Novara Calcio: Barbone non smentisce l’accordo con Benedetto, ma non condivide i giudizi sul sindaco

Dopo essere stato chiamato in causa come socio del progetto di rinascita del calcio novarese, il manager ha voluto commentare solo attraverso un comunicato stampa

Dopo essere stato chiamato in causa da Enea Benedetto come socio del progetto di rinascita del calcio novarese, Daniele Barbone ha voluto commentare solo attraverso un comunicato stampa in cui non smentisce il suo accordo con Benedetto, pur non approvando le affermazioni sul sindaco Canelli.

Questa mattina, infatti, in un’intervista rilasciata a La Voce, Benedetto, referente della cordata sconfitta, oltre ad aver lanciato accuse al vincitore Massimo Ferranti e al primo cittadino, Alessandro Canelli, ha “svelato” l’accordo fatto, a suo dire, con Barbone: «Abbiamo assorbito parti del suo progetto. Se avessimo vinto la gara, Barbone sarebbe stato l’amministratore delegato della società. C’è stima reciproca e credo che insieme potremo costruire altro: la porta su Novara non è affatto chiusa. Certo che se la città continuerà a essere amministrata da persone che non hanno lungimiranza, non so cosa si potrà fare» (leggi qui).

Barbone, manager novarese nel settore della sostenibilità e presidente di Acqua Novara Vco, era stato il primo a proporsi per la ripartenza azzurra, ma a due giorni dalla scadenza del bando pubblicato dal Comune aveva preferito rinunciare alla candidatura, dichiarando: «Nell’interesse esclusivo dello sport facciamo un passo indietro e lasciamo procedere altri, liberando il campo da possibili divisioni e tensioni».

Da parte sua, Barbone si è limitato a un commento attraverso un comunicato: «I giudizi relativi all’amministrazione comunale espressi dal dottor Enea Benedetto non sono condivisi dal sottoscritto – sottolinea il manager -. Infatti è nota la mia stima personale e professionale nei confronti del sindaco, dottor Alessandro Canelli, come la nostra collaborazione sui temi relativi alla sostenibilità fin dalla nascita della sua amministrazione. Nei giorni scorsi, nell’ambito del lavoro di costruzione della proposta relativa al progetto Novara Football che ho coordinato, ho parlato più volte con tutti i soggetti interessati a partecipare al bando. Questo in modo trasparente e con l’intento sempre dichiarato di costruire la proposta più solida ed inclusiva di rilancio dello sport calcio in ambito locale. Di tutti i passaggi ho sempre dato informazione anche ai mezzi di stampa. Quindi nessun mercanteggiamento di ruoli o incarichi: solo confronto sui contenuti progettuali. Anche con Benedetto si è lavorato in questo senso».

«Come è noto – prosegue – ho ritenuto, d’intesa con i partner con cui ho lavorato, di non partecipare al bando. Quello che sicuramente ci vede in assonanza con il progetto di Benedetto è il tema della transizione ecologica, da attuare anche nel mondo dello sport e a vantaggio del territorio. Tema sul quale sono da anni attivo sia in Italia che all’estero. Se quel progetto avesse vinto il bando lo avremmo convintamente appoggiato».

Il sindaco Canelli, invece, contattato sulla questione non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Novara Calcio: Barbone non smentisce l’accordo con Benedetto, ma non condivide i giudizi sul sindaco

Dopo essere stato chiamato in causa come socio del progetto di rinascita del calcio novarese, il manager ha voluto commentare solo attraverso un comunicato stampa

Dopo essere stato chiamato in causa da Enea Benedetto come socio del progetto di rinascita del calcio novarese, Daniele Barbone ha voluto commentare solo attraverso un comunicato stampa in cui non smentisce il suo accordo con Benedetto, pur non approvando le affermazioni sul sindaco Canelli.

Questa mattina, infatti, in un’intervista rilasciata a La Voce, Benedetto, referente della cordata sconfitta, oltre ad aver lanciato accuse al vincitore Massimo Ferranti e al primo cittadino, Alessandro Canelli, ha “svelato” l’accordo fatto, a suo dire, con Barbone: «Abbiamo assorbito parti del suo progetto. Se avessimo vinto la gara, Barbone sarebbe stato l’amministratore delegato della società. C’è stima reciproca e credo che insieme potremo costruire altro: la porta su Novara non è affatto chiusa. Certo che se la città continuerà a essere amministrata da persone che non hanno lungimiranza, non so cosa si potrà fare» (leggi qui).

Barbone, manager novarese nel settore della sostenibilità e presidente di Acqua Novara Vco, era stato il primo a proporsi per la ripartenza azzurra, ma a due giorni dalla scadenza del bando pubblicato dal Comune aveva preferito rinunciare alla candidatura, dichiarando: «Nell’interesse esclusivo dello sport facciamo un passo indietro e lasciamo procedere altri, liberando il campo da possibili divisioni e tensioni».

Da parte sua, Barbone si è limitato a un commento attraverso un comunicato: «I giudizi relativi all’amministrazione comunale espressi dal dottor Enea Benedetto non sono condivisi dal sottoscritto – sottolinea il manager -. Infatti è nota la mia stima personale e professionale nei confronti del sindaco, dottor Alessandro Canelli, come la nostra collaborazione sui temi relativi alla sostenibilità fin dalla nascita della sua amministrazione. Nei giorni scorsi, nell’ambito del lavoro di costruzione della proposta relativa al progetto Novara Football che ho coordinato, ho parlato più volte con tutti i soggetti interessati a partecipare al bando. Questo in modo trasparente e con l’intento sempre dichiarato di costruire la proposta più solida ed inclusiva di rilancio dello sport calcio in ambito locale. Di tutti i passaggi ho sempre dato informazione anche ai mezzi di stampa. Quindi nessun mercanteggiamento di ruoli o incarichi: solo confronto sui contenuti progettuali. Anche con Benedetto si è lavorato in questo senso».

«Come è noto – prosegue – ho ritenuto, d’intesa con i partner con cui ho lavorato, di non partecipare al bando. Quello che sicuramente ci vede in assonanza con il progetto di Benedetto è il tema della transizione ecologica, da attuare anche nel mondo dello sport e a vantaggio del territorio. Tema sul quale sono da anni attivo sia in Italia che all’estero. Se quel progetto avesse vinto il bando lo avremmo convintamente appoggiato».

Il sindaco Canelli, invece, contattato sulla questione non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

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