Lunedì sopralluogo di Cirio nelle zone colpite dal maltempo

Dopo i sopralluoghi di oggi, domenica 4 ottobre, nella zone alluvionate del cuneese, domani, lunedì 5, il presidente delle Regione Alberto Cirio sarà a Vercelli, Borgo Vercelli, Romagnano, Grignasco, Varallo Sesia, Rosazza, Campiglia Cervo e Piedicavallo. Il vicepresidente Fabio Carosso invece, si recherà nelle zone più colpite del Vco: Omegna, Massiola, Ornavasso, Mergozzo, Premosello, Anzola, Pieve Vergonte, Pallanzeno e Formazza.

«La situazione in Piemonte è grave e lo stato d’emergenza non è solo un aiuto, ma un’esigenza imprescindibile – ha commentato Cirio -. Il Piemonte non è abituato a chiedere, ma questa volta chiede e lo Stato ci deve essere. Siamo abituati a risollevarci e a farcela da soli, ma la situazione è complicata: nel momento in cui il Piemonte stava ripartendo dall’emergenza Covid è arrivato questo ulteriore grave problema». Cirio ha poi aggiunto che è arrivata l’ora di interventi strutturali che risolvano le situazioni una volta per tutte: «Martedì porterò al ministro dell’Interno una prima stima complessiva dei danni e che, soprattutto, parlerà della necessità di una regia istituzionale che risolva i problemi. Confido che il consiglio dei ministri dichiari lo stato di emergenza già domani, ovviamente con accanto lo stanziamento economico e la procedura semplificata per potere intervenire».

 

 

Il governatore sarà accompagnato nei sopralluoghi dal presidente della Provincia Federico Binatti: «Abbiamo lavorato in queste ore affinchè i rilievi sul ponte di Romagnano possano essere avviati per definire le cause del crollo – ha spiegato -. Inoltre a Grignasco il ponte resta chiuso in attesa di poter effettuare accertamenti strutturali non appena il livello dell’acqua lo consentirà. Per quanto riguarda la viabilità il collegamento con la provincia di Vercelli è garantito da ponte di Carpignano Sesia, riaperto nella mattinata di oggi.

Ancora chiuso il tratto urbano della Strada provinciale 22 Ghemme-Cavaglio in territorio del Comune di Cavaglio (il collegamento non ha subito interruzioni in quanto il traffico viene deviato su una strada comunale), la Strada provinciale 47 Pogno-Alzo nel Comune di Pogno (dove resta isolata la frazione di Monte San Giulio).

«Oltre ai danni e ai problemi che si sono verificati sulla rete viaria – ha aggiunto Binatti – in queste ore le amministrazioni comunali della Bassa Sesia e di Novara hanno dovuto fare i conti con le persone sfollate precauzionalmente a causa dell’innalzamento del fiume Sesia e del torrente Agogna: nove a Ghemme, ventisette – dei quali sette minori – tra San Nazzaro e Recetto, due a Vinzaglio e due al Torrion Quartara di Novara. La maggior parte delle persone hanno già fatto ritorno nelle loro abitazioni. Una situazione davvero difficile, alla quale si sono aggiunte blackout della rete elettrica a Romagnano e a Borgomanero, cadute di alberi nel Vergante, allagamenti e danni come nella zona industriale di Grignasco».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Redazione

Redazione

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Lunedì sopralluogo di Cirio nelle zone colpite dal maltempo

Dopo i sopralluoghi di oggi, domenica 4 ottobre, nella zone alluvionate del cuneese, domani, lunedì 5, il presidente delle Regione Alberto Cirio sarà a Vercelli, Borgo Vercelli, Romagnano, Grignasco, Varallo Sesia, Rosazza, Campiglia Cervo e Piedicavallo. Il vicepresidente Fabio Carosso invece, si recherà nelle zone più colpite del Vco: Omegna, Massiola, Ornavasso, Mergozzo, Premosello, Anzola, Pieve Vergonte, Pallanzeno e Formazza.

«La situazione in Piemonte è grave e lo stato d’emergenza non è solo un aiuto, ma un’esigenza imprescindibile – ha commentato Cirio -. Il Piemonte non è abituato a chiedere, ma questa volta chiede e lo Stato ci deve essere. Siamo abituati a risollevarci e a farcela da soli, ma la situazione è complicata: nel momento in cui il Piemonte stava ripartendo dall’emergenza Covid è arrivato questo ulteriore grave problema». Cirio ha poi aggiunto che è arrivata l’ora di interventi strutturali che risolvano le situazioni una volta per tutte: «Martedì porterò al ministro dell’Interno una prima stima complessiva dei danni e che, soprattutto, parlerà della necessità di una regia istituzionale che risolva i problemi. Confido che il consiglio dei ministri dichiari lo stato di emergenza già domani, ovviamente con accanto lo stanziamento economico e la procedura semplificata per potere intervenire».

 

 

Il governatore sarà accompagnato nei sopralluoghi dal presidente della Provincia Federico Binatti: «Abbiamo lavorato in queste ore affinchè i rilievi sul ponte di Romagnano possano essere avviati per definire le cause del crollo – ha spiegato -. Inoltre a Grignasco il ponte resta chiuso in attesa di poter effettuare accertamenti strutturali non appena il livello dell’acqua lo consentirà. Per quanto riguarda la viabilità il collegamento con la provincia di Vercelli è garantito da ponte di Carpignano Sesia, riaperto nella mattinata di oggi.

Ancora chiuso il tratto urbano della Strada provinciale 22 Ghemme-Cavaglio in territorio del Comune di Cavaglio (il collegamento non ha subito interruzioni in quanto il traffico viene deviato su una strada comunale), la Strada provinciale 47 Pogno-Alzo nel Comune di Pogno (dove resta isolata la frazione di Monte San Giulio).

«Oltre ai danni e ai problemi che si sono verificati sulla rete viaria – ha aggiunto Binatti – in queste ore le amministrazioni comunali della Bassa Sesia e di Novara hanno dovuto fare i conti con le persone sfollate precauzionalmente a causa dell’innalzamento del fiume Sesia e del torrente Agogna: nove a Ghemme, ventisette – dei quali sette minori – tra San Nazzaro e Recetto, due a Vinzaglio e due al Torrion Quartara di Novara. La maggior parte delle persone hanno già fatto ritorno nelle loro abitazioni. Una situazione davvero difficile, alla quale si sono aggiunte blackout della rete elettrica a Romagnano e a Borgomanero, cadute di alberi nel Vergante, allagamenti e danni come nella zona industriale di Grignasco».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata