È stato presentato ieri, 15 febbraio, il nuovo circolo di Sinistra Italiana di Novara che sarà coordinato da Amedeo Del Galdo. Presenti anche la segretaria regionale Alice Ravinale e esponenti del Partito Democratico, del Movimento 5 stelle, di Insieme per Novara, delle associazioni sindacali e del mondo del terzo settore.
«Quello che è successo in Palestina negli ultimi anni è stato decisivo nella scelta di portare avanti il mio impegno politico» ha spiegato Del Galdo «in un partito che ha avuto parole chiare sui crimini di guerra, il genocidio e l’apartheid che viene perpetrata in quei territori». Non solo guerra, ma anche lotta alla crisi climatica «un problema che non riguarda il futuro, ma il presente e che richiede risposte immediate per evitare una catastrofe annunciata» e alle discriminazioni razziali e di genere.
«Tutte tematiche che riguardano il livello globale, ma anche quello locale» ha spiegato Del Galdo richiamando gli effetti della crisi climatica sull’ecosistema urbano e il rapporto Inps sulle diseguaglianze reddituali legate al genere «in provincia di Novara le donne guadagnano il 23% in meno degli uomini e le donne extracomunitarie il 50% in meno. Una situazione inaccettabile davanti alla quale non possiamo rimanere indifferenti».
Nel concreto il circolo si attiverà da subito per i referendum promossi dalla Cgil e per il referendum sulla cittadinanza, ma anche «con una proposta sul tema della casa, insieme ad associazioni e partiti, perché a Novara c’è un’emergenza abitativa sia per gli affitti privati che per quanto riguarda l’edilizia popolare» spiega Del Galdo che rilancia sul tema del regolamento sulle consulte di quartiere «una bella iniziativa perché riavvicinerà cittadini e cittadine alla vita politica, ma mi chiedo perché per partecipare bisogna essere iscritti alle liste elettorali? Perché non aprire agli stranieri? Perché serve la cittadinanza per prendersi cura del proprio quartiere?».
A concludere l’inaugurazione la segretaria regionale Alice Ravinale «la nascita del circolo è una meravigliosa notizia, c’è bisogno di prendersi cura delle comunità politiche e c’è bisogno di farlo per resistere alla piega degli eventi. Non possiamo rassegnarci all’inazione, come vorrebbero le forze fasciste. Non dobbiamo rassegnarci a un mondo che si scioglierà, a un capitalismo feroce ed espulsivo nei confronti delle persone e dei loro diritti».