«Non abbiamo trasferito solo qualche studente in modo temporaneo, ma a San Rocco cerchiamo di portare anche un po’ di vitalità». A parlare è il dirigente scolastico dell’istituto tecnico Omar, Franco Ticozzi, a un mese dal trasloco di 6 classi nei locali della ex scuola media Pajetta. Un intervento necessario dopo il crollo, lo scorso 28 giugno, del tetto della manica C, e la conseguente inagibilità di una parte della sede sul lato verso viale Ferrucci.
«Intanto grazie alla presenza della scuola, nel quartiere è arrivata la banda larga – spiega il dirigente -. Inoltre abbiamo preso contatti con alcune società sportive, il San Rocco calcio e l’Usd San Rocco volley, con cui stiamo cercando di collaborare per l’utilizzo degli spazi vicino alla chiesa vecchia. Lo scopo è quello di riuscire a creare una nuova comunità e metterla in rete, coinvolgendo la popolazione. Parlerò anche con il parroco per capire quali siano le necessità e come l’istituto possa intervenire».
Ma i locali di San Rocco non sono sufficienti e, come più volte annunciato, l’Omar aprirà un nuovo distaccamento anche a Lumellogno. L’ingresso è previsto tra il 15 e il 20 novembre. «Gli operai stanno terminando di verniciare, dopodiché si potrà procedere con la cablatura e tra il 15 e il 20 di novembre la struttura dovrebbe essere pronta. Gli spazi a disposizione sono 8, 6 aule e 2 laboratori che all’occorrenza possono diventare aule. Per il momento sarà trasferito il triennio di robotica ed elettronica, poi si vedrà. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’intervento del sindaco Alessandro Canelli che in prima persona si è fatto carico della situazione».
Sulla questione trasporto pubblico degli studenti, dopo l’appello di inizio settembre, Ticozzi sottolinea: «Fino a Natale il biglietto integrativo sarà a carico della Provincia. Da gennaio sarà finanziato dalla Regione».
Intanto nei giorni scorsi gli uffici provinciali hanno avviato anche i lavori di ristrutturazione dell’ex falegnameria. «È la parte storica dell’edificio – aggiunge Ticozzi -. Si tratta di un ambiente molto piccolo, ancora non sappiamo a cosa sarà destinato, forse come deposito per alcuni macchinari, ma è stato un bene recuperarlo altrimenti sarebbe crollato».
«Gli interventi sono stati pianificati ed eseguiti sulla base delle prescrizioni della Soprintendenza e riguardano parte del restauro conservativo dell’intera struttura, che restituirà questi spazi dell’Istituto, da anni inagibili, alla didattica – spiega il consigliere provinciale delegato all’Edilizia scolastica, Andrea Crivelli -. Al momento sono inoltre in corse le lavorazioni per il rifacimento della copertura. Il quadro economico dell’opera ammonta a 353 mila euro ed è integralmente finanziato con fondi dell’ente».