evacuazione e antincendio, per non parlare del fatto che le aule modulari sono posizionate proprio nella parte del cortile sotto un lotto di coperture in cemento amianto
ancora da bonificare».

A fine ottobre, poi, il direttore dei lavori esterno nominato dalla Provincia ha disposto la sospensione dei lavori affidati a una delle ditte che operano in subappalto. «Questa ditta è tuttavia ancora presente nel cantiere: i docenti sono in attesa di avere accesso – come richiesto – alle controdeduzioni che avrebbero rassicurato la Provincia, convincendola a continuare ad avvalersi della stessa ditta – dicono ancora genitori e docenti -. Nell’attesa di qualche risposta chiara e documentata, sembra che ci si debba accontentare dell’allontanamento di qualche operaio che avrebbe lavorato male. Questa pare, tuttavia, soltanto una soluzione accomodante e non equa, a fronte delle inadempienze sistematiche che hanno motivato l’esposto presentato in Procura lo scorso 4 ottobre dalla rete Salute Sicurezza Lavoro».

Per quanto riguarda l’orario scolastico, insegnanti e genitori dichiarano come questo sia «parecchio ridotto, zoppicante e provvisorio. La maggior parte delle classi ha perso finora tra le 40 e le 50 ore di lezione, con il record negativo di 58 ore di scuola in meno già accumulate in una seconda: questi studenti hanno fatto già 8 giorni di “vacanza” in più dei colleghi di altre scuole. Queste ore dovranno essere
recuperate? Quando e come?»

«Le aule modulari predisposte nel cortile sono state arrivate in ritardo, ma ora sono pronte all’uso: devono solamente essere spostate delle fioriere – replica il consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica, Andrea Crivelli -. Intanto la scuola può iniziare ad allestirle. La sicurezza richiede tempo e l’istituto di sta muovendo con disponibilità come ha sempre fatto».

Per quanto riguarda le criticità legate alla ditta in subappalto, Criveli sottolinea che «sono stati allontanati due operai e demansionato un terzo, dunque l’impresa può continuare a lavorare, come infatti sta facendo. Secondo il direttore dei lavori questi sono stati provvedimenti sufficienti».

Intanto nel pomeriggio di ieri nei pressi dell’istituto alcuni rappresentanti della Cgil distribuivano volantini invitando a segnalare eventuali pericoli al sindacato. «C’è qualcuno che vuole montare una polemica dove non c’è» ha commentato Crivelli.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Liceo Casorati, polemica sulle aule modulari provvisorie non ancora disponibili

Insegnanti e genitori ancora una volta all’attacco. Il consigliere Crivelli: «La sicurezza richiede tempo»

Insegnanti e genitori del liceo artistico Casorati scendono in campo ancora una volta per segnalare altre criticità legate al cantiere che sta interessando l'istituto di via Greppi. «Dopo annunci fragorosi, tra il 23 e il 25 ottobre, sono però state montate nel cortile 3 aule modulari - affermano -. Oggi, quasi 20 giorni dopo, si attende ancora il via libera per utilizzarle. Sorgono, nel frattempo, alcuni dubbi sull’agibilità dei container stessi: mancano i piani di evacuazione e antincendio, per non parlare del fatto che le aule modulari sono posizionate proprio nella parte del cortile sotto un lotto di coperture in cemento amianto
ancora da bonificare».

A fine ottobre, poi, il direttore dei lavori esterno nominato dalla Provincia ha disposto la sospensione dei lavori affidati a una delle ditte che operano in subappalto. «Questa ditta è tuttavia ancora presente nel cantiere: i docenti sono in attesa di avere accesso - come richiesto - alle controdeduzioni che avrebbero rassicurato la Provincia, convincendola a continuare ad avvalersi della stessa ditta - dicono ancora genitori e docenti -. Nell’attesa di qualche risposta chiara e documentata, sembra che ci si debba accontentare dell’allontanamento di qualche operaio che avrebbe lavorato male. Questa pare, tuttavia, soltanto una soluzione accomodante e non equa, a fronte delle inadempienze sistematiche che hanno motivato l’esposto presentato in Procura lo scorso 4 ottobre dalla rete Salute Sicurezza Lavoro».

Per quanto riguarda l'orario scolastico, insegnanti e genitori dichiarano come questo sia «parecchio ridotto, zoppicante e provvisorio. La maggior parte delle classi ha perso finora tra le 40 e le 50 ore di lezione, con il record negativo di 58 ore di scuola in meno già accumulate in una seconda: questi studenti hanno fatto già 8 giorni di “vacanza” in più dei colleghi di altre scuole. Queste ore dovranno essere
recuperate? Quando e come?»

«Le aule modulari predisposte nel cortile sono state arrivate in ritardo, ma ora sono pronte all'uso: devono solamente essere spostate delle fioriere - replica il consigliere provinciale con delega all'Edilizia scolastica, Andrea Crivelli -. Intanto la scuola può iniziare ad allestirle. La sicurezza richiede tempo e l'istituto di sta muovendo con disponibilità come ha sempre fatto».

Per quanto riguarda le criticità legate alla ditta in subappalto, Criveli sottolinea che «sono stati allontanati due operai e demansionato un terzo, dunque l'impresa può continuare a lavorare, come infatti sta facendo. Secondo il direttore dei lavori questi sono stati provvedimenti sufficienti».

Intanto nel pomeriggio di ieri nei pressi dell'istituto alcuni rappresentanti della Cgil distribuivano volantini invitando a segnalare eventuali pericoli al sindacato. «C'è qualcuno che vuole montare una polemica dove non c'è» ha commentato Crivelli.

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