Tanta gente, amici e colleghi giovani e meno ma non solo, hanno dato l’ultimo saluto, questa mattina – venerdì 23 settembre – nella chiesa di Sant’Antonio, a Pasquale Stangis, l’ispettore capo a riposo della Polizia di Stato spentosi due giorni fa all’ospedale Maggiore all’età di 72 anni dopo una breve malattia.
Unanime il cordoglio cittadino. Figura molto conosciuta non solo negli ambienti delle forze dell’ordine, Strangis era originario di Lamezia Terme, dove era nato nel 1950. Aveva iniziato la sua carriera nell’allora Corpo delle guardie di pubblica sicurezza nel 1968 frequentando la scuola di Alessandria, prestando inizialmente servizio prima a Palermo e poi a Roma. Dopo il corso sottufficiali a Nettuno nel 1973 era tornato nel capoluogo siciliano, per poi essere destinato a Novara nel giugno dell’anno successivo. Presso la Questura della nostra città era entrato a far parte di quella che nel 1978 sarebbe diventata la Digos, occupandosi in particolare del mondo sindacale. Un’attività che gli aveva consentito di meritarsi stima e fiducia di superiori, colleghi e di tanti impegnati in quegli anni sul fronte della difesa dei lavoratori, ma anche più in generale dell’attività politica. Fra i diversi incarichi aveva fatto parte anche della scorta di Oscar Luigi Scalfaro durante il settennato al Quirinale dell’esponente politico novarese.
Insignito dell’onorificenza di commendatore della Repubblica, nella Polizia di Stato aveva raggiunto la qualifica di ispettore capo, andando in pensione nel giugno del 2010 con l’ulteriore “promozione” a sostituto commissario. Oltre alla sua attività professionale Strangis era un appassionato sportivo, in particolare di rugby. Con l’amico e collega Rocco Zoccali, oggi assessore nella giunta cittadina, è stato uno degli animatori del rilancio di questa disciplina in città attraverso l’Amatori Rugby Novara, società della quale era dirigente.
Lascia la moglie Rita, i figli Giancarlo e Alessandra, la sorella Rachele, i fratelli Francesco e Gianni con le rispettive famiglie.