Minaccia il suo debitore di droga, chiedendogli insistentemente i soldi delle dosi che gli ha venduto in passato, ma viene arrestato dai Carabinieri che organizzano un incontro-trappola per la consegna del denaro. In manette per estorsione e detenzione ai fini di spaccio, l’altro giorno nei pressi del Cavalcavia 25 Aprile, è finito H.L. giovane marocchino di 27 anni, residente in città e già noto alle forze dell’ordine per episodi di microcriminalità. Nega le accuse e sostiene che il credito da lui vantato non ha nulla a che fare con lo spaccio. Intanto, nei suoi confronti, dopo la convalida dell’arresto il gip di Novara ha stabilito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima
A presentare denuncia in caserma un uomo di 34 anni residente sempre a Novara, che dal giovane nordafricano comprava cocaina almeno un paio di volte la settimana. Le ultime dosi, qualche settimana fa, non le aveva pagate. E così il suo pusher, in base a quanto raccontato, avrebbe iniziato a minacciarlo seriamente, sostenendo che gli avrebbe bruciato la macchina o che avrebbe picchiato il padre. Voleva 350 euro. Anche nell’ultimo incontro, per caso in corso Cavallotti, c’erano state minacce di morte. Così il consumatore di droga è andato dai Carabinieri. In accordo coi militari ha organizzato un appuntamento per consegnare i soldi allo spacciatore e, dopo lo scambio monitorato a distanza dai militari, la pattuglia è entrata in azione e bloccato il presunto ricattatore. Addosso gli sono state trovate le banconote appena consegnategli dal cliente e anche 13 palline di cocaina, per un peso complessivo di circa 4 grammi e mezzo, incelofanate e pronte alla vendita.