M&Z Rubinetterie rinuncia al concordato

M&Z Rubinetterie rinuncia al concordato e per la storica azienda di Bolzano Novarese, che attualmente occupa 110 lavoratori, all’orizzonte si apre la prospettiva del fallimento. L’annuncio della decisione è stato fatto ieri mattina dai vertici aziendali ai sindacati.

 

 

«Il sindacato – dice Andrea Todero della Fim Cisl – si è attivato con il Prefetto per chiedere l’apertura di un tavolo per cercare soluzioni non tanto sulla continuità del lavoro quanto sulla continuità salariale – aggiunge il sindacalista – Ovvero la ricerca di ammortizzatori sociali. Noi pensiamo che, anche se la situazione è molto più drammatica di quanto non fosse una quindicina di giorni fa, si possano trovare con altri soggetti soluzioni sulla continuità occupazionale».

«Non ci arrendiamo, la Fim non si arrende,  i lavoratori M&Z non si arrendono».

Domani (giovedì) si riunirà il Tribunale che dovrà, vista la rinuncia al concordato, nominare un commissario. Intanto i lavoratori si sono riuniti lo scorso venerdì in assemblea ma, per quanto riguarda possibili iniziative da intraprendere «aspettiamo perché la situazione è in divenire».

Non più tardi di una ventina di giorni fa il Tribunale aveva concesso una proroga fino al 28 febbraio per la presentazione del piano industriale per il concordato. Le difficoltà per la crisi di mercato di M&Z rubinetterie erano iniziate nel 2008, all’inizio erano state gestite con il ricorso agli ammortizzatori sociali poi con il ricorso alla solidarietà che, fino alla scorsa settimana, aveva interessato gran parte dei lavoratori, principalmente operai, che lavoravano prima tre, poi due giorni alla settimana.

Dall’altro ieri (lunedì) i lavoratori sono tutti in solidarietà, ammortizzatore che scadrà il prossimo 12 marzo.

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M&Z Rubinetterie rinuncia al concordato e per la storica azienda di Bolzano Novarese, che attualmente occupa 110 lavoratori, all’orizzonte si apre la prospettiva del fallimento. L’annuncio della decisione è stato fatto ieri mattina dai vertici aziendali ai sindacati.     «Il sindacato – dice Andrea Todero della Fim Cisl - si è attivato con il Prefetto per chiedere l’apertura di un tavolo per cercare soluzioni non tanto sulla continuità del lavoro quanto sulla continuità salariale – aggiunge il sindacalista - Ovvero la ricerca di ammortizzatori sociali. Noi pensiamo che, anche se la situazione è molto più drammatica di quanto non fosse una quindicina di giorni fa, si possano trovare con altri soggetti soluzioni sulla continuità occupazionale». «Non ci arrendiamo, la Fim non si arrende,  i lavoratori M&Z non si arrendono». Domani (giovedì) si riunirà il Tribunale che dovrà, vista la rinuncia al concordato, nominare un commissario. Intanto i lavoratori si sono riuniti lo scorso venerdì in assemblea ma, per quanto riguarda possibili iniziative da intraprendere «aspettiamo perché la situazione è in divenire». Non più tardi di una ventina di giorni fa il Tribunale aveva concesso una proroga fino al 28 febbraio per la presentazione del piano industriale per il concordato. Le difficoltà per la crisi di mercato di M&Z rubinetterie erano iniziate nel 2008, all’inizio erano state gestite con il ricorso agli ammortizzatori sociali poi con il ricorso alla solidarietà che, fino alla scorsa settimana, aveva interessato gran parte dei lavoratori, principalmente operai, che lavoravano prima tre, poi due giorni alla settimana. Dall’altro ieri (lunedì) i lavoratori sono tutti in solidarietà, ammortizzatore che scadrà il prossimo 12 marzo.

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