«Un evento che va nella tradizione del nostro ospedale, nato per lasciti testamentari». Così il direttore generale del Maggiore, Mario Minola, ha esordito nel presentare la donazione di un ecografo di ultima generazione, destinato alla chirurgia pediatrica, per volontà testamentaria di un novarese, Antonio Scarpa, scomparso nel gennaio dell’anno scorso e che, nel suo testamento, aveva espresso la volontà che una parte dei suoi averi venisse destinata a opere di beneficenza.
Ed è stato l’esecutore testamentario di Scarpa, il geometra Valter Gaiani, che ha contattato la direzione dell’azienda ospedaliera e della chirurgia pediatrica.
«Nel corso della sua attività lavorativa nel Novarese – spiega Gaiani – Antonio Scarpa, che da mio cliente era diventato più che un amico, era sempre stato in contatto per ragioni professionali con il mondo dell’infanzia. Ho pensato quindi che avrebbe avuto piacere se parte dei suoi beni fossero stati impiegati per l’acquisto di un’apparecchiatura per la chirurgia pediatrica. Ho contatto la direzione dell’Aou e abbiamo subito trovato l’apparecchiatura di cui c’era maggior necessità».
Uno strumento di ultima generazione, dotato di sonde pediatriche e software dedicato, del costo di 30mila euro «la cui disponibilità – aggiunge il dottor Michele Ubertazzi, da qualche mese direttore della chirurgia pediatrica – porterà sicuramente un enorme vantaggio nella definizione delle varie situazioni cliniche e non potrà che essere di stimolo per il continuo aggiornamento per il miglioramento delle competenze acquisite».
«Un’apparecchiatura decisamente importante – ha sottolineato il professor Marco Krengli, direttore della Scuola di Medicina – ma altrettanto importante è la testimonianza della vicinanza del territorio».