Misure anti covid: le pro loco non sanno come muoversi, Atl traccia le linee guida

Misure anti covid: le pro loco non sanno come muoversi, Atl traccia le linee guida. Le conseguenze dell’emergenza sanitaria stanno condizionando il calendario delle manifestazioni estive più tradizionali in tutto il Piemonte. Dopo l’annullamento di Collisioni Festival a Barolo, nel tardo pomeriggio di mercoledì è arrivata la notizia ufficiale che anche il Palio di Asti quest’anno non avrà luogo. Per tutti, si spera, l’appuntamento è rinviato di dodici mesi.

Una situazione che nel territorio novarese ha portato alla cancellazione di numerosi appuntamenti, tra cu due delle manifestazioni storiche più importanti: la Festa dell’Uva di Borgomanero e quella dell’Uva Fragola di Suno. L’istituzione della prima risale al 1936 e venne interrotta unicamente in seguito all’ultimo conflitto mondiale, per essere ripresa all’inizio degli anni ’50 con un calendario via via sempre più ricco, che ha visto affiancare alla sfilata dei carri allegorici lungo i corsi cittadini altre iniziative come il Palio degli asini, oltre a eventi di natura musicale ed enogastronomica.

 

 

Più giovane, anche se ormai affermata, la festa di Suno. Quello di quest’anno avrebbe dovuto essere l’appuntamento numero 39, ma gli organizzatori della Pro Mottoscarone sono stati costretti a gettare la spugna: «Ogni festa – hanno scritto i responsabili sul sito della manifestazione – nasce all’indomani di quella appena “terminata”, tutto senza soluzione di continuità. Il coronavirus e i conseguenti provvedimenti hanno di fatto spezzato questa catena, necessaria alla messa in scena di una manifestazione di alto livello che non può certo essere improvvisata e che necessita di un tempo necessario alla propria realizzazione».

Un dubbio maturato all’interno delle pro loco che, nella maggior parte dei casi, sono gli enti organizzatori delle segre. A questo scopo l’Atl ha organizzato una serata webinar per tracciare le linee guida grazie al supporto di Alessio Biondo, esperto di normative sulla sicurezza e anticontagio proprio in occasione di feste, fiere e sagre.

«Un incontro al quale si sono collegati un ottantina di utenti fra amministratori locali e responsabili di pro loco – commenta la presidente Maria Rosa Fagnoni -. Ci sono stati parecchi interrogativi, anche perché l’ultimo Dpcm si presenta decisamente corposo e non di facile comprensione. Abbiamo cercato di fare il punto sulla situazione, cercando di dare qualche risposta soprattutto ai più “piccoli”».

L’auspicio è che «nel rispetto delle norme di sicurezza – prosegue Fagnoni – qualcosa si riesca comunque a organizzare, magari in maniera più ristretta, nel rispetto di certe tradizioni ancora vive nelle comunità. Per tanti centri minori della nostra provincia la patronale o la festa estiva rappresentano l’unico momento nel quale il paese si “apre” e si presenta. Certo non saranno appuntamenti come nelle occasioni precedenti: per quest’anno scordiamoci le serate danzanti, così come le tavolate. Per chi vuole promuovere qualche piatto tipico si potrà magari gestire una soluzione da asporto. Cercheremo in ogni caso di offrire la nostra collaborazione nel salvataggio degli appuntamenti culturali e divulgativi. Cancellare tutto no, del resto anche l’Estate novarese si farà».

E per chi si fosse perso la serata, la presidente Fagnoni ha ricordato che la registrazione sarà disponibile dalla prossima settimana sul sito di Atl, in modo che tutti possano essere informati di quanto è stato detto.

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Misure anti covid: le pro loco non sanno come muoversi, Atl traccia le linee guida. Le conseguenze dell’emergenza sanitaria stanno condizionando il calendario delle manifestazioni estive più tradizionali in tutto il Piemonte. Dopo l’annullamento di Collisioni Festival a Barolo, nel tardo pomeriggio di mercoledì è arrivata la notizia ufficiale che anche il Palio di Asti quest’anno non avrà luogo. Per tutti, si spera, l’appuntamento è rinviato di dodici mesi. Una situazione che nel territorio novarese ha portato alla cancellazione di numerosi appuntamenti, tra cu due delle manifestazioni storiche più importanti: la Festa dell’Uva di Borgomanero e quella dell’Uva Fragola di Suno. L’istituzione della prima risale al 1936 e venne interrotta unicamente in seguito all’ultimo conflitto mondiale, per essere ripresa all’inizio degli anni ’50 con un calendario via via sempre più ricco, che ha visto affiancare alla sfilata dei carri allegorici lungo i corsi cittadini altre iniziative come il Palio degli asini, oltre a eventi di natura musicale ed enogastronomica.     Più giovane, anche se ormai affermata, la festa di Suno. Quello di quest’anno avrebbe dovuto essere l’appuntamento numero 39, ma gli organizzatori della Pro Mottoscarone sono stati costretti a gettare la spugna: «Ogni festa - hanno scritto i responsabili sul sito della manifestazione - nasce all’indomani di quella appena “terminata”, tutto senza soluzione di continuità. Il coronavirus e i conseguenti provvedimenti hanno di fatto spezzato questa catena, necessaria alla messa in scena di una manifestazione di alto livello che non può certo essere improvvisata e che necessita di un tempo necessario alla propria realizzazione». Un dubbio maturato all'interno delle pro loco che, nella maggior parte dei casi, sono gli enti organizzatori delle segre. A questo scopo l’Atl ha organizzato una serata webinar per tracciare le linee guida grazie al supporto di Alessio Biondo, esperto di normative sulla sicurezza e anticontagio proprio in occasione di feste, fiere e sagre. «Un incontro al quale si sono collegati un ottantina di utenti fra amministratori locali e responsabili di pro loco - commenta la presidente Maria Rosa Fagnoni -. Ci sono stati parecchi interrogativi, anche perché l’ultimo Dpcm si presenta decisamente corposo e non di facile comprensione. Abbiamo cercato di fare il punto sulla situazione, cercando di dare qualche risposta soprattutto ai più “piccoli”». L’auspicio è che «nel rispetto delle norme di sicurezza - prosegue Fagnoni - qualcosa si riesca comunque a organizzare, magari in maniera più ristretta, nel rispetto di certe tradizioni ancora vive nelle comunità. Per tanti centri minori della nostra provincia la patronale o la festa estiva rappresentano l’unico momento nel quale il paese si “apre” e si presenta. Certo non saranno appuntamenti come nelle occasioni precedenti: per quest’anno scordiamoci le serate danzanti, così come le tavolate. Per chi vuole promuovere qualche piatto tipico si potrà magari gestire una soluzione da asporto. Cercheremo in ogni caso di offrire la nostra collaborazione nel salvataggio degli appuntamenti culturali e divulgativi. Cancellare tutto no, del resto anche l’Estate novarese si farà». E per chi si fosse perso la serata, la presidente Fagnoni ha ricordato che la registrazione sarà disponibile dalla prossima settimana sul sito di Atl, in modo che tutti possano essere informati di quanto è stato detto.

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