Il consiglio comunale di ieri mattina, mercoledì 30 ottobre, ha approvato all’unanimità il nuovo Regolamento del mercato coperto di viale Dante. Al sì congiunto di tutta l’aula di Palazzo Cabrino si è giunti dopo l’accoglimento da parte della maggioranza di un emendamento proposto da Sara Paladini (Pd), con la minoranza che a sua volta ha accettato di votare una piccola modifica proposta dalla controparte. Le premesse per giungere a un voto favorevole assolutamente “bipartisan” si erano del resto già registrate in sede di commissione. Difficile, se non impossibile attendersi qualcosa di diverso o, almeno, qualche screzio.
«Sono molto contenta che una questione importante come quella della struttura di viale Dante si sia risolta – ha commentato alla fine dei lavori l’assessora al Commercio Maria Cristina Stangalini (nella foto durante l’illustrazione della delibera) – con l’approvazione da parte di tutti di un documento che contribuirà a valorizzarla. Abbiamo portato a compimento quello che era stato iniziato da chi mi ha preceduto (l’ex vicesindaca Marina Chiarelli, ora nella giunta Cirio a Torino, ndr). Siamo arrivati alla fine di un percorso che comporterà una riorganizzazione della struttura che ha visto la condivisione non solo dagli operatori mercatali, i primi soggetti a essere coinvolti, ma anche dalle organizzazioni di categoria e dalla componente politica, prima in commissione e oggi in aula».
Stangalini non ha mancato di sottolineare l’impegno svolto da tutto l’assessorato in questa operazione, che contribuirà a valorizzare una struttura che rappresenta «una realtà di tradizione per la città e che da sempre è impegnata a svolgere anche una funzione sociale. Quello di oggi è ancora un primo passo nella giusta direzione, anche se altre migliorie dovranno essere eseguite».
Operativamente lo spazio del quinto padiglione, come anticipato più volte sarà lasciato libero dagli operatori dei cosiddetti “generi vari”, che saranno distribuiti tra il terzo e il quarto. La conclusione di questa operazione è prevista per l’ultimo giorno di febbraio del prossimo anno, quindi quattro mesi. Lo spazio rimasto vuoto “ritornerà” sostanzialmente nelle disponibilità del Comune, che lo utilizzerà per diverse iniziative, a patto che – questa la “conditio sine qua non” che ha fatto scattare il “sì” delle minoranze – non vengano intraprese e messe in campo, come ha detto Paladini nel suo intervento, «azioni a tutela e non in concorrenza con gli operatori».
«Si tratta di un regolamento importante – ha aggiunto l’esponente “dem” – La situazione di quella struttura rimane difficile e speriamo di migliorarla. In passatoci sono state delle scelte sbagliate, speriamo che possano essere sistemate. Oggi lavoriamo per far funzionare il mercato e la nostra scelta di votare favorevolmente perché dalla prima bozza al documento di oggi c’é stata una condivisione e un accoglimento dei nostri suggerimenti».
«Quello di tutelare e rilanciare il mercato è anche un nostro obiettivo – ha commentato invece il capogruppo della Lega Gaetano Picozzi – perché si tratta di un patrimonio della città. E’ cambiato il modo di acquistare da parte della gente ed è cambiato anche da parte degli stessi mercatali il modo di vendere».