Meno furti più controlli, il bilancio del 2023. Il questore: «Un anno intenso»

I numeri della Polizia di Stato hanno evidenziato l'attività di controllo del territorio ma anche l'attenzione ai fenomeni da cosiddetto Codice rosso

«È stato un anno intenso. I numeri sono consistenti, sono soddisfatta del lavoro di tutte le sezioni perchè ognuna ha dato il massimo pere rendere la nostra città e la nostra provincia più sicura e più sana. Questa è una realtà con una buona capacità reattiva ma anche preventiva. Il lavoro di controllo del territorio è stato tra le attività a cui abbiamo dato maggiormente spazio, ma l’attenzione è si è concentrata alle manifestazioni, all’immigrazione, ai reati commessi tra minori come le rapine in centro ai danni di coetanei, così come al fenomeno in ascesa dei cosiddetti Codici rossi».

Così il questore di Novara Alessandra Faranda Cordella ha presentato il bilancio dell’attività della Polizia di Stato svolta nel 2023: «32250 le persone identificate e 12411 i veicoli contro le 26.608 persone e 7.250 veicoli identificati lo scorso anno. Le denunce sono state 592 (493 persone ne 2022) e gli arresti 84 (rispetto ai 65 arresti del 2022) – ha proseguito -. Questo grazie anche al lavoro delle Volanti che da alcuni mesi hanno a bordo anche gli ispettori in grado di garantire un livello maggiore di intervento».

Attraverso le 1.515 denunce/querele ricevute nel corso dell’anno si è riscontrato che i reati denunciati con maggiore frequenza sono stati i furti (546), le truffe (163) ed i danneggiamenti (137). Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, invece, hanno permesso di arrestare 72 persone autori di reato (74 arresti nel 2022) e di deferirne in stato di libertà altre 99.

Il questore ha poi sottolineato come, in riferimento ai reati contro la persona, è stato risolto l’omicidio di Sant’Agabio avvenuto ad aprile e che nel mese di settembre tre minori sono stati arrestati per il tentato omicidio al parco del Valentino.

Tra gli episodi spiccano anche quello relativo al furto di rame e autovetture.

«Alcuni fenomeni sono stati caratterizzati dalla serialità, in particolare quelli che hanno riguardato i minori e i furti alle macchinette nelle scuole: questi casi sono stai tutti risolti» ha evidenziato il questore.

In calo i furti in abitazione, fenomeno per il quale è stato individuato un soggetto residente a Torino che, a seguito di attività investigative, è stato sottoposto a misura cautelare in carcere.

Gli sforzi si sono concentrati anche sul tema dei Codici rossi, 69 i procedimenti aperti tra i 560 pratiche relative alle fasce deboli; 30 le richieste, in grande aumento, di ammonimento per atti persecutori delle quali 10 evase con emissione del provvedimento, 1 richiesta per cyberbullismo in corso di trattazione e 2 richieste per contrasto alla violenza domestica.

Riguardo al contrasto alle sostanze stupefacenti, sono state arrestate 18 persone, 8 deferite in stato di libertà e 2 persone soggette alla custodia cautelare in carcere.

La Divisione anticrimine ha, invece, emesso 13 avvisi orali nei confronti di soggetti socialmente pericolosi e 44 provvedimenti di rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nei confronti di persone socialmente pericolose sorpresi a delinquere. L’Anticrimine ha poi indagato 144 persone e gestito 2500 referti in collaborazione con il posto di Polizia dell’ospedale Maggiore.

L’attività dell’Ufficio Immigrazione nel 2023 è stata particolarmente intensa: rilasciati 12.569 permessi di soggiorno (con un dato in lieve diminuzione rispetto al 2022); 1113 pratiche relative a protezione internazionale (con un dato in forte aumento rispetto al 2022 quando erano state 394), con 830 richiedenti collocati in strutture di accoglienza, 128 pratiche di status di rifugiato, 117 di protezione sussidiaria e 298 di protezione speciale; 220 provvedimenti di espulsione con un aumento importante rispetto al 2022, quando i provvedimenti espulsivi erano 122) e 371 decreti di rigetto e revoca di permessi di soggiorno.

L’ufficio amministrativo nel 2023 ha stampato 15.026 passaporti (nel precedente anno 10.000) e acquisito 16.204 pratiche.

Nuove tecniche di addestramento con il Redman

Nel 2023 la questura di Novara ha messo in campo una nuova tecnica di addestramento professionale che richiama l’uso consapevole delle arme in dotazioni ai poliziotti ma anche la loro capacità di giusta reazione a seconda delle situazioni che si trovano a dover affrontare. «In particolare – ha sottolineato il vicario, Giovanni Temporale – da Torino sono arrivati alcuni addestratori denominati Redman perchè indossano una protezione completa di colore rosso che consente il movimento ma anche di non essere feriti durante l’attività di allenamento. Il Redman è anche colui che lavora sull’aspetto psicologico del poliziotto: nel momento in cui l’agente deve confrontarsi con una persona che non è collaborativa, deve sapere come reagire con tecniche di bloccaggio o, nelle ipotesi estreme, con l’utilizzo delle armi e del taser. Un importante percorso che lavora per la sicurezza del poliziotto e delle persone coinvolte e per un suo contenuto della forza».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Meno furti più controlli, il bilancio del 2023. Il questore: «Un anno intenso»

