Nomine docenti: «2600 persone attendono ancora la convocazione»

Nomine docenti: «Operazioni in ritardo, 2600 persone attendono ancora la convocazione». Le assegnazioni della cattedre a tempo determinato «sono state sospese alle 17 di sabato: l’ho scoperto quando sono arrivato sul posto, dove ero stato convocato per le 18 – spiega un aspirante insegnante delle scuole superiori – Io sono attorno alla posizione 4.800 in elenco e mi è stato detto che sabato pomeriggio erano riusciti ad arrivare attorno al nominativo 3.000 e che sabato mattina (19 settembre, ndr) sul sito dell’Ufficio scolastico provinciale era stato pubblicato il calendario aggiornato. Ma è possibile trattare così tutta questa gente, che sta semplicemente cercando di capire se avrà un posto di lavoro? – si chiede scocciato – Non solo, a stamattina (lunedì 21 settembre, ndr), sul sito dell’Ufficio scolastico è stato pubblicato un calendario che arriva solo fino alle 16,30 di oggi ed è prevista l’assegnazione solo fino al nominativo numero 3.750 aggiornato sulle nomine. L’elenco termina con la posizione 6.352, ciò significa che siamo in poco più di 2.600 a non sapere ancora quando saremo chiamati».

Nei giorni scorsi era stata data come data di fine lavori quella di domenica 20 settembre (leggi qui), ma come si legge anche sul sito dell’Ufficio scolastico regionale, nella giornata di ieri le operazioni di nomina non sono state effettuate. La situazione è dunque fortemente rallentata.

Anche nel vicino Vco le assegnazioni delle cattedre si sono rivelate un’operazione tutt’altro che semplice: gli aspiranti docenti sono stati costretti a delle vere e proprie maratone notturne. «Io sono riuscito a effettuare la mia scelta soltanto alle 3,40 di giovedì notte, ormai era venerdì mattina e cinque ore dopo ho dovuto prendere servizio in due scuole – racconta un docente delle superiori di quella provincia – Ho delle colleghe che sono arrivate al dunque soltanto alle 5 del mattino: una follia!».

Perché un simile tour de force?
«Dai calcoli spicci, che abbiamo avuto il tempo di fare, in sostanza si erano prefissati di effettuare un’assegnazione ogni 37 secondi. Il che era praticamente impossibile – risponde il docente verbanese – Peraltro, nonostante ci fosse spazio sufficiente e si potesse fare tutto in sicurezza, non erano neppure stati convocati i dirigenti scolastici: per cui chi ha gestito le nomine ha anche dovuto effettuare la compilazione del modulo di accettazione, che fino all’anno scorso ciascuno faceva sul posto con il proprio preside di riferimento. Non sto a dirvi quante volte si è inceppata la stampante… Anche questo, ovviamente, ha contribuito a dilatare i tempi. Io ero convocato per le 16 di giovedì ed ero attorno alla posizione 1.200: alle 16,30 erano arrivati alla 95esima. Dopo quasi 12 ore di attesa sono riuscito a ottenere due cattedre, ma il giorno dopo mi sono accorto che una delle due è in sovrapposizione con un’altra collega e che è stata lasciata una quota di ore scoperte in un’altra scuola. Beh, a fare le nomine alle 4 del mattino, come poteva non capitare un errore», conclude.

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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Nomine docenti: «Operazioni in ritardo, 2600 persone attendono ancora la convocazione». Le assegnazioni della cattedre a tempo determinato «sono state sospese alle 17 di sabato: l'ho scoperto quando sono arrivato sul posto, dove ero stato convocato per le 18 – spiega un aspirante insegnante delle scuole superiori – Io sono attorno alla posizione 4.800 in elenco e mi è stato detto che sabato pomeriggio erano riusciti ad arrivare attorno al nominativo 3.000 e che sabato mattina (19 settembre, ndr) sul sito dell'Ufficio scolastico provinciale era stato pubblicato il calendario aggiornato. Ma è possibile trattare così tutta questa gente, che sta semplicemente cercando di capire se avrà un posto di lavoro? - si chiede scocciato – Non solo, a stamattina (lunedì 21 settembre, ndr), sul sito dell'Ufficio scolastico è stato pubblicato un calendario che arriva solo fino alle 16,30 di oggi ed è prevista l'assegnazione solo fino al nominativo numero 3.750 aggiornato sulle nomine. L'elenco termina con la posizione 6.352, ciò significa che siamo in poco più di 2.600 a non sapere ancora quando saremo chiamati». Nei giorni scorsi era stata data come data di fine lavori quella di domenica 20 settembre (leggi qui), ma come si legge anche sul sito dell'Ufficio scolastico regionale, nella giornata di ieri le operazioni di nomina non sono state effettuate. La situazione è dunque fortemente rallentata. Anche nel vicino Vco le assegnazioni delle cattedre si sono rivelate un'operazione tutt'altro che semplice: gli aspiranti docenti sono stati costretti a delle vere e proprie maratone notturne. «Io sono riuscito a effettuare la mia scelta soltanto alle 3,40 di giovedì notte, ormai era venerdì mattina e cinque ore dopo ho dovuto prendere servizio in due scuole – racconta un docente delle superiori di quella provincia – Ho delle colleghe che sono arrivate al dunque soltanto alle 5 del mattino: una follia!». Perché un simile tour de force? «Dai calcoli spicci, che abbiamo avuto il tempo di fare, in sostanza si erano prefissati di effettuare un'assegnazione ogni 37 secondi. Il che era praticamente impossibile – risponde il docente verbanese – Peraltro, nonostante ci fosse spazio sufficiente e si potesse fare tutto in sicurezza, non erano neppure stati convocati i dirigenti scolastici: per cui chi ha gestito le nomine ha anche dovuto effettuare la compilazione del modulo di accettazione, che fino all'anno scorso ciascuno faceva sul posto con il proprio preside di riferimento. Non sto a dirvi quante volte si è inceppata la stampante... Anche questo, ovviamente, ha contribuito a dilatare i tempi. Io ero convocato per le 16 di giovedì ed ero attorno alla posizione 1.200: alle 16,30 erano arrivati alla 95esima. Dopo quasi 12 ore di attesa sono riuscito a ottenere due cattedre, ma il giorno dopo mi sono accorto che una delle due è in sovrapposizione con un'altra collega e che è stata lasciata una quota di ore scoperte in un'altra scuola. Beh, a fare le nomine alle 4 del mattino, come poteva non capitare un errore», conclude.

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Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.