Mancano cestini in centro? Per l’assessore Chiarelli i numeri dicono di no

Sono 1979 i contenitori destinati alla raccolta dei cosiddetti “rifiuti da passeggio” collocati in tutto il territorio comunale, di cui 420 nel solo centro storico, ma tanti cittadini criticano il loro posizionamento. La vicesindaca: «Studieremo una soluzione anche per questo problema»

Mancano in centro città i cestini destinati alla raccolta dei cosiddetti “rifiuti da passeggio”? Secondo tanti cittadini, attraverso segnalazioni giunte al nostro giornale, sembrerebbe di sì. O, almeno, il loro posizionamento non sarebbe molto regolare, con alcune zone dove la presenza dei contenitori sembrerebbe più “fitta” (via Morera lungo la passeggiata verso l’area verde sotto il baluardo Quintino Sella; e poi sotto i portici di via Fratelli Rosselli e nella zona del Municipio), in altre meno.


Forse si tratta davvero unicamente di un posizionamento non troppo regolare e che potrebbe essere rivisto, perchè i numeri smentiscono decisamente le affermazioni di tanti: «In tutto il territorio comunale – ci ha spiegato infatti la vicesindaca Marina Chiarelli, titolare tra l’altro della delega alla Valorizzazione del centro storico – sono posizionati 1979 appositi contenitori porta rifiuti nei modelli conosciuti da tutti, di cui 420 nel solo centro cittadino. Pochi? Non direi proprio, perché Anpa (l’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente) indica come numero ottimale quello di 300 cestini ogni 10 mila abitanti.

Calcolando che in centro città i residenti sono circa 8 mila siamo abbondantemente al di sopra di quanto richiesto. Piuttosto potrebbe in futuro essere rivista la loro distribuzione, forse più “densa” in alcune zone e meno in altre, cosa che originerebbe quella percezione di una loro mancanza in alcune strade».
Di sicuro, ha aggiunto Chiarelli, «studieremo una soluzione anche a questo problema, magari già nell’ambito di qualche progetto di riqualificazione dell’arredo urbano attraverso un un bando della Regione al quale abbiamo deciso di partecipare come Distretto del commercio».


La questione cestini ha riproposto tra l’altro per l’ennesima volta l’annoso tema riguardante l’improprio utilizzo di questi contenitori come veri e propri cassonetti della spazzatura. Non è purtroppo difficile osservare, nelle zone residenziali semiperiferiche soprattutto, ma anche in centro, i cestini regolarmente intasati e traboccanti da sacchetti di rifiuti… Anche in questo caso la prima percezione potrebbe essere dell’esistenza di qualche problema nel lavoro da parte degli incaricati, ma non è così: «Nel centro storico – ha detto ancora Chiarelli – gli incaricati di Assa provvedono a svuotarli ogni giorno, nel resto della città due volta la settimana. Purtroppo contro l’assoluta mancanza di senso civico da parte di qualcuno neppure le sanzioni portano risultati. Fortunatamente abbiamo registrato una maggiore sensibilità da parte dei giovani, mentre confidiamo che in futuro l’estensione a tutta la città della tariffa puntuale possa contribuire a scoraggiare simili comportamenti»

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Mancano cestini in centro? Per l’assessore Chiarelli i numeri dicono di no

Sono 1979 i contenitori destinati alla raccolta dei cosiddetti “rifiuti da passeggio” collocati in tutto il territorio comunale, di cui 420 nel solo centro storico, ma tanti cittadini criticano il loro posizionamento. La vicesindaca: «Studieremo una soluzione anche per questo problema»

Mancano in centro città i cestini destinati alla raccolta dei cosiddetti “rifiuti da passeggio”? Secondo tanti cittadini, attraverso segnalazioni giunte al nostro giornale, sembrerebbe di sì. O, almeno, il loro posizionamento non sarebbe molto regolare, con alcune zone dove la presenza dei contenitori sembrerebbe più “fitta” (via Morera lungo la passeggiata verso l’area verde sotto il baluardo Quintino Sella; e poi sotto i portici di via Fratelli Rosselli e nella zona del Municipio), in altre meno.


Forse si tratta davvero unicamente di un posizionamento non troppo regolare e che potrebbe essere rivisto, perchè i numeri smentiscono decisamente le affermazioni di tanti: «In tutto il territorio comunale – ci ha spiegato infatti la vicesindaca Marina Chiarelli, titolare tra l’altro della delega alla Valorizzazione del centro storico – sono posizionati 1979 appositi contenitori porta rifiuti nei modelli conosciuti da tutti, di cui 420 nel solo centro cittadino. Pochi? Non direi proprio, perché Anpa (l’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente) indica come numero ottimale quello di 300 cestini ogni 10 mila abitanti.

Calcolando che in centro città i residenti sono circa 8 mila siamo abbondantemente al di sopra di quanto richiesto. Piuttosto potrebbe in futuro essere rivista la loro distribuzione, forse più “densa” in alcune zone e meno in altre, cosa che originerebbe quella percezione di una loro mancanza in alcune strade».
Di sicuro, ha aggiunto Chiarelli, «studieremo una soluzione anche a questo problema, magari già nell’ambito di qualche progetto di riqualificazione dell’arredo urbano attraverso un un bando della Regione al quale abbiamo deciso di partecipare come Distretto del commercio».


La questione cestini ha riproposto tra l’altro per l’ennesima volta l’annoso tema riguardante l’improprio utilizzo di questi contenitori come veri e propri cassonetti della spazzatura. Non è purtroppo difficile osservare, nelle zone residenziali semiperiferiche soprattutto, ma anche in centro, i cestini regolarmente intasati e traboccanti da sacchetti di rifiuti… Anche in questo caso la prima percezione potrebbe essere dell’esistenza di qualche problema nel lavoro da parte degli incaricati, ma non è così: «Nel centro storico – ha detto ancora Chiarelli – gli incaricati di Assa provvedono a svuotarli ogni giorno, nel resto della città due volta la settimana. Purtroppo contro l’assoluta mancanza di senso civico da parte di qualcuno neppure le sanzioni portano risultati. Fortunatamente abbiamo registrato una maggiore sensibilità da parte dei giovani, mentre confidiamo che in futuro l’estensione a tutta la città della tariffa puntuale possa contribuire a scoraggiare simili comportamenti»

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