Un caso di «codice rosso» al contrario. Uno dei pochi. Non è l’uomo a perseguitare l’ex fidanzata o l’ex moglie, ma è lei che non avrebbe gradito la fine del matrimonio e se la sarebbe presa sia con l’ex marito sia la nuova fiamma dell’uomo, pedinandoli, appostandosi davanti al posto di lavoro, mandando centinaia di mail e messaggi di minaccia. Si tratta di un 54enne di Galliate che assieme alla nuova compagna ha dovuto denunciare l’ex moglie S.B., 52 anni, abitante a Novara, portandola a processo in tribunale con l’accusa di stalking.
In aula i due hanno raccontato: «Abbiamo perfino cambiato casa e rinunciato alle nostre vecchie abitudini». In base a quanto segnalato dal galliatese alle forze dell’ordine, l’ex moglie era arrivata a gesti plateale, come bloccare la loro auto per strada, picchiando pugni sul finestrino, tanto da rendere necessario chiamare la polizia.
E, cosa ancora più preoccupante, nel giro di pochi mesi ha mandato almeno 700 mail all’indirizzo aziendale dell’uomo, con offese e minacce di ogni genere: «Sotterro le ossa che compongono il tuo corpo», «Per te i guai non sono finiti», «Ora stai bene ma devi ancora soffrire», «Morirai tu e la tua prostituta», «Avrete presto la faccia gonfia», solo per citarne alcune. E’ stata vista anche stazionare in auto davanti casa della coppia, e, scoperta, guardarli insistentemente in segno di sfida. A un certo punto la nuova coppia non ha più retto alle provocazioni ed è stata costretta a denunciare la stalker.
