Una petizione con 800 firme per riportare la linea 6 a Caltignaga e Sologno. È quanto hanno inviato al protocollo del Comune Gianluce Pozzato e Christian Crepaldi a nome dei cittadini di Novara e Caltignaga che hanno appoggiato la richiesta.
«Il capolinea della Sun è all’istituto Bonfantini, a soli 2,5 km dall’abitato caltignaghese – si legge nel testo della petizione -. Le famiglie degli studenti sono costrette a sostenere un doppio costo di abbonamento (a Saf e Sun) e per le famiglie con più figli questi costi sono insostenibili. Per contenere le spese, le famiglie devono utilizzare mezzi privati aumentando il traffico cittadino. Pertanto chiediamo di valutare la nostra proposta riportando la linea 6 a Caltignaga».
La risposta dell’assessore alla Viabilità del comune di Novara, Luca Piantanida, è positiva, ma sono necessarie alcune condizioni: «Da più di un anno stiamo lavorando alla revisione della conurbazione che risale al 2003 e necessita di essere aggiornata – spiega -. Alcuni Comuni della provincia come Granozzo e San Pietro Mosezzo hanno chiesto estendere le corse nei loro territori. Per quanto riguarda Caltignaga, non abbiamo nulla in contrario ad appoggiare la petizione, ma quel Comune non fa parte della rete. In prima istanza abbiamo chiesto il parere all’Agenzia di trasporto pubblico regionale e non credo ci saranno ostacoli. In questi giorni invieremo una richiesta formale all’amministrazione comunale caltignaghese per capire se è d’accordo a unirsi: sarà necessario sostenere dei costi in base al chilometraggio. E poi bisogna capire quali sono i vincoli contrattuali con l’azienda che attualmente si occupa del trasporto pubblico su Caltignaga. Al momento non è possibile procedere con un unico abbonamento in quanto non esiste un accordo per la ripartizione delle spese».
Dell’argomento si è occupato anche il gruppo del Partito Democratico del Medio novarese: «Il discorso è semplice: non è tollerabile il perpetuarsi di disparità per l’accesso ai luoghi di lavoro e, ancora di più, di studio quando questi possono essere ragionevolmente rimossi – si legge nel testo del co,unicato -. E non è più tollerabile che di questa disparità si facciano carico le singole famiglie per mezzo del loro portafoglio. Sproniamo le amministrazioni comunali affinché la petizione venga quanto prima posta all’ordine del giorno del primo consiglio comunale utile e affinché possa avviarsi la discussione in merito al piano di conurbazione retrostante alla possibilità dell’estensione oggetto della petizione. La cittadinanza caltignaghese non potrà che beneficiare dell’azione concreta dello Stato che con le sue ramificazioni locali si impegna a ridurre le disparità presenti nel luogo stesso».