Lo sfogo degli insegnanti del Fauser: «Dopo 26 anni la Provincia ci butta fuori da via Camoletti»

È quanto è emerso dallìultimo collegio docenti Gli uffici dell'ente ribattono: «Alcune classi dello stesso Istituto avevano trovato già collocazione per l’anno scolastico 2020-2021 nei locali della Madonna Pellegrina

«Dopo 26 anni la Provincia ci butta fuori da via Camoletti». È lo sfogo dei collegio docenti dell’istituto tecnico Fauser con sede in via Ricci e la succursale in via Camoletti con sette aule cablate e attrezzate di lavagne interattive.

«Durante l’ultimo collegio del 6 settembre – spiegano gli insegnanti in un comunicato – abbiamo appreso che la Provincia aveva deciso di privarci degli spazi di via Camoletti, da 26 di pertinenza della nostra scuola, creando notevoli problemi di tipo didattico e organizzativo a un istituto che non ha diminuito la propria popolazione scolastica. Avevamo già fatto presente la carenza degli spazi all’Oratorio Madonna Pellegrina, che ci viene presentato come alternativa: questo costringerà i nostri studenti a concentrare le ore di teoria, peggiorando la qualità della formazione, o, in alternativa, ad effettuare più spostamenti nella stessa mattina, particolarmente difficili in una scuola in cui sono presenti diversi allievi con difficoltà nella mobilità. Inoltre tali aule sono totalmente sguarnite di attrezzature tecnologiche essenziali, che invece erano state implementate dal Fauser presso la propria succursale, attraverso un piano di sviluppo dell’Istituto».

Il dissenso dei docenti è anche relativo al metodo usato: «Una comunicazione burocratica all’inizio del mese di agosto è tardiva ed avviene dopo che sono giunte le nuove iscrizioni alla scuola. Alle famiglie era stato presentato un progetto formativo possibile sulla base di una certa organizzazione degli spazi, e ora si ritrovano con modifiche condizionanti in modo negativo. E’ noto che tutte le scuole hanno esigenze, ma il metodo da adottare avrebbe dovuto essere quello del confronto e della condivisione in trasparenza dei vari dati critici, per trovare una soluzione condivisa, non quello che, in modo autoritario e burocratico, penalizza una scuola per risolvere i problemi di un’altra. La notizia positiva giunta in queste ultime ore è che la Provincia intenderebbe costruire nuove aule all’interno della sede dell’Istituto. Ci auguriamo che alle buone intenzioni seguano i fatti».

Da parte sua la Provincia fa replicare agli uffici compententi: «Alcune classi dello stesso Istituto avevano trovato già collocazione per l’anno scolastico 2020-2021 nei locali della Parrocchia della Madonna Pellegrina: ciò era stato reso possibile da un investimento di 30.000 euro derivanti da fondi ministeriali di un bando vinto nel 2020 per l’adeguamento dei locali all’attività didattica. Dal momento che lo scorso anno le aule, a causa delle modalità didattiche imposte dalla pandemia, erano state utilizzate solo per poco tempo, la Parrocchia ha gentilmente concesso gli stessi spazi in comodato d’uso gratuito per il nuovo anno scolastico, con l’impegno già preso dalla Provincia della completa messa a norma delle aule per renderle adatte all’attività didattica e con una spesa da parte dell’Ente di circa 20.000 euro. Per il Fauser è stata trovata questa soluzione nella prospettiva di riportare tutte le attività nella sede centrale dell’Istituto: a questo proposito la Provincia ha già provveduto, grazie a fondi Pon, alla sistemazione di tre locali da adibire ad aula e quindi anche al recupero del laboratorio motori, parzialmente dismesso, per lo svolgimento dell’attività didattica. Lasciare al Fauser gli spazi di via Camoletti avrebbe costretto l’ente a stipulare, per il prossimo anno, un nuovo contratto di locazione con la parrocchia per reperire gli spazi per gli alunni del liceo scientifico Antonelli, in costante crescita numerica negli ultimi cinque anni, con un’ulteriore spesa di circa 30.000 euro».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Lo sfogo degli insegnanti del Fauser: «Dopo 26 anni la Provincia ci butta fuori da via Camoletti»

