Il nuovo insediamento logistico di Agognate, a pochi metri dal casello autostradale di Novara Ovest, e sede del centro distribuzione Amazon sarà attivo in autunno. Ieri mattina, 25 giugno, l’inaugurazione del polo costruito nell’ultimo anno; a settembre sarà consegnato allo sviluppatore Vailog e poi sarà pronto per partire: un investimento da 150 milioni di euro per una struttura di 60 mila metri quadrati. Sarà il quinto centro logistico che il colosso mondiale dell’e-commerce ha aperto in Piemonte dopo quello di Vercelli e dei tre in provincia di Torino.
«Un insediamento che abbiamo voluto fortemente e che si inserisce in un progetto strategico di sviluppo della città che da sempre è vocata alla logistica per il suo posizionamento geografico ma è sempre rimasta ferma – ha commentato il sindaco Alessandro Canelli -. Ora si sta sviluppando questo settore che è un tassello della strategia di crescita. Questa è logistica che ci piace: è un mondo molto variegato, ci sono molte difficoltà. Ma questo di Amazon è una vera e propria industria dell’e-commerce e sappiamo quanto sia importante avere sul territorio aziende serie che curano aspetti fondamentali come l’innovazione tecnologica sui processi di salvaguardia della salute dei lavoratori, attenzione alla sostenibilità ambientale così come è previsto dal protocollo stilato dal comune di Novara. E poi la salvaguardia della dignità e delle condizioni di lavoro, considerati anche i fatti che abbiamo visto negli ultimi giorni. In questo modo si creano le condizioni per uno sviluppo del lavoro virtuoso da un punto di vista economico».
«Nel nuovo sito, saranno creati 900 posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni – ha affermato Salvatore Schembri Volpe, Responsabile di Amazon Italia Logistica -. In Italia, solo nel 2021, creeremo 3.000 posti di lavoro a tempo indeterminato, raggiungendo un totale di 12.500 dipendenti a tempo indeterminato dagli attuali 9.500 e confermandoci uno dei maggiori datori di lavoro del Paese. Siamo orgogliosi della qualità del lavoro offerto ai nostri dipendenti: stipendio base di 1550 euro lordi che si colloca nella fascia alta del contratto collettivo nazionale della logistica, oltre a una serie di benefit quali i buoni pasto, la pausa retribuita e sconti per gli acquisti sul nostro sito, oltre a un’assicurazione integrativa contro gli infortuni e pacchetti per la crescita professionale dei dipendenti pagati al 95% dall’azienda. Per la sicurezza abbiamo investito 9 milioni di euro per la sicurezza con 170 mila ore di formazione».
Quella di Amazon sarà una struttura sostenibile che integrerà sistemi per il risparmio energetico riducendo l’impronta ambientale. L’energia prodotta grazie a pannelli fotovoltaici posti sul tetto alimenterà l’intero centro, che sarà dotato di circa 1000 kw. Il centro di distribuzione sarà dotato dell’avanzata tecnologia Amazon Robotics con un’attenzione particolare alla salute e al benessere dei dipendenti. Questa tecnologia fa parte di una lunga serie di innovazioni introdotte da Amazon per supportare il lavoro svolto dagli operatori di magazzino e che consente di ridurre i tempi di percorrenza portando gli scaffali direttamente alla loro postazione.
«Ha un impatto positivo sulle piccole medie imprese che decidono di servirsi della nostra logistica per recapitare i loro prodotti ai clienti; a oggi sono circa 4 mila. Stiamo crescendo a doppia cifra ma non va dimenticato che l’e-commerce rappresenta solo il 7% del pacchetto retail delle vendite al dettaglio».
Gli assessori regionali intervenuti hanno entrambi accennato alla possibilità di realizzare la fermata proprio ad Agognate sulla linea ferroviaria Novara Biella, argomento di cui si parla da tempo proprio in previsione del nuovo insediamento Amazon. «Una realtà che è cresciuta durante la pandemia, un modello per la logistica sostenibile non solo ambientale ma anche sociale. Mi fa piacere ascoltare che sono stati fatti importanti investimenti sulla sicurezza perché il lavoratore è al primo posto – ha commentato Matteo Marnati, assessore all’Ambiente -. Stiamo lavorando per elettrificare la Novara Biella, un tratto che ancora funziona a diesel: portare qui una fermata e dare ai novaresi la possibilità di andare al lavoro in treno, è uno degli obiettivi. Sarebbe un modello per il futuro su cui il Piemonte punta.
«Questo è un asse strategico, è un incrocio tra corridoi – ha detto Marco Gabus, assessore ai Trasporti -. La proposta di una fermata arriva dall’azienza non dalla Regione, e i costi di realizzione sarerebbero tutti a carico di Amazon così da fornire un servizio migliore ai propri dipendenti».