Medico del Maggiore premiato per la ricerca post Covid. Il progetto del professor Mattia Bellan (della Struttura complessa Medicina 1, diretta dal prof Mario Pirisi) ha ricevuto un importante riconoscimento: il premio “Recti eques – Paladini italiani della salute” e ha ricevuto l’attestato dalle mani del prof. Walter Ricciardi, presidente della Federazione Mondiale di Sanità Pubblica e consulente del Ministero della salute. Nella motivazione si legge che il premio è « ringraziamento per l’impegno a tutela della salute pubblica».
«La ricerca – spiega il prof. Bellan – ha valutato la presenza di sequele psicofisiche del covid a 4 mesi dalla dimissione dal nostro ospedale su 238 pazienti della cosiddetta “prima ondata”; il lavoro è stato pubblicato sulla rivista JAMA Network Open a gennaio 2021 e da allora ha ricevuto numerose citazioni su riviste scientifiche. L’ultimo riconoscimento certifica ulteriormente la qualità di questo progetto di ricerca, la cui forza è stata rappresentata dal suo spirito altamente collaborativo e multidisciplinare».
«Non sarebbe stato possibile condurre questo studio senza il supporto dell’Aou – continua Bellan – che ha sponsorizzato il progetto, oltre che di tutti i co-sperimentatori. Ci tengo in particolar modo a ringraziare il dott. Piero Emilio Balbo e il dott. Filippo Patrucco (Malattie dell’apparato respiratorio), le prof.sse Patrizia Zeppegno e Carla Maria Gramaglia (Psichiatria), il dott. Alessio Baricich (Medicina fisica e riabilitativa), il prof. Giuseppe Patti (Cardiologia 1) e il prof. Vincenzo Cantaluppi (Nefrologia – centro trapianti rene), oltre che ovviamente il prof. Mario Pirisi, che ha supportato costantemente questo lavoro».
«Un ringraziamento speciale – aggiunge – lo vorrei riservare a tutti i medici in formazione che hanno partecipato attivamente ed entusiasticamente a questo progetto; il loro contributo sia nella gestione clinica dell’emergenza Covid, che nella ricerca ad essa correlata, è stato fondamentale, e senza la loro collaborazione, non avremmo mai potuto portare a termine questo lavoro».
L’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati, ha commentato così la notizia dell’assegnazione del premio: «Questa è la Novara che ci piace. Che porta il nome della città alla ribalta delle cronache per un fatto straordinariamente positivo, contrariamente a quanto di vergognoso è andato in scena sabato scorso. Un riconoscimento che conferisce ulteriore lustro non solo al nostro ospedale cittadino, centro di eccellenza e importante hub di riferimento per l’intero quadrante, ma anche alla sanità piemontese».