Dopo l’incendio nella nottata di ieri, i riflettori restano puntati su via Calderara. Questa mattina, 4 dicembre, sono stati eseguiti altri due sfratti dopo quelli del 21 novembre scorso. Si tratta di due nuclei familiari morosi, uno dei quali composto da madre e figlio senza però coinvolgere soggetti minori o fragili.
«Non sappiamo ancora dove passeremo la nottata» racconta a La Voce I.E.O., inquilino originario del Marocco, sfrattato questa mattina. «Io e mia madre dovremmo riuscire a trovare un nuovo alloggio solo nella giornata di venerdì; fino ad allora non so dove andremo». Nel tempo il debito accumulato ha raggiunto la cifra di 70 mila euro. «Io mi sono diplomato nel 2010, in piena crisi – prosegue I.E.O. -. Per un lungo periodo non sono riuscito a trovare lavoro e siamo andati avanti con l’aiuto di mio fratello: lui era camionista, dopodiché è stato licenziato e ha aperto partita iva come ambulante. Tuttavia, quando ha deciso di andare a vivere da solo, sono rimasto con mia madre che non è invalida ma ha seri problemi al menisco. Ho provato a chiedere un piano di rientro ad Atc ma non ne volevano più sapere e questa mattina la Polizia locale ha eseguito lo sfratto».
Da Palazzo Cabrino arrivano conferme sulla rigida osservazione del piano contro morosi colpevoli ed abusivi stabilito con Atc: «Dopo esserci occupati di via Pianca, della Riotta e Bonola – spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Teresa Armienti – ci stiamo occupando degli alloggi di via Calderara. Proseguiremo con gli sgomberi in maniera programmata e razionale. Ribadisco che le decadenze sono già state notificate per tempo ai diretti interessati. Per quanto riguarda gli sgomberi di stamattina, il comandante della Polizia locale, Paolo Cortese, mi ha confermato che sono stati eseguiti in maniera pacifica».