«Quale capitale del Piemonte Orientale? Novara si trova in una situazione di completo disinteresse da parte della Regione e anche di Trenitalia: sembra che nessuno si scomodi per capire quali siano le esigenze del nostro territorio in termini di mobilità ferroviaria».
Dopo le dichiarazioni di ieri del sindaco Alessandro Canelli sui temi del potenziamento del trasporto delle merci su rotaia, del progetto fermo da anni di una fermata per l’alta velocità e della mancanza di un collegamento veloce con Malpensa (leggi qui l’articolo completo), a parlare è il presidente di Novara Green, Fabrizio Cerri: «La nostra associazione vuole farsi portavoce di tanti concittadini che ritengono che sia arrivato il momento di ripensare quale sia il ruolo della seconda città piemontese nel panorama locale e nazionale. Ciò che afferma il primo cittadino non è sbagliato, si tratta di meccanismo complesso che sicuramente non dipende solo dal palazzo comunale. Dunque la prima domanda che mi pongo è: che fine ha fatto la Regione in tema di trasporto locale? Siamo sulla Torino-Milano e i treni regionali sono del tutto inadeguati in termini di frequenze oltre che di comfort ai viaggiatori. Uno dei regionali più utilizzati d’Italia con carrozze di ottant’anni fa che, nonostante il restyling, sono totalmente inadeguate. I pendolari sono costretti a viaggiare su carrozze affollate, con sistemi di climatizzazione vetusti, senza wi-fi, prese elettriche spesso non funzionanti. Questa è una scelta regionale».
Ancora in tema di collegamenti interregionali, Cerri pone l’attenzione su quelli che mettono in comunicazione il Piemonte con la Liguria: «Fino a qualche anno fa c’era un treno diretto che da Novara portava nelle principali località di mare. L’attuale situazione delle autostrade liguri costellate, di cantieri e code interminabili, è diventata ormai insostenibile e credo che la reintroduzione di questo treno passeggeri sarebbe molto utile, soprattutto nei fine settimana».
Cerri punta il dito anche contro l’assenza di un collegamento ferroviario diretto con l’aeroporto di Malpensa, a mezz’ora di strada dalla città: «Novara e il Quadrante attendono da tempo questa soluzione, un tassello fondamentale per rendere davvero attrattivi i nostri territori, per lo sviluppo di nuovi business di valore. Possibile che nessuno ha pensato di inserirlo nelle richieste dei fondi del PNRR?
Così come per la fermata in linea dell’alta velocità, a servizio di tutto il Piemonte Orientale che ha un bacino di un milione di abitanti: uno tra i progetti fondamentali per il rilancio del nostro territorio, che giace nel totale disinteresse e non sappiamo se vedrà mai la luce».
In definitiva, secondo il presidente di Novara Green è necessario ragionare su due piani: «Il primo è quello nazionale, sperando che ci sia un impegno formale per arrivare a una soluzione almeno su Malpensa; l’altro regionale che sembra essere caduto nel dimenticatoio con il solito marcato Torino-centrismo dove non si capiscono le esigenze degli altri territori. Credo sia giunto il momento che i nostri amministratori, nessuno escluso, prendano coscienza di questa situazione e facciano le necessarie pressioni affinché Novara non continui a essere solo una città di merci, ma prima di tutto di persone con esigenze di mobilità del tutto insoddisfatte».