Mondiali di hockey a Novara nel 2024. Ma su date, costi, accoglienza nulla di certo

Il tema della manifestazione sportiva in programma il prossimo anno è approdato per la prima volta nell'aula di Palazzo Cabrino ma la relazione dell'assessore De Grandis non ha del tutto convinto la minoranza. Pirovano (Pd): «Quali saranno i costi e quanto a carico del Comune?»

Nel 2024 – probabilmente in autunno – Novara ospiterà i Mondiali di hockey su pista. Dall’annuncio nel mese di giugno scorso da parte dell’assessore comunale allo Sport, Ivan De Grandis, ieri, 14 settembre, per la prima volta si ne è parlato ufficialmente in una sede istituzionale durante l’apposita commissione convocata su richiesta dei gruppi consiliari di minoranza. Al di là della scontata soddisfazione da parte dell’assessore («Un sogno che diventa realtà nell’anno in cui ricorre il centenario della Federazione e della fondazione dello storico Hockey Novara») anche per i benefici che l’evento porterà al territorio, la sua informativa non ha del tutto convinto gli esponenti del centrosinistra.

Sul piatto le due maggiori problematiche. La prima riguarda le potenzialità ricettive della città e del suo hinterland. La Federazione mondiale, infatti, ha assegnato all’Italia l’organizzazione dell’evento che include tutte le discipline dei pattini a rotelle; a sua volta la Fisr (la Federazione italiana sport rotellistici) ha provveduto a distribuirlo in diverse sedi – da Roma a Rimini all’Abruzzo – e Novara ospiterà i tornei di hockey pista maschile e femminile e quello juniores. All’ombra della Cupola saranno attese una cinquantina di squadre, con tanto di accompagnatori: Novarello sarebbe già stata individuata come quartier generale della compagine azzurra e del suo entourage, ora rimane da gestire l’accoglienza di tutte le altre. Da questo punto di vista per De Grandis sono già stati avviati contatti con l’Agenzia turistica locale.

Altro nodo da risolvere quello riguardante i costi dell’intero progetto. Oltre agli interventi a carico del Comune nelle due principali strutture che dovrebbero ospitare le gare (il PalaIgor, per il quale sarà noleggiato un apposito parquet, e il Palasport “Stefano Dal Lago” di viale Kennedy), sollecitato da Rossano Pirovano (Pd), l’assessore si è mostrato un po’ vago sull’argomento, evitando di sbilanciarsi con cifre precise. A monte si era parlato di un’operazione da «un milione di euro, con una partecipazione da parte della Regione Piemonte – ha affermato De Grandis -. Il nostro impegno dovrebbe essere di circa 400 mila euro e si lavorerà nella ricerca di sponsor».

«Quando Novara ha ospitato i Mondiali di pattinaggio – ha insistito Pirovano – abbiamo pagato 400 mila euro. L’assessore ci parla di costi globali, ma non di quanto il Comune ha speso per ottenere l’organizzazione della manifestazione».

Con assoluta precisione non si conoscono a oggi neppure le date precise della manifestazione. De Grandis l’ha collocata all’incirca fra un anno, ma per Pirovano potrebbe slittare un po’. Abbastanza per infastidire chi abitualmente utilizza l’impianto del Terdoppio.

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Mondiali di hockey a Novara nel 2024. Ma su date, costi, accoglienza nulla di certo

Il tema della manifestazione sportiva in programma il prossimo anno è approdato per la prima volta nell’aula di Palazzo Cabrino ma la relazione dell’assessore De Grandis non ha del tutto convinto la minoranza. Pirovano (Pd): «Quali saranno i costi e quanto a carico del Comune?»

Nel 2024 - probabilmente in autunno - Novara ospiterà i Mondiali di hockey su pista. Dall'annuncio nel mese di giugno scorso da parte dell'assessore comunale allo Sport, Ivan De Grandis, ieri, 14 settembre, per la prima volta si ne è parlato ufficialmente in una sede istituzionale durante l'apposita commissione convocata su richiesta dei gruppi consiliari di minoranza. Al di là della scontata soddisfazione da parte dell'assessore («Un sogno che diventa realtà nell'anno in cui ricorre il centenario della Federazione e della fondazione dello storico Hockey Novara») anche per i benefici che l'evento porterà al territorio, la sua informativa non ha del tutto convinto gli esponenti del centrosinistra.

Sul piatto le due maggiori problematiche. La prima riguarda le potenzialità ricettive della città e del suo hinterland. La Federazione mondiale, infatti, ha assegnato all'Italia l'organizzazione dell'evento che include tutte le discipline dei pattini a rotelle; a sua volta la Fisr (la Federazione italiana sport rotellistici) ha provveduto a distribuirlo in diverse sedi - da Roma a Rimini all'Abruzzo - e Novara ospiterà i tornei di hockey pista maschile e femminile e quello juniores. All'ombra della Cupola saranno attese una cinquantina di squadre, con tanto di accompagnatori: Novarello sarebbe già stata individuata come quartier generale della compagine azzurra e del suo entourage, ora rimane da gestire l'accoglienza di tutte le altre. Da questo punto di vista per De Grandis sono già stati avviati contatti con l'Agenzia turistica locale.

Altro nodo da risolvere quello riguardante i costi dell'intero progetto. Oltre agli interventi a carico del Comune nelle due principali strutture che dovrebbero ospitare le gare (il PalaIgor, per il quale sarà noleggiato un apposito parquet, e il Palasport “Stefano Dal Lago” di viale Kennedy), sollecitato da Rossano Pirovano (Pd), l'assessore si è mostrato un po' vago sull'argomento, evitando di sbilanciarsi con cifre precise. A monte si era parlato di un'operazione da «un milione di euro, con una partecipazione da parte della Regione Piemonte - ha affermato De Grandis -. Il nostro impegno dovrebbe essere di circa 400 mila euro e si lavorerà nella ricerca di sponsor».

«Quando Novara ha ospitato i Mondiali di pattinaggio – ha insistito Pirovano – abbiamo pagato 400 mila euro. L'assessore ci parla di costi globali, ma non di quanto il Comune ha speso per ottenere l'organizzazione della manifestazione».

Con assoluta precisione non si conoscono a oggi neppure le date precise della manifestazione. De Grandis l'ha collocata all'incirca fra un anno, ma per Pirovano potrebbe slittare un po'. Abbastanza per infastidire chi abitualmente utilizza l'impianto del Terdoppio.

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