Mondiali di hockey, la Federazione: «Situazione sotto controllo per accoglienza e trasporti»

Questa mattina a Palazzo Cabrino nuova commissione con il presidente del Comitato Andretta e il project manager Bulgarelli. Pirovano (Pd): «Per il bene della città auguriamoci che tutte le scadenze siano rispettate»

Nuova commissione per fare il punto sul Mondiale di hockey, questa mattina, mercoledì 31 luglio, a Palazzo Cabrino. Una seduta dai toni soft, al quale ha certamente contribuito l’atteggiamento del presidente del Comitato organizzatore locale Daniele Andretta a farla incanalare in questa direzione; e poi in particolare la relazione “tecnica” del project manager della Fisr (Federazione italiana sport rotellistici) Marcello Bulgarelli, vero e proprio braccio operativo.

Il capogruppo del Pd, Rossano Pirovano, non ha comunque mancato di evidenziare che «il nostro giudizio rimane sospeso. Ci sono ancora dei problemi da risolvere, dando per scontato che tutti i lavori siano completi in tempo utile, soprattutto per l’immagine della città».

Una manifestazione, è bene ricordarlo, molto più ampia di quello che qualcuno potrebbe pensare. E’ infatti riduttivo parlare unicamente di “Mondiali di hockey”, perché quella che sarà ospitata a Novara è solo una parte dei più ampi World Skate Games che la Federazione internazionale ha assegnato all’Italia e che vedrà coinvolte altre località, da Roma a Rimini, fino a undici comuni dell’Abruzzo. Una manifestazione che uno studio condotto da Il Sole 24 Ore ha calcolato che possa generale un impatto di oltre 120 milioni di euro, di cui 1,6 sul Piemonte.

Per Andretta «Novara si è vista assegnare quella che è considerata la parte più “pregiata”, grazie anche a un felice connubio fra i desideri della città e la volontà della Federazione. Novara è una località ancora tenuta in considerazione per i suoi trascorsi in questa disciplina, in Italia e all’estero forse più di quanto gli stessi novaresi possano immaginare». Un Mondiale vero, ha insistito, «con squadre provenienti da tutti i continenti e una copertura radiotelevisiva che contribuirà a generare una positiva ricaduta d’immagine per Novara. Un esempio? In Portogallo, Paese dove l’hockey è uno sport secondo solo al calcio, le partite saranno trasmesse sul primo canale pubblico, equivalente della nostra Rai Uno».

A rassicurare i presenti circa la soluzione di tante possibili problematiche logistiche, anche dall’alto di una certa esperienza, Bulgarelli ha ribadito il fatto che Novara «possa disporre di tre impianti in città e di un quarto (quello di Novarello, ndr) a pochi chilometri. Se si considerano i precedenti delle ultime due edizioni, a Barcellona e a San Juan – Buenos Aires, dove le squadre dovevano affrontare anche un’ora di viaggio per trasferirsi dalla sede del ritiro al campo di gioco, la situazione è decisamente migliore».

Analogo discorso si può fare per le strutture ricettive («E’ chiaro che si cercherà di favorire il territorio, ma Novara è zona di confine e qualche… sforamento è fisiologico»), con la Federazione che ha preso in mano da tempo le redini della situazione anche per l’accoglienza e i trasporti. Soddisfazione è stata espressa anche sul fronte della risposta di collaborazione da parte di tutti.

Da parte sua il vicesindaco e assessore allo Sport (ma anche all’impiantistica sportiva) Ivan De Grandis ha annunciato che tutti gli altri settori dell’amministrazione cittadina si attiveranno per studiare iniziative che possano magari coinvolgere i commercianti, mettendo poi la parola fine alla “querelle” con la Igor Volley per l’utilizzo dell’impianto del Terdoppio dopo una telefonata con il patron del club, Fabio Leonardi.

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Luca Mattioli

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