Mense scolastiche, l’assessore Negri conferma il progetto per il centro cottura a Veveri

Cucina della Thouar chiusa
La realizzazione della struttura prevista nel 2023 in prossimità dell'area commerciale della frazione. Iacopino (M5S), insoddisfatto della risposta alla sua interrogazione: «Dopo anni siamo ancora al punto di partenza. Non vogliamo ulteriori proroghe». E intanto in una graduatoria di Foodinsider i pasti nelle scuole cittadine sarebbero i peggiori in Italia

Anno (quasi) nuovo, problema vecchio. In occasione dell’ultimo Consiglio comunale sono tornate d’attualità le problematiche legate alle mense scolastiche. Ma non solo. A sollevare nuovamente la questione è stata anche la notizia, portata alla luce nel corso di una interrogazione del Movimento 5 Stelle, che la città di Novara risulterebbe ultima – su un campione di 54 realtà nazionali – in una graduatoria al termine di un’indagine condotta da Foodinsider sulla virtuosità delle mense scolastiche.

Da parte dell’amministrazione, la neo assessore Giulia Negri (che ha ereditato l’intera spinosa questione da Valentina Graziosi) ha risposto di non conoscere «purtroppo i paramatri che hanno portato alla determinazione di questa posizione. Non è certo un risultato che ci fa piacere, ma vorremmo valutare i criteri. Noi abbiamo dei menù che sino sempre valutati dall’Asl per quanto riguarda gli equilibri nutrizionali, dietetici, etico-religiosi e sanitari; e sono sempre pubblici e consultabili. Abbiamo girato il quesito a Dussmann, l’azienda gestisce le mense».


Risultato dell’indagine a parte, per il capogruppo dei “pentastellati” Mario Iacopino le preoccupazioni maggiori riguardano però le possibili ulteriori proroghe del cosiddetto bando-ponte nella gestione delle mense scolastiche, già ulteriormente protrattosi in conseguenza dell’emergenza Covid. Afronte di questa proposta, insieme a quella «di aprire subito un dibattito trasparente e partecipato con tutti i rappresentanti di genitori e insegnanti», l’esponente della giunta ha offerto uno “storico” della situazione, confermando come sia intenzione dell’amministrazione proseguire nella scelta di realizzare il da tempo annunciato centro cotture a Veveri, per il quale sono già giunte un paio di istanze e che dovrebbe essere diventare una realtà nel 2023.


«La struttura – ha spiegato l’assessore Negri – dovrebbe vedere la luce accanto all’area commerciale Novaria e dovrà servire le scuole primarie e i pasti agli anziani a domicilio. Inoltre potrà essere utilizzato anche per la produzione di pasti da collocare sul libero mercato. I nidi e le scuole di infanzia continueranno ad avere una produzione propria, attraverso le cucine già esistenti con le revisioni e gli aggiornamenti necessarie». Un progetto che prevede l’utilizzo di tecologie avanzate, tenendo conto di tutti gli aspetti legati al risparmio energetico e al rispetto ambientale; l’eventuale assegnatario del futuro appalto «si farà carico di garantire la fornitura di pasti scolastici nelle modalità attuali sino alla realizzazione del centro cottura».


Un progetto, ha insistito Negri, «che per la sua collocazione rappresenta sicuramente una struttura che rienetra in una visione di Novara molto strategica, a futura garanzia di una qualità di servizio, un quanto ci rendiamo conto che un servizio di mesna esterno qualche problema lo ha sempre dato. Inoltre la novità potrà essere un volano per quanto riguarda nuovi spazi occupazioni. Stiamo valutando la sostenibilità delle proposte pervenute, al fine di sottoporle al consiglio comunale. I tempi? Sicuramente nei primi mesi del nuovo anno».


Parole che tuttavia non hanno soddisfatto Iacopino: «Già tre anni fasi parlava di centro cottura e ci trovianmo ancora al punto di partenza. Siamo in ritardo rispetto agli standard qualitativi che le mense di Novara meriterebbero e questa proposta come alternativa all’attuale sistema avrebbe dovuto concretizzarsi già tempo fa. Quello che temiamo e stigmatizziamo è qualsiasi possibilità di una ulteriore proroga delle attuali condizioni del servizio, per questo chiederemo una specifica commissione consiliare per iniziare un percorso, condiviso con tutti i gruppi consiliari, che si pone come obiettivo quello di arrivare pronti ad una svolta e migliorare il servizio mense già per il nuovo anno».

