«Niente riscaldamento e acqua calda. Qui è peggio che in galera». Situazione al limite in via Calderara

Sono le palazzine in gestione ad Atc. L'allarme del consigliere Baroni (Insieme x Novara) che presenta un'interrogazione. L'assessore alle Politiche sociali, Armienti: «Risponderò in consiglio comunale»

«Non abbiamo il riscaldamento, l’acqua calda è congelata e l’ascensore è bruciato. Qui è peggio che in galera. Siamo quattro famiglie con contratto e altrettante abusive, ma solo a loro hanno dato una nuova casa». Nelle case popolari di via Calderara, nel rione Sant’Agabio, la situazione è al limite. Si tratta delle palazzine comunali in gestione ad Atc che sono state liberate in vista dei lavori di ristrutturazione, e i residenti sistemati in altri alloggi; sette nuclei famigliari abusivi, però, vivono ancora lì.

Sono alcuni di loro a raccontare cosa sta accadendo. «Dal 2000 vivo qui con la mia famiglia e ho ricevuto uno sfratto per il mancato pagamento del canone di affitto – spiega R.F. -. Io ho 60 anni, sono diabetica, mio marito mi ha abbandonata ed è per questo motivo che non pago. Ho in casa tre figli di 18, 26 e 30 anni, oltre al marito di mia figlia che ha una disabilità del 100%. Tutti lavorano ma sembra che non ci sia una soluzione».

«Ieri sono tornata dal lavoro e mi sono trovata la porta di ingresso completamente distrutta – spiega un’altra condomina che ha paura e non vuole che il suo nome venga pubblicato -. C’erano le valigie aperte sopra il letto e al piano terra i Carabinieri. Ora l’appartamento in cui vivo è senza porta e il riscaldamento non funziona».

I riflettori sulla questione sono stati accesi, già un anno fa, dal consigliere di minoranza, Piergiacomo Baroni, capogruppo della lista civica Insieme x Novara, che nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione.

«Gli alloggi Atc di via Calderara, 12,14,16,18, sono interessati da un importante progetto di ristrutturazione che richiede lo spostamento dei nuclei familiari attualmente presenti – si legge nel testo dell’interrogazione -. Nonostante i ripetuti solleciti ai competenti uffici, non si è provveduto alle riparazioni. Inoltre risulta alle forze dell’ordine e alla polizia municipale che alcuni alloggi che sono stati lasciati liberi dalle famiglie che hanno avuto una nuova assegnazione, sono stati nuovamente occupati da persone che creano disturbo al nuclei rimasti che lamentano anche di essere stati minacciati».

«Il consigliere Baroni ha mandato una mail un paio di giorni prima di presentare il documento – ha risposto l’assessore alle Politiche Sociali, Teresa Armienti -. Non c’è stato il tempo per approfondire la vicenda prima che si convertisse in interrogazione. Per quanto mi riguarda, questa vicenda merita una risposta pubblica in consiglio comunale».

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Fabio Silvestre

Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.

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«Niente riscaldamento e acqua calda. Qui è peggio che in galera». Situazione al limite in via Calderara

Sono le palazzine in gestione ad Atc. L’allarme del consigliere Baroni (Insieme x Novara) che presenta un’interrogazione. L’assessore alle Politiche sociali, Armienti: «Risponderò in consiglio comunale»

«Non abbiamo il riscaldamento, l’acqua calda è congelata e l’ascensore è bruciato. Qui è peggio che in galera. Siamo quattro famiglie con contratto e altrettante abusive, ma solo a loro hanno dato una nuova casa». Nelle case popolari di via Calderara, nel rione Sant’Agabio, la situazione è al limite. Si tratta delle palazzine comunali in gestione ad Atc che sono state liberate in vista dei lavori di ristrutturazione, e i residenti sistemati in altri alloggi; sette nuclei famigliari abusivi, però, vivono ancora lì.

Sono alcuni di loro a raccontare cosa sta accadendo. «Dal 2000 vivo qui con la mia famiglia e ho ricevuto uno sfratto per il mancato pagamento del canone di affitto – spiega R.F. -. Io ho 60 anni, sono diabetica, mio marito mi ha abbandonata ed è per questo motivo che non pago. Ho in casa tre figli di 18, 26 e 30 anni, oltre al marito di mia figlia che ha una disabilità del 100%. Tutti lavorano ma sembra che non ci sia una soluzione».

«Ieri sono tornata dal lavoro e mi sono trovata la porta di ingresso completamente distrutta – spiega un’altra condomina che ha paura e non vuole che il suo nome venga pubblicato -. C’erano le valigie aperte sopra il letto e al piano terra i Carabinieri. Ora l’appartamento in cui vivo è senza porta e il riscaldamento non funziona».

I riflettori sulla questione sono stati accesi, già un anno fa, dal consigliere di minoranza, Piergiacomo Baroni, capogruppo della lista civica Insieme x Novara, che nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione.

«Gli alloggi Atc di via Calderara, 12,14,16,18, sono interessati da un importante progetto di ristrutturazione che richiede lo spostamento dei nuclei familiari attualmente presenti – si legge nel testo dell’interrogazione -. Nonostante i ripetuti solleciti ai competenti uffici, non si è provveduto alle riparazioni. Inoltre risulta alle forze dell’ordine e alla polizia municipale che alcuni alloggi che sono stati lasciati liberi dalle famiglie che hanno avuto una nuova assegnazione, sono stati nuovamente occupati da persone che creano disturbo al nuclei rimasti che lamentano anche di essere stati minacciati».

«Il consigliere Baroni ha mandato una mail un paio di giorni prima di presentare il documento – ha risposto l’assessore alle Politiche Sociali, Teresa Armienti -. Non c’è stato il tempo per approfondire la vicenda prima che si convertisse in interrogazione. Per quanto mi riguarda, questa vicenda merita una risposta pubblica in consiglio comunale».

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