«Notte di Natale, le Messe consentano il rientro per le 22»

Messe della Notte di Natale celebrate in orari tali da consentire il rientro a casa per l’inizio del “coprifuoco”. Sono queste le disposizioni della Diocesi di Novara per tutte le parrocchie, a seguito del Dpcm ministeriale e del comunicato finale dell’ultimo Consiglio permanente della Cei.

«Sarà necessario che nelle nostre comunità vengano riprogrammati gli orari delle Messe della Notte per la Solennità del Natale – scrive il vicario generale mons. Fausto Cossalter in una lettera ai parroci – per consentire ai fedeli di partecipare con tranquillità e di fare rientro nelle proprie case entro l’orario stabilito delle 22. Ciascun parroco deciderà quindi l’orario delle messe in base alle esigenze pastorali della sua/sue comunità e alle possibilità organizzative».

Il vicario al riguardo ricorda che fino al 6 gennaio vale il «divieto di spostamento dalla propria abitazione dalle 22 alle 5 del giorno successivo»

 

 

Inoltre «anche se le condizioni della diffusione dei contagi dovessero far rientrare la nostra regione nella “zona gialla”, nelle giornate del 25, del 26 dicembre e del 1° gennaio sarà vietato ogni spostamento tra comuni, fatte salve “comprovate esigenze lavorative”, “situazioni di necessità” e “motivi di salute”». Nel rispetto di tali disposizioni «per i sacerdoti sarà possibile spostarsi tra comuni per necessità legate al proprio ministero, fornendo in caso di controlli un’autocertificazione che attesti i motivi reali dello spostamento».

Mons. Cossalter annota come «per le celebrazioni, i due provvedimenti del Governo non aggiungono altre prescrizioni a quelle che sono già in vigore dalla scorsa primavera. Le celebrazioni potranno svolgersi, quindi, con le modalità divenute consuete in questi mesi, osservando scrupolosamente le norme vigenti, evitando possibilità di assembramenti».

Da un punto di vista liturgico sottolinea infine come l’invito a «valorizzare “la ricchezza della liturgia per il Natale che offre diverse possibilità: Messa vespertina nella vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno” ci è fatto anche dai nostri vescovi».

In diverse parrocchie della città, al fine di consentire ampia partecipazione di fedeli senza assembramenti in chiesa, ci si sta orientando su due celebrazioni per la tarda serata del 24 dicembre: una in orario vespertino, come le 18 o 18,30, ed una successiva come le 20 o 20,30.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

«Notte di Natale, le Messe consentano il rientro per le 22»

Messe della Notte di Natale celebrate in orari tali da consentire il rientro a casa per l’inizio del “coprifuoco”. Sono queste le disposizioni della Diocesi di Novara per tutte le parrocchie, a seguito del Dpcm ministeriale e del comunicato finale dell’ultimo Consiglio permanente della Cei. «Sarà necessario che nelle nostre comunità vengano riprogrammati gli orari delle Messe della Notte per la Solennità del Natale - scrive il vicario generale mons. Fausto Cossalter in una lettera ai parroci - per consentire ai fedeli di partecipare con tranquillità e di fare rientro nelle proprie case entro l’orario stabilito delle 22. Ciascun parroco deciderà quindi l’orario delle messe in base alle esigenze pastorali della sua/sue comunità e alle possibilità organizzative». Il vicario al riguardo ricorda che fino al 6 gennaio vale il «divieto di spostamento dalla propria abitazione dalle 22 alle 5 del giorno successivo»     Inoltre «anche se le condizioni della diffusione dei contagi dovessero far rientrare la nostra regione nella “zona gialla”, nelle giornate del 25, del 26 dicembre e del 1° gennaio sarà vietato ogni spostamento tra comuni, fatte salve “comprovate esigenze lavorative”, “situazioni di necessità” e “motivi di salute”». Nel rispetto di tali disposizioni «per i sacerdoti sarà possibile spostarsi tra comuni per necessità legate al proprio ministero, fornendo in caso di controlli un’autocertificazione che attesti i motivi reali dello spostamento». Mons. Cossalter annota come «per le celebrazioni, i due provvedimenti del Governo non aggiungono altre prescrizioni a quelle che sono già in vigore dalla scorsa primavera. Le celebrazioni potranno svolgersi, quindi, con le modalità divenute consuete in questi mesi, osservando scrupolosamente le norme vigenti, evitando possibilità di assembramenti». Da un punto di vista liturgico sottolinea infine come l’invito a «valorizzare “la ricchezza della liturgia per il Natale che offre diverse possibilità: Messa vespertina nella vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno” ci è fatto anche dai nostri vescovi». In diverse parrocchie della città, al fine di consentire ampia partecipazione di fedeli senza assembramenti in chiesa, ci si sta orientando su due celebrazioni per la tarda serata del 24 dicembre: una in orario vespertino, come le 18 o 18,30, ed una successiva come le 20 o 20,30.

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.