Maltempo, crolla il ponte del Sesia tra Romagnano e Gattinara

Sono immagini impressionanti quelle che arrivano dalla Valsesia. A causa del maltempo nel pomeriggio è crollato il ponte sul Sesia tra Romagnano e Gattinara. La tratta ferroviaria Torino Milano è stata invasa dall’esondazione del Sesia tra Novara e Vercelli. Forti disagi anche lungo la A26 sempre nel tratto sopra il Sesia.

In Piemonte ci sono 11 dispersi, interi paesi isolati, case e strade devastate.

È una situazione estremamente critica quella che si è venuta a creare nella notte in molte zone del Piemonte in seguito alle forti piogge che si sono abbattute sulla regione a partire dal pomeriggio di ieri, provocando esondazioni, frane, allagamenti e ingenti danni a edifici e infrastrutture.

Il residente della Regione Alberto Ciro chiede lo stato di emergenza: “C’è preoccupazione per i dispersi, di cui sono ancora in corso le ricerche, e per gli enormi danni al territorio che i sindaci delle aree più colpite descrivono in alcuni casi peggiori del ‘94. Ho sentito il capo dipartimento della Protezione Civile Borrelli e mi sono confrontato con il Governatore ligure, insieme chiedere lo stato d’emergenza. Tutta la giunta è operativa in questo momento sul territorio e gli assessori stanno monitorando e presidiando fisicamente le aree più colpite”.

L’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi si è recato questa mattina in alcune zone del Tanaro e ha parlato di situazione disastrosa: “Desta molta preoccupazione il Sesia, la cui piena sta passando ora, senza contare tutti i danni, le frane, le strade allagate, i borghi isolati”.

I danni maggiori si sono registrati nel bacino del Toce, del Tanaro, nel Biellese e nel bacino della Sesia, con frane, allagamenti e cadute di alberi. Il Tanaro, nel tratto da Ponte Nava a Ceva è esondato in diversi punti. Evacuate famiglie a Limone, Vernante, Priola e Garessio. In quest’ultimo comune una borgata è rimasta isolata.

Sempre nel Cuneese, tra Mombasiglio e Lisio l’Sp 34 è completamente erosa dall’azione dell’acqua. In quest’ultimo comune una borgata è rimasta isolata.

Nel Vercellese, l’Sp 9, all’altezza del comune di Cravagliana, un torrente ha eroso 500 metri di strada. Chiusa la tangenziale nord di Vercelli. A Borgosesia, un quartiere isolato.

Al momento, si registrano 10 dispersi nel Cuneese, su cui si stanno facendo verifiche tra il versante italiano e quello francese. Un altro disperso si registra nel Vercellese, nel comune di Varallo Sesia, sull’Sp 105, caduto con la sua auto nel Sesia.

In allerta le dighe Ceppi Morelli (Vco), Sessera (Bi) e Gurzia (To). In preallerta quelle di Piastra (Cn), San Nicolao (Bi), Rimasco (Vc) Melezet e Vistrorio (To).

Le forti piogge della notte hanno determinato la disalimentazione di 55.000 utenze elettriche, di cui 11.599 nel Cuneese; 14.200 nel Novarese; 14.000 nel Vco, 6.700 nel Vercellese e 4.500 nel Biellese. Gli operatori sono al lavoro per il ripristino del servizio.

Al lavoro per fare fronte alla situazione 249 volontari, di cui 174 del Coordinamento regionale di Protezione civile, 72 del Corpo Antincendi Boschivi, 3 dell’Ana.

Tutta la Protezione civile è sul territorio. Il coordinamento territoriale del volontariatoo di Asti e Alessandria si sta recando nel Cuneese per rafforzare i soccorsi e la sala operativa di corso Marche 79 a Torino resterà operativa h. 24 fino alla fine dell’emergenza.

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Maltempo, crolla il ponte del Sesia tra Romagnano e Gattinara

Sono immagini impressionanti quelle che arrivano dalla Valsesia. A causa del maltempo nel pomeriggio è crollato il ponte sul Sesia tra Romagnano e Gattinara. La tratta ferroviaria Torino Milano è stata invasa dall’esondazione del Sesia tra Novara e Vercelli. Forti disagi anche lungo la A26 sempre nel tratto sopra il Sesia.

In Piemonte ci sono 11 dispersi, interi paesi isolati, case e strade devastate.

È una situazione estremamente critica quella che si è venuta a creare nella notte in molte zone del Piemonte in seguito alle forti piogge che si sono abbattute sulla regione a partire dal pomeriggio di ieri, provocando esondazioni, frane, allagamenti e ingenti danni a edifici e infrastrutture.

Il residente della Regione Alberto Ciro chiede lo stato di emergenza: “C’è preoccupazione per i dispersi, di cui sono ancora in corso le ricerche, e per gli enormi danni al territorio che i sindaci delle aree più colpite descrivono in alcuni casi peggiori del ‘94. Ho sentito il capo dipartimento della Protezione Civile Borrelli e mi sono confrontato con il Governatore ligure, insieme chiedere lo stato d’emergenza. Tutta la giunta è operativa in questo momento sul territorio e gli assessori stanno monitorando e presidiando fisicamente le aree più colpite”.

L’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi si è recato questa mattina in alcune zone del Tanaro e ha parlato di situazione disastrosa: “Desta molta preoccupazione il Sesia, la cui piena sta passando ora, senza contare tutti i danni, le frane, le strade allagate, i borghi isolati”.

I danni maggiori si sono registrati nel bacino del Toce, del Tanaro, nel Biellese e nel bacino della Sesia, con frane, allagamenti e cadute di alberi. Il Tanaro, nel tratto da Ponte Nava a Ceva è esondato in diversi punti. Evacuate famiglie a Limone, Vernante, Priola e Garessio. In quest’ultimo comune una borgata è rimasta isolata.

Sempre nel Cuneese, tra Mombasiglio e Lisio l’Sp 34 è completamente erosa dall’azione dell’acqua. In quest’ultimo comune una borgata è rimasta isolata.

Nel Vercellese, l’Sp 9, all’altezza del comune di Cravagliana, un torrente ha eroso 500 metri di strada. Chiusa la tangenziale nord di Vercelli. A Borgosesia, un quartiere isolato.

Al momento, si registrano 10 dispersi nel Cuneese, su cui si stanno facendo verifiche tra il versante italiano e quello francese. Un altro disperso si registra nel Vercellese, nel comune di Varallo Sesia, sull’Sp 105, caduto con la sua auto nel Sesia.

In allerta le dighe Ceppi Morelli (Vco), Sessera (Bi) e Gurzia (To). In preallerta quelle di Piastra (Cn), San Nicolao (Bi), Rimasco (Vc) Melezet e Vistrorio (To).

Le forti piogge della notte hanno determinato la disalimentazione di 55.000 utenze elettriche, di cui 11.599 nel Cuneese; 14.200 nel Novarese; 14.000 nel Vco, 6.700 nel Vercellese e 4.500 nel Biellese. Gli operatori sono al lavoro per il ripristino del servizio.

Al lavoro per fare fronte alla situazione 249 volontari, di cui 174 del Coordinamento regionale di Protezione civile, 72 del Corpo Antincendi Boschivi, 3 dell’Ana.

Tutta la Protezione civile è sul territorio. Il coordinamento territoriale del volontariatoo di Asti e Alessandria si sta recando nel Cuneese per rafforzare i soccorsi e la sala operativa di corso Marche 79 a Torino resterà operativa h. 24 fino alla fine dell’emergenza.

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