I numeri della Polizia di Stato hanno evidenziato l’attività di controllo del territorio ma anche l’attenzione ai fenomeni da cosiddetto Codice rosso

«È stato un anno intenso. I numeri sono consistenti, sono soddisfatta del lavoro di tutte le sezioni perchè ognuna ha dato il massimo pere rendere la nostra città e la nostra provincia più sicura e più sana. Questa è una realtà con una buona capacità reattiva ma anche preventiva. Il lavoro di controllo del territorio è stato tra le attività a cui abbiamo dato maggiormente spazio, ma l’attenzione è si è concentrata alle manifestazioni, all’immigrazione, ai reati commessi tra minori come le rapine in centro ai danni di coetanei, così come al fenomeno in ascesa dei cosiddetti Codici rossi».

Così il questore di Novara Alessandra Faranda Cordella ha presentato il bilancio dell’attività della Polizia di Stato svolta nel 2023: «32250 le persone identificate e 12411 i veicoli contro le 26.608 persone e 7.250 veicoli identificati lo scorso anno. Le denunce sono state 592 (493 persone ne 2022) e gli arresti 84 (rispetto ai 65 arresti del 2022) – ha proseguito -. Questo grazie anche al lavoro delle Volanti che da alcuni mesi hanno a bordo anche gli ispettori in grado di garantire un livello maggiore di intervento».

Attraverso le 1.515 denunce/querele ricevute nel corso dell’anno si è riscontrato che i reati denunciati con maggiore frequenza sono stati i furti (546), le truffe (163) ed i danneggiamenti (137). Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, invece, hanno permesso di arrestare 72 persone autori di reato (74 arresti nel 2022) e di deferirne in stato di libertà altre 99.

Il questore ha poi sottolineato come, in riferimento ai reati contro la persona, è stato risolto l’omicidio di Sant’Agabio avvenuto ad aprile e che nel mese di settembre tre minori sono stati arrestati per il tentato omicidio al parco del Valentino.

Tra gli episodi spiccano anche quello relativo al furto di rame e autovetture.

«Alcuni fenomeni sono stati caratterizzati dalla serialità, in particolare quelli che hanno riguardato i minori e i furti alle macchinette nelle scuole: questi casi sono stai tutti risolti» ha evidenziato il questore.

In calo i furti in abitazione, fenomeno per il quale è stato individuato un soggetto residente a Torino che, a seguito di attività investigative, è stato sottoposto a misura cautelare in carcere.

Gli sforzi si sono concentrati anche sul tema dei Codici rossi, 69 i procedimenti aperti tra i 560 pratiche relative alle fasce deboli; 30 le richieste, in grande aumento, di ammonimento per atti persecutori delle quali 10 evase con emissione del provvedimento, 1 richiesta per cyberbullismo in corso di trattazione e 2 richieste per contrasto alla violenza domestica.

Riguardo al contrasto alle sostanze stupefacenti, sono state arrestate 18 persone, 8 deferite in stato di libertà e 2 persone soggette alla custodia cautelare in carcere.

La Divisione anticrimine ha, invece, emesso 13 avvisi orali nei confronti di soggetti socialmente pericolosi e 44 provvedimenti di rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nei confronti di persone socialmente pericolose sorpresi a delinquere. L’Anticrimine ha poi indagato 144 persone e gestito 2500 referti in collaborazione con il posto di Polizia dell’ospedale Maggiore.

L’attività dell’Ufficio Immigrazione nel 2023 è stata particolarmente intensa: rilasciati 12.569 permessi di soggiorno (con un dato in lieve diminuzione rispetto al 2022); 1113 pratiche relative a protezione internazionale (con un dato in forte aumento rispetto al 2022 quando erano state 394), con 830 richiedenti collocati in strutture di accoglienza, 128 pratiche di status di rifugiato, 117 di protezione sussidiaria e 298 di protezione speciale; 220 provvedimenti di espulsione con un aumento importante rispetto al 2022, quando i provvedimenti espulsivi erano 122) e 371 decreti di rigetto e revoca di permessi di soggiorno.

L’ufficio amministrativo nel 2023 ha stampato 15.026 passaporti (nel precedente anno 10.000) e acquisito 16.204 pratiche.

Nuove tecniche di addestramento con il Redman

Nel 2023 la questura di Novara ha messo in campo una nuova tecnica di addestramento professionale che richiama l’uso consapevole delle arme in dotazioni ai poliziotti ma anche la loro capacità di giusta reazione a seconda delle situazioni che si trovano a dover affrontare. «In particolare – ha sottolineato il vicario, Giovanni Temporale – da Torino sono arrivati alcuni addestratori denominati Redman perchè indossano una protezione completa di colore rosso che consente il movimento ma anche di non essere feriti durante l’attività di allenamento. Il Redman è anche colui che lavora sull’aspetto psicologico del poliziotto: nel momento in cui l’agente deve confrontarsi con una persona che non è collaborativa, deve sapere come reagire con tecniche di bloccaggio o, nelle ipotesi estreme, con l’utilizzo delle armi e del taser. Un importante percorso che lavora per la sicurezza del poliziotto e delle persone coinvolte e per un suo contenuto della forza».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore