«Confermo quanto dichiarato una settimana fa a La Voce: l’unica trattativa esistente per la cessione del Novara Calcio è quella con Leonardo Pavanati, il solo che finora ha dato tutte le garanzie. Ci sono altre due cordate interessate, una argentina, l’altra italiana e solo con la prima c’è stato qualche scambio di documenti ma niente di concreto».
A parlare è Maurizio Rullo, patron del Novara Calcio, riferendosi alla contrattazione per la vendita della società: è più che mai deciso a proseguire nella strada intrapresa. Venerdì scorso, infatti, il presidente e maggiore azionista della squadra di calcio novarese (detiene l’80%) aveva annunciato che entro la fine di febbraio la vendita sarebbe andata in porto: lunedì 15 è in programma una call con Pavanati e De Salvo (quest’ultimo ha il 20% delle quote) e forse già in quella occasione saranno chiariti alcuni dettagli: «Sto valutando se vendere tutte le quote o solo una parte – prosegue Rullo – su questo aspetto la trattativa è ancora aperta».
E poi ammette: «Nel corso di questi ultimi mesi ho ricevuto almeno sette-otto offerte, ma nessuna valida». E non nasconde, ancora una volta, una grande insoddisfazione derivante dal disinteressamento dell’imprenditoria locale all’operazione: «Ci sono imprenditori novaresi che potrebbero permettersi di comprare squadre di Serie A e che invece in questa situazione non hanno mostrato la minima sensibilità».
Pare, infatti, che a poco sia servita la “chiamata alla armi” del sindaco Alessandro Canelli: «Forse il primo cittadino dovrebbe essere più chiaro con gli imprenditori della sua città e convocarli a un tavolo – prosegue Rullo – è ovvio che se potessi concludere la trattativa con gli imprenditori locali sarei molto più soddisfatto. Novara vuole solo novaresi e Pavanati, se dovesse firmare, non avrà vita facile».
E se invece la trattativa non dovesse andare a buon fine – nonostante i contatti siano in fase molto avanzata – quali garanzie ci sono per il futuro del Novara Calcio?: «Tutte – afferma il presidente – quando acquisti una squadra di Serie C devi sapere che l’investimento è di almeno 5 milioni di euro e poter ottenere una lettera della banca che conferma la capacità di sostenere i costi oltre alle fideiussioni assicurative per l’iscrizione al campionato di circa 350 mila euro e per gli emolumenti della squadra pari a un terzo di un milione e 200 mila euro. Noi abbiamo prodotto tutti questi documenti, quindi non siamo a rischio».
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