È quanto è emerso dallìultimo collegio docenti Gli uffici dell’ente ribattono: «Alcune classi dello stesso Istituto avevano trovato già collocazione per l’anno scolastico 2020-2021 nei locali della Madonna Pellegrina

«Dopo 26 anni la Provincia ci butta fuori da via Camoletti». È lo sfogo dei collegio docenti dell’istituto tecnico Fauser con sede in via Ricci e la succursale in via Camoletti con sette aule cablate e attrezzate di lavagne interattive.

«Durante l’ultimo collegio del 6 settembre – spiegano gli insegnanti in un comunicato – abbiamo appreso che la Provincia aveva deciso di privarci degli spazi di via Camoletti, da 26 di pertinenza della nostra scuola, creando notevoli problemi di tipo didattico e organizzativo a un istituto che non ha diminuito la propria popolazione scolastica. Avevamo già fatto presente la carenza degli spazi all’Oratorio Madonna Pellegrina, che ci viene presentato come alternativa: questo costringerà i nostri studenti a concentrare le ore di teoria, peggiorando la qualità della formazione, o, in alternativa, ad effettuare più spostamenti nella stessa mattina, particolarmente difficili in una scuola in cui sono presenti diversi allievi con difficoltà nella mobilità. Inoltre tali aule sono totalmente sguarnite di attrezzature tecnologiche essenziali, che invece erano state implementate dal Fauser presso la propria succursale, attraverso un piano di sviluppo dell’Istituto».

Il dissenso dei docenti è anche relativo al metodo usato: «Una comunicazione burocratica all’inizio del mese di agosto è tardiva ed avviene dopo che sono giunte le nuove iscrizioni alla scuola. Alle famiglie era stato presentato un progetto formativo possibile sulla base di una certa organizzazione degli spazi, e ora si ritrovano con modifiche condizionanti in modo negativo. E’ noto che tutte le scuole hanno esigenze, ma il metodo da adottare avrebbe dovuto essere quello del confronto e della condivisione in trasparenza dei vari dati critici, per trovare una soluzione condivisa, non quello che, in modo autoritario e burocratico, penalizza una scuola per risolvere i problemi di un’altra. La notizia positiva giunta in queste ultime ore è che la Provincia intenderebbe costruire nuove aule all’interno della sede dell’Istituto. Ci auguriamo che alle buone intenzioni seguano i fatti».

Da parte sua la Provincia fa replicare agli uffici compententi: «Alcune classi dello stesso Istituto avevano trovato già collocazione per l’anno scolastico 2020-2021 nei locali della Parrocchia della Madonna Pellegrina: ciò era stato reso possibile da un investimento di 30.000 euro derivanti da fondi ministeriali di un bando vinto nel 2020 per l’adeguamento dei locali all’attività didattica. Dal momento che lo scorso anno le aule, a causa delle modalità didattiche imposte dalla pandemia, erano state utilizzate solo per poco tempo, la Parrocchia ha gentilmente concesso gli stessi spazi in comodato d’uso gratuito per il nuovo anno scolastico, con l’impegno già preso dalla Provincia della completa messa a norma delle aule per renderle adatte all’attività didattica e con una spesa da parte dell’Ente di circa 20.000 euro. Per il Fauser è stata trovata questa soluzione nella prospettiva di riportare tutte le attività nella sede centrale dell’Istituto: a questo proposito la Provincia ha già provveduto, grazie a fondi Pon, alla sistemazione di tre locali da adibire ad aula e quindi anche al recupero del laboratorio motori, parzialmente dismesso, per lo svolgimento dell’attività didattica. Lasciare al Fauser gli spazi di via Camoletti avrebbe costretto l’ente a stipulare, per il prossimo anno, un nuovo contratto di locazione con la parrocchia per reperire gli spazi per gli alunni del liceo scientifico Antonelli, in costante crescita numerica negli ultimi cinque anni, con un’ulteriore spesa di circa 30.000 euro».

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