M&Z Rubinetterie, dalla Regione l’appello al Governo

«Il governo sblocchi immediatamente la situazione per permettere ai lavoratori della M&Z Rubinetterie di Bolzano Novarese di percepire la cassa integrazione straordinaria. Bisogna fare in fretta, non possiamo stare a guardare. Dietro a un lavoratore c’è una famiglia ed è nostro preciso dovere tutelare tutti, non lasciando indietro nessuno».

Appello convinto e accorato quello dell’assessore Elena Chiorino al ministro Catalfo per tutelare i lavoratori della rubinetteria novarese, ormai chiusa, che si trovano in una situazione di “galleggiamento”, senza lavoro e senza ammortizzatori sociali.

 

 

«Il tema è complesso – spiegano dalla Regione – ed è legato a problemi di risorse economiche che stanno ingenerando ritardi nella convocazione degli esami congiunti per integrazioni salariali per cessazione di attività. In buona sostanza, al momento, da Roma non ci sono le coperture economiche e i lavoratori, di conseguenza, pur avendone pieno diritto, non possono accedere alla Cassa integrazione straordinaria».

«La Regione Piemonte – aggiunge Chiorino – ha attivato interventi di anticipo della Cassa che non può però essere attivato in assenza dell’esame congiunto in sede ministeriale. Occorre quindi agire subito garantendo le risorse per evitare lo scatenarsi di una spirale di disagio sociale che andrebbe ad aggiungersi ad una situazione generale già critica».

Portavoce della questione M&Z dal territorio ai tavoli di palazzo Lascaris il consigliere regionale novarese Riccardo Lanzo che, all’indomani del presidio dei lavoratori davanti alla Prefettura, dove era in corso un incontro chiesto dal sindacato per portare la vicenda all’attenzione del Prefetto, aveva sottoposto la questione al presidente Cirio auspicando un “intervento straordinario” da parte della Regione.

«Mi unisco all’appello dell’assessore Chiorino – dice Lanzo – con l’impegno ad incontrare settimana prossima sindacati, lavoratori ed organi della procedura concorsuale per verificare soluzioni urgenti».

«Siamo soddisfatti dell’interessamento – commenta Andrea Todero della Fim Cisl – Noi, per parte nostra abbiamo allertato Fim e Cisl nazionale che si sono mosse, attraverso i canali istituzionali per portare la questione sui tavoli romani. Vista la disponibilità manifestata dal consigliere Lanzo, ho chiesto la possibilità di fare un incontro la prossima settimana. Nell’arco di qualche giorno ci aspettiamo la convocazione per l’esame congiunto della questione cassa decreto Genova; nel frattempo, visti tempi e burocrazia che non sono propriamente veloci e snelli, accettiamo di buon grado l’invito di Lanzo per mettere in campo soluzioni di emergenza in attesa del risultato dell’incontro per la cassa».

«Ormai – conclude il sindacalista – i lavoratori sono allo stremo, sia sotto il profilo psicologico che economico. Non possiamo più permetterci il lusso di tergiversare o temporeggiare».

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M&Z Rubinetterie, dalla Regione l’appello al Governo

«Il governo sblocchi immediatamente la situazione per permettere ai lavoratori della M&Z Rubinetterie di Bolzano Novarese di percepire la cassa integrazione straordinaria. Bisogna fare in fretta, non possiamo stare a guardare. Dietro a un lavoratore c’è una famiglia ed è nostro preciso dovere tutelare tutti, non lasciando indietro nessuno».

Appello convinto e accorato quello dell’assessore Elena Chiorino al ministro Catalfo per tutelare i lavoratori della rubinetteria novarese, ormai chiusa, che si trovano in una situazione di “galleggiamento”, senza lavoro e senza ammortizzatori sociali.

 

 

«Il tema è complesso – spiegano dalla Regione – ed è legato a problemi di risorse economiche che stanno ingenerando ritardi nella convocazione degli esami congiunti per integrazioni salariali per cessazione di attività. In buona sostanza, al momento, da Roma non ci sono le coperture economiche e i lavoratori, di conseguenza, pur avendone pieno diritto, non possono accedere alla Cassa integrazione straordinaria».

«La Regione Piemonte – aggiunge Chiorino – ha attivato interventi di anticipo della Cassa che non può però essere attivato in assenza dell’esame congiunto in sede ministeriale. Occorre quindi agire subito garantendo le risorse per evitare lo scatenarsi di una spirale di disagio sociale che andrebbe ad aggiungersi ad una situazione generale già critica».

Portavoce della questione M&Z dal territorio ai tavoli di palazzo Lascaris il consigliere regionale novarese Riccardo Lanzo che, all’indomani del presidio dei lavoratori davanti alla Prefettura, dove era in corso un incontro chiesto dal sindacato per portare la vicenda all’attenzione del Prefetto, aveva sottoposto la questione al presidente Cirio auspicando un “intervento straordinario” da parte della Regione.

«Mi unisco all’appello dell’assessore Chiorino – dice Lanzo – con l’impegno ad incontrare settimana prossima sindacati, lavoratori ed organi della procedura concorsuale per verificare soluzioni urgenti».

«Siamo soddisfatti dell’interessamento – commenta Andrea Todero della Fim Cisl – Noi, per parte nostra abbiamo allertato Fim e Cisl nazionale che si sono mosse, attraverso i canali istituzionali per portare la questione sui tavoli romani. Vista la disponibilità manifestata dal consigliere Lanzo, ho chiesto la possibilità di fare un incontro la prossima settimana. Nell’arco di qualche giorno ci aspettiamo la convocazione per l’esame congiunto della questione cassa decreto Genova; nel frattempo, visti tempi e burocrazia che non sono propriamente veloci e snelli, accettiamo di buon grado l’invito di Lanzo per mettere in campo soluzioni di emergenza in attesa del risultato dell’incontro per la cassa».

«Ormai – conclude il sindacalista – i lavoratori sono allo stremo, sia sotto il profilo psicologico che economico. Non possiamo più permetterci il lusso di tergiversare o temporeggiare».

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