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Luca Mattioli

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La realizzazione della struttura prevista nel 2023 in prossimità dell’area commerciale della frazione. Iacopino (M5S), insoddisfatto della risposta alla sua interrogazione: «Dopo anni siamo ancora al punto di partenza. Non vogliamo ulteriori proroghe». E intanto in una graduatoria di Foodinsider i pasti nelle scuole cittadine sarebbero i peggiori in Italia

Cucina della Thouar chiusa

Anno (quasi) nuovo, problema vecchio. In occasione dell'ultimo Consiglio comunale sono tornate d'attualità le problematiche legate alle mense scolastiche. Ma non solo. A sollevare nuovamente la questione è stata anche la notizia, portata alla luce nel corso di una interrogazione del Movimento 5 Stelle, che la città di Novara risulterebbe ultima – su un campione di 54 realtà nazionali – in una graduatoria al termine di un'indagine condotta da Foodinsider sulla virtuosità delle mense scolastiche.

Da parte dell'amministrazione, la neo assessore Giulia Negri (che ha ereditato l'intera spinosa questione da Valentina Graziosi) ha risposto di non conoscere «purtroppo i paramatri che hanno portato alla determinazione di questa posizione. Non è certo un risultato che ci fa piacere, ma vorremmo valutare i criteri. Noi abbiamo dei menù che sino sempre valutati dall'Asl per quanto riguarda gli equilibri nutrizionali, dietetici, etico-religiosi e sanitari; e sono sempre pubblici e consultabili. Abbiamo girato il quesito a Dussmann, l'azienda gestisce le mense».


Risultato dell'indagine a parte, per il capogruppo dei “pentastellati” Mario Iacopino le preoccupazioni maggiori riguardano però le possibili ulteriori proroghe del cosiddetto bando-ponte nella gestione delle mense scolastiche, già ulteriormente protrattosi in conseguenza dell'emergenza Covid. Afronte di questa proposta, insieme a quella «di aprire subito un dibattito trasparente e partecipato con tutti i rappresentanti di genitori e insegnanti», l'esponente della giunta ha offerto uno “storico” della situazione, confermando come sia intenzione dell'amministrazione proseguire nella scelta di realizzare il da tempo annunciato centro cotture a Veveri, per il quale sono già giunte un paio di istanze e che dovrebbe essere diventare una realtà nel 2023.


«La struttura - ha spiegato l'assessore Negri - dovrebbe vedere la luce accanto all'area commerciale Novaria e dovrà servire le scuole primarie e i pasti agli anziani a domicilio. Inoltre potrà essere utilizzato anche per la produzione di pasti da collocare sul libero mercato. I nidi e le scuole di infanzia continueranno ad avere una produzione propria, attraverso le cucine già esistenti con le revisioni e gli aggiornamenti necessarie». Un progetto che prevede l'utilizzo di tecologie avanzate, tenendo conto di tutti gli aspetti legati al risparmio energetico e al rispetto ambientale; l'eventuale assegnatario del futuro appalto «si farà carico di garantire la fornitura di pasti scolastici nelle modalità attuali sino alla realizzazione del centro cottura».


Un progetto, ha insistito Negri, «che per la sua collocazione rappresenta sicuramente una struttura che rienetra in una visione di Novara molto strategica, a futura garanzia di una qualità di servizio, un quanto ci rendiamo conto che un servizio di mesna esterno qualche problema lo ha sempre dato. Inoltre la novità potrà essere un volano per quanto riguarda nuovi spazi occupazioni. Stiamo valutando la sostenibilità delle proposte pervenute, al fine di sottoporle al consiglio comunale. I tempi? Sicuramente nei primi mesi del nuovo anno».


Parole che tuttavia non hanno soddisfatto Iacopino: «Già tre anni fasi parlava di centro cottura e ci trovianmo ancora al punto di partenza. Siamo in ritardo rispetto agli standard qualitativi che le mense di Novara meriterebbero e questa proposta come alternativa all'attuale sistema avrebbe dovuto concretizzarsi già tempo fa. Quello che temiamo e stigmatizziamo è qualsiasi possibilità di una ulteriore proroga delle attuali condizioni del servizio, per questo chiederemo una specifica commissione consiliare per iniziare un percorso, condiviso con tutti i gruppi consiliari, che si pone come obiettivo quello di arrivare pronti ad una svolta e migliorare il servizio mense già per il nuovo anno».

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