Minaccia la moglie con una mannaia: «Vedrai di cosa sono capace». Condannato

Condanna a 4 anni per un cittadino di origine tunisina residente a Borgomanero

Oltre dieci anni di violenze domestiche. La donna era stata insultata, picchiata, minacciata, anche in presenza dei figli. E, in qualche caso, costretta ad avere rapporti sessuale contro la sua volontà. A un certo punto aveva detto basta e denunciato il marito C.B.M., 52enne di origine tunisina e residente a Borgomanero. Processato in tribunale per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, l’uomo è stato condannato a 4 anni di carcere. I giudici hanno creduto al racconto della vittima e alla ricostruzione proposta dalla procura. La difesa aveva chiesto invece l’assoluzione per mancanza di prove.

In base a quanto raccontato dalla donna, i fatti sono avvenuti nella loro abitazione del Borgomanerese nell’arco di un lungo periodo di tempo, dal giugno del 2005 al 14 settembre del 2019, il giorno in cui lei era andata in caserma perché malmenata dopo che lui l’aveva vista scrivere dei messaggi senza volergli dire a chi li mandava. I maltrattamenti avevano coinvolto anche i figli della coppia. In una occasione la figlia aveva preso uno schiaffo e la madre, intervenuta per aiutarla, era stata trascinata giù per le scale: «Se ti intrometti ancora, vedrai di cosa sono capace», aveva detto il marito andando in auto a prendere una mannaia. E, dopo averla mostrata alla donna, aveva aggiunto: «Se chiami qualcuno faccio a pezzi te e tua figlia». Era anche capitato che, geloso e sospettoso che la moglie lo tradisse, l’aveva minacciata dicendole che le avrebbe gettato addosso dell’acido se per caso l’avesse scoperta con un altro uomo. Tanti anni fa, in una delle discussioni fra le mura di casa, la donna lo aveva visto armeggiare una pistola, rivelatasi a salve: «Questa l’ho portata per te», la sua spiegazione.

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Oltre dieci anni di violenze domestiche. La donna era stata insultata, picchiata, minacciata, anche in presenza dei figli. E, in qualche caso, costretta ad avere rapporti sessuale contro la sua volontà. A un certo punto aveva detto basta e denunciato il marito C.B.M., 52enne di origine tunisina e residente a Borgomanero. Processato in tribunale per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, l’uomo è stato condannato a 4 anni di carcere. I giudici hanno creduto al racconto della vittima e alla ricostruzione proposta dalla procura. La difesa aveva chiesto invece l’assoluzione per mancanza di prove.

In base a quanto raccontato dalla donna, i fatti sono avvenuti nella loro abitazione del Borgomanerese nell’arco di un lungo periodo di tempo, dal giugno del 2005 al 14 settembre del 2019, il giorno in cui lei era andata in caserma perché malmenata dopo che lui l’aveva vista scrivere dei messaggi senza volergli dire a chi li mandava. I maltrattamenti avevano coinvolto anche i figli della coppia. In una occasione la figlia aveva preso uno schiaffo e la madre, intervenuta per aiutarla, era stata trascinata giù per le scale: «Se ti intrometti ancora, vedrai di cosa sono capace», aveva detto il marito andando in auto a prendere una mannaia. E, dopo averla mostrata alla donna, aveva aggiunto: «Se chiami qualcuno faccio a pezzi te e tua figlia». Era anche capitato che, geloso e sospettoso che la moglie lo tradisse, l’aveva minacciata dicendole che le avrebbe gettato addosso dell’acido se per caso l’avesse scoperta con un altro uomo. Tanti anni fa, in una delle discussioni fra le mura di casa, la donna lo aveva visto armeggiare una pistola, rivelatasi a salve: «Questa l’ho portata per te», la sua spiegazione.

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