L’Omar si sposta a San Rocco, i detenuti del carcere tinteggiano la scuola

Nuovo sede distaccata dopo il crollo del tetto nella sede storica. Il preside: «Mancano ancora otto aule, non escludiamo Lumellogno e San Giuseppe. Ricognizione degli spazi»

Dopo avere ricevuto le chiavi dal sindaco, Alessandro Canelli, ieri mattina, 9 agosto, il dirigente scolastico dell’istituto Omar, Franco Ticozzi, insieme ad alcuni docenti, ha eseguito un primo sopralluogo (in foto) nella nuova sede distaccata di San Rocco dove verranno sistemate sei classi e due laboratori a partire dal nuovo anno scolastico. Un “trasloco” che si è reso necessario mentre nella sede storica tra viale Curtatone e via Lanino sono iniziati i lavori di demolizione al secondo piano della manica C, quello interessato dal crollo del tetto lo scorso 28 giugno, oltre agli interventi già previsti con i fondi del Pnrr.

«La struttura è in condizioni molto disagiate e ha bisogno di una sistemazione – spiega il preside Ticozzi -. Innanzitutto serve una tinteggiatura interna e, grazie all’intuizione del sindaco, questi lavori saranno eseguiti a partire dal 1 settembre dai detenuti del carcere di Novara. Stiamo già ordinando il materiale e penso che in pochi giorni si potrà fare il lavoro. Siamo, invece, in attesa dei preventivi da parte degli idraulici per la ristrutturazione dei bagni che sono tra le parti più ammalorate della struttura. Da risistemare anche l’impianto elettrico».

A conti fatti, però, mancano ancora otto aule. L’Omar occupa già sette aule alla Pajetta di via Rivolta e ne traslocherà altre quattro: «Non escludiamo la soluzione proposta dal Comune della scuola di Lumellogno, seppur scomoda, e delle aule nella parrocchia di San Giuseppe, di proprietà della Curia. Intanto ho chiesto al Provveditorato una ricognizione sugli spazi disponibili nelle scuole elementari e medie di Novara» conclude il preside.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Nuovo sede distaccata dopo il crollo del tetto nella sede storica. Il preside: «Mancano ancora otto aule, non escludiamo Lumellogno e San Giuseppe. Ricognizione degli spazi»

Dopo avere ricevuto le chiavi dal sindaco, Alessandro Canelli, ieri mattina, 9 agosto, il dirigente scolastico dell'istituto Omar, Franco Ticozzi, insieme ad alcuni docenti, ha eseguito un primo sopralluogo (in foto) nella nuova sede distaccata di San Rocco dove verranno sistemate sei classi e due laboratori a partire dal nuovo anno scolastico. Un "trasloco" che si è reso necessario mentre nella sede storica tra viale Curtatone e via Lanino sono iniziati i lavori di demolizione al secondo piano della manica C, quello interessato dal crollo del tetto lo scorso 28 giugno, oltre agli interventi già previsti con i fondi del Pnrr.

«La struttura è in condizioni molto disagiate e ha bisogno di una sistemazione - spiega il preside Ticozzi -. Innanzitutto serve una tinteggiatura interna e, grazie all'intuizione del sindaco, questi lavori saranno eseguiti a partire dal 1 settembre dai detenuti del carcere di Novara. Stiamo già ordinando il materiale e penso che in pochi giorni si potrà fare il lavoro. Siamo, invece, in attesa dei preventivi da parte degli idraulici per la ristrutturazione dei bagni che sono tra le parti più ammalorate della struttura. Da risistemare anche l'impianto elettrico».

A conti fatti, però, mancano ancora otto aule. L'Omar occupa già sette aule alla Pajetta di via Rivolta e ne traslocherà altre quattro: «Non escludiamo la soluzione proposta dal Comune della scuola di Lumellogno, seppur scomoda, e delle aule nella parrocchia di San Giuseppe, di proprietà della Curia. Intanto ho chiesto al Provveditorato una ricognizione sugli spazi disponibili nelle scuole elementari e medie di Novara» conclude il preside.

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