Nel 2023 meno infortuni sul lavoro ma più morti nel Novarese

Pubblicati i dati annuali dell'Inail: 3.544 denunce di infortunio presentate, di cui 7 mortali. Ma i decessi in azienda sono solo 3, cioè 1,9 ogni 100mila lavoratori. Tra le malattie professionali aumentano i tumori

Calano gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel Novarese durante il 2023, in linea con l’andamento nazionale, ma aumentano le denunce per incidenti mortali sul lavoro, mentre in Italia anche questo numero è in calo. Tuttavia la nostra provincia risulta tra le più sicure del Piemonte rispetto al numero degli occupati.

I dati si rilevano dagli “open data” pubblicati il 31 gennaio dall’Inail sulle denunce per infortunio e per malattie professionali presentate alle varie sedi dell’istituto entro il mese di dicembre. L’Inail avverte che “gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele” dovendosi attendere l’esito delle pratiche per ottenere numeri consolidati.

GLI INFORTUNI NEL NOVARESE

Nel 2023 in Provincia di Novara sono state presentate 3.544 denunce di infortunio (di cui 7 con esito mortale) mentre l’anno scorso ne furono presentate 3.678 (di cui 5 mortali): il calo è del -3,6%, decisamente inferiore alla media nazionale (-16,1%) e anche regionale -20,8%).

In calo, in particolare, gli infortuni avvenuti “in occasione di lavoro” che sono stati 2.934, cioè il 5,8% in meno dell’anno precedente (-19,2% in Italia).

Nel Novarese sono calati gli infortuni nella gestione industria e servizi (-4,9%) che sono 2.762 e rappresentano il 77,9% del totale individuati in particolare nel settore dell’industria (26,1%) e del Terziario (25,9%). Tra i settori il 17,2% degli infortuni è nel manifatturiero, seguito da trasporto e magazzinaggio (11,4%) e quindi dalla sanità (al 7,3%, scesa dal 13,6% dello scorso anno). La gestione agricoltura è interessata solo all’1,4% delle denunce di infortunio.

La diminuzione di infortuni interessa soprattutto la componente femminile (-6,6% sul 2022 nel Novarese, a fronte di un -27,6% a livello nazionale), mentre quella maschile (in provincia 2.222 casi, il 62,7% del totale) registra un calo solo dell’1,8% (-8,1% in Italia).

Le denunce di infortunio con esito mortale nel Novarese sono state 7 (contro le 5 del 2022) mentre in Italia i casi mortali sono scesi da 1.090 a 1.041, me risultano in aumento quelli sul lavoro. Gli eventi sul nostro territorio sono risultati 3 in azienda (2 lo scorso anno) e 4 “in itinere”, cioè lungo il viaggio per raggiungere il luogo di lavoro, e hanno interessato tutti uomini. Del totale 3 riguardano il settore terziario e 2 quello industriale.

Novara è tra le province con minore incidenza di morti per incidenti in occasione di lavoro (1,9 ogni 100mila occupati) che la vede 89ª tra tutte le province italiane e ultima (cioè quella con l’incidenza minore) tra quelle piemontesi. Positivo anche il dato complessivo di tutti gli infortuni in occasione di lavoro: a Novara hanno interessato il 2,2% di occupati, a fronte della media piemontese del 2,4%.

MALATTIE PROFESSIONALI, CRESCONO I TUMORI

Le denunce di malattia professionale nel 2023 nel Novarese sono state 99 contro le 91 dell’anno precedente: un aumento del +8,8% che accompagna l’analogo andamento nazionale del +19,7%. L’aumento novarese è quasi tutto al femminile (da 22 a 29 denunce), mentre i lavoratori aumentano da 69 a 70, che già rappresentano il 70,7% degli interessati. I dati mostrano un aumento del 21,1% nella gestione industria e servizi (da 76 a 92 casi), contro un dimezzamento in agricoltura (da 15 a 7 casi).

Nel Novarese le patologie del sistema osteo-muscolare (60% delle denunce) rimangono le più indicate ma balzano al secondo posto i tumori (18,9% contro il 13,8% nel 2022) seguite da quelle del sistema nervoso (5,6%), classifica uguale a quella regionale. A livello nazionale le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (65,2%), quelle del sistema nervoso (11%) e dell’orecchio (6,1%) continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Nel 2023 meno infortuni sul lavoro ma più morti nel Novarese

Pubblicati i dati annuali dell’Inail: 3.544 denunce di infortunio presentate, di cui 7 mortali. Ma i decessi in azienda sono solo 3, cioè 1,9 ogni 100mila lavoratori. Tra le malattie professionali aumentano i tumori

Calano gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel Novarese durante il 2023, in linea con l’andamento nazionale, ma aumentano le denunce per incidenti mortali sul lavoro, mentre in Italia anche questo numero è in calo. Tuttavia la nostra provincia risulta tra le più sicure del Piemonte rispetto al numero degli occupati.

I dati si rilevano dagli “open data” pubblicati il 31 gennaio dall’Inail sulle denunce per infortunio e per malattie professionali presentate alle varie sedi dell’istituto entro il mese di dicembre. L’Inail avverte che “gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele” dovendosi attendere l’esito delle pratiche per ottenere numeri consolidati.

GLI INFORTUNI NEL NOVARESE

Nel 2023 in Provincia di Novara sono state presentate 3.544 denunce di infortunio (di cui 7 con esito mortale) mentre l’anno scorso ne furono presentate 3.678 (di cui 5 mortali): il calo è del -3,6%, decisamente inferiore alla media nazionale (-16,1%) e anche regionale -20,8%).

In calo, in particolare, gli infortuni avvenuti “in occasione di lavoro” che sono stati 2.934, cioè il 5,8% in meno dell’anno precedente (-19,2% in Italia).

Nel Novarese sono calati gli infortuni nella gestione industria e servizi (-4,9%) che sono 2.762 e rappresentano il 77,9% del totale individuati in particolare nel settore dell’industria (26,1%) e del Terziario (25,9%). Tra i settori il 17,2% degli infortuni è nel manifatturiero, seguito da trasporto e magazzinaggio (11,4%) e quindi dalla sanità (al 7,3%, scesa dal 13,6% dello scorso anno). La gestione agricoltura è interessata solo all’1,4% delle denunce di infortunio.

La diminuzione di infortuni interessa soprattutto la componente femminile (-6,6% sul 2022 nel Novarese, a fronte di un -27,6% a livello nazionale), mentre quella maschile (in provincia 2.222 casi, il 62,7% del totale) registra un calo solo dell’1,8% (-8,1% in Italia).

Le denunce di infortunio con esito mortale nel Novarese sono state 7 (contro le 5 del 2022) mentre in Italia i casi mortali sono scesi da 1.090 a 1.041, me risultano in aumento quelli sul lavoro. Gli eventi sul nostro territorio sono risultati 3 in azienda (2 lo scorso anno) e 4 “in itinere”, cioè lungo il viaggio per raggiungere il luogo di lavoro, e hanno interessato tutti uomini. Del totale 3 riguardano il settore terziario e 2 quello industriale.

Novara è tra le province con minore incidenza di morti per incidenti in occasione di lavoro (1,9 ogni 100mila occupati) che la vede 89ª tra tutte le province italiane e ultima (cioè quella con l’incidenza minore) tra quelle piemontesi. Positivo anche il dato complessivo di tutti gli infortuni in occasione di lavoro: a Novara hanno interessato il 2,2% di occupati, a fronte della media piemontese del 2,4%.

MALATTIE PROFESSIONALI, CRESCONO I TUMORI

Le denunce di malattia professionale nel 2023 nel Novarese sono state 99 contro le 91 dell’anno precedente: un aumento del +8,8% che accompagna l’analogo andamento nazionale del +19,7%. L’aumento novarese è quasi tutto al femminile (da 22 a 29 denunce), mentre i lavoratori aumentano da 69 a 70, che già rappresentano il 70,7% degli interessati. I dati mostrano un aumento del 21,1% nella gestione industria e servizi (da 76 a 92 casi), contro un dimezzamento in agricoltura (da 15 a 7 casi).

Nel Novarese le patologie del sistema osteo-muscolare (60% delle denunce) rimangono le più indicate ma balzano al secondo posto i tumori (18,9% contro il 13,8% nel 2022) seguite da quelle del sistema nervoso (5,6%), classifica uguale a quella regionale. A livello nazionale le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (65,2%), quelle del sistema nervoso (11%) e dell’orecchio (6,1%) continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate.

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Riproduzione Riservata

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.