Liste d’attesa e nuove assunzioni. Sono queste le priorità della nuova dirigenza Asl Novara insediata in viale Roma 7 lo scorso 1 giugno. Un incontro con la stampa, il primo dalla nomina, in cui il direttore generale Angelo Penna ha spiegato: «Abbiamo a disposizione 900 mila euro di finanziamento, un residuo del fondo regionale dello scorso anno non ancora utilizzato, per metterci in linea con le liste d’attesa e chiedendo al nostro personale ore aggiuntive».
«Per quanto riguarda i ricoveri all’ospedale di Borgomanero – ha proseguito il direttore sanitario, Emma Zelaschi – le liste non sono molto lunghe, ma sull’oculistica abbiamo un arretrato di tre anni negli interventi di cataratta. Per le visite ambulatoriali, invece, la situazione è molto diversificata: cardiologia, gastroenterologia, radiologia, oculistica, otorinolaringoiatria hanno le condizioni più critiche anche a causa della carenza di personale».
Su questo argomento Penna ha detto: «Mancano numerosi medici nei reparti e negli ambulatori, oltre ad alcuni primari e direttori: nel distretto area sud, nelle due farmacie ospedaliere e nel personale tecnico e infermieristico. Provvederemo ad assumere, dunque, per coprire queste figure. Lo stesso problema vale per la carenza di medici di base, ma in questo caso è la Regione che pubblica i bandi».
Anche il direttore amministrativo Anna Ceria ha sottolineato «quanto le assunzioni siano sempre più difficili. Per questo motivo c’è molto turn over ed è necessario trovare soluzioni per coprire i vuoti in organico».
Con l’arrivo delle ricorse previste dal Recovery, l’Asl metterà mano alle strutture: «Alcuni investimenti sono già stati portati avanti grazie al Piano Arcuri – ha sottolineato Penna – in particolare l’intervento che dovremo concludere entro la fine dell’estate con sei nuovi letti in rianimazione. Altri fondi saranno utilizzati l’anno prossimo per realizzare altri posti di terapia intensiva e semi intensiva, oltre all’ampliamento dell’ospedale di Borgomanero con nuovi reparti. La nostra intenzione è anche quella di puntare sull’individuazione di tre nuovi ospedali e sei case della comunità: centri territoriali dove medici di medicina generale e specialisti lavorano per arrivare al paziente in modo più veloce e punuale».
Infine il punto sulla campagna vaccinale: «Abbiamo dovuto reindirizzare alcune problematiche per allinearci con gli standard delle altre province – ha continuato Penna -. I medici di base vaccinatori sono importanti, ma abbiamo dovuto organizzare meglio le linee. I riscontri con gli over 60 che ancora non avevano ricevuto alcuna dose sono stati positivi, dunque proseguiamo nelle nostre sette sedi, così come stiamo cercando di raggiungere tutti i soggetti in difficoltà, persone senza permesso di soggiorno o senza fissa dimora, con Johnson & Johnson a dose unica per facilitare la vaccinazione. Nei prossimi giorni, inoltre, abbiamo in programma un incontro con i pediatri per delineare meglio la campagna per la fascia 12/15 anni